Oltre l'Eden
Scese lentamente i gradini della scala,contandoli man mano che il piede poggiava sullo scalino.Aprì la porta.La radura di grandi alberi ed essenze profumate riempiva lo spazio di verde acceso.Acque fresche e brezze accennate muovevano l'aria.Intorno era energia buona che leniva e consolava dagli affanni del tempo.Sentì la guarigione avvolgerla,i muscoli distesi,lo sguardo chiaro.Tese le braccia a esseri di luce che la cinsero di amore assoluto.Era il perfetto equilibrio,la sintesi delle sue esistenze.Allora sentì che era tempo di lasciare quel luogo perfetto.
La sua ricerca continuò.
La porta che conduceva altrove era di fronte a lei.Abbassò la maniglia ed oltrepassò lo spazio che la divideva da nuovi mondi.
*
La cura
Sentiva la malattia regredire e lasciare il suo corpo.
All'alba salutò il sole,respirò l'energia delle sue piante e la luce dei suoi cieli.
Fu sabbia e terra sotto al sole di mezzogiorno e consumò al tramonto l'ultima preghiera accudendo le creature con cui condivideva lo spazio terreno.
Fu acqua e cibo,farmaco e consolazione.
Fu angelo e l'amore la curò.
Poi si raccolse nel sonno,sotto i rami di una grande pianta,tra il profumo di ligustri e lonicere.
Sognò di avere radici profonde e dal suolo trasse linfa,aprì le braccia a uccelli festosi e si protese verso nuova luce.
La nascita dell'angelo
Gli prese la mano.Lui nuotava per riemergere verso la luce.Le spalle erano già fuori dalla sfera che l'aveva generato.La materia fluida e azzurra diffondeva una luce intensa.La testa bagnata ,che rimandava riflessi dorati, era volta verso di lei.Attese ancora che il corpo fosse emerso per intero.Afferrò anche l'altra mano.E così furono tutt'uno e lei,a sua volta, rinacque.Salirono in volo verso stormi di uccelli che parevano appesi al tramonto.
