Silenzi
E fu stagione dei silenzi.La terra bagnata ed il cielo riflettevano l'attesa.
Fu stagione di passi e orme.
Si scrutavano orizzonti,si attendevano segnali.Nulla disse tanto come quel suono assente.
Inutili le parole, fu il battito del cuore a scandirne il ritmo
la terra di mezzo
Attraversava la spianata sabbiosa,lo sguardo davanti a sè,non propriamente all'orizzonte,coperto dalla foschia o da dense nubi.
Lontano il rumore dell'acqua,ora dolce ora impetuosa nascosta ai suoi sguardi.
Il cielo non si prestava intero,poteva immaginarne il chiarore,ricordarne calore e trasparenza.
Era la terra di mezzo e sapeva che era un percorso obbligato.Non c'era altra strada,teneva lo sguardo avanti,senza badare a graffi e ferite che tagliavano i suoi piedi,alle notti fredde:lo sconforto avrebbe rallentato il cammino.
Oltre quella terra l'aspettavano promesse e un nuovo inizio,orizzonti liberi e cieli aperti.Il rumore dell'acqua,sempre più vicino,le faceva da guida.
Avrebbe alzato lo sguardo e visto voli aperti e udito richiami.Il passo si fece più lieve,il respiro più lento.
