La strada del fiume
Vide snodarsi dall'alto il fiume.
L'acqua calma e riflettente cambiava, restando uguale, ad ogni ansa.
Nutriva,accarezzava,leniva.Distruggeva, talvolta, durante la piena;ma nella memoria si perdeva il dolore e restava il legame dell'uomo col fiume.
Cominciò il suo cammino che l'avrebbe portata alla foce.
Passo dopo passo pensava all'odore del mare,alla brezza fresca che le avrebbe carezzato il viso cancellando fatica e dolore.
Si sarebbe seduta là,sulla riva ,senza attendere nulla, vivendo il preciso istante di quell'abbraccio.
Il bene del fiume accudiva la terra ogni giorno,ne conosceva ogni respiro ne accoglieva ciottoli e foglie,pesci e gamberi,ranocchie festanti e lunari tritoni.
-L'abbraccio del mare è un amore che non distingue e accoglie.Non deve conoscere ogni cuore disperso,la pinna di un pesce o il naufrago caduto nelle sue acque.-si trovò a pensare.
Ma si sentì in pace quando attraversò l'esatto punto in cui la quotidiana cura del fiume incontra quell'abbraccio potente.
E capì l'essenza dell'amore.
I colori della notte
I colori della notte erano pulsare di stelle,versi di animali inquieti,il battito del cuore.
Arrivavano all'anima precisi ed implacabili,mentre io,avvolta nel mantello,appoggiata al tronco di un albero, aspettavo.Il giorno sarebbe giunto e forse anche il mio atteso compagno di viaggio.
Ora stelle e grida,rumori sospesi e una brezza pulita.
Un viandante si avvicinò ed occupò un anfratto di roccia.Ne avvertii la stanchezza per tanto cammino,così simile alla mia.Mi addormentai rassicurata dalla sconosciuta presenza.
Al mio risveglio ero di nuovo sola.
Decisi di proseguire lungo il sentiero,verso il mare.