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Cico's pov
Dopo aver chiamato Lyon e Anna e averli invitati a casa mia io e Stre arrivammo davanti a casa mentre Lyon e Anna erano dentro ad aspettarci insieme a mia mamma e mio papà che sapeva già della sorpresa. Entrati tutti spalancarono gli occhi e il primo a corrermi addosso fu Lyon.
L:"amico! Che sorpresa! Come stai?"
C:"benissimo grazie"
E subito dopo lui si allontanò e così si avvicinò mia madre.
MC:"mio dio Nicola non sai che infarto mi sono presa quando sei caduto a terra e l'ansia che ho avuto aspettando informazioni su come stavi in quel corridoio"
C:"tranquilla mamma sto bene ora"
MC:"la prossima volta non ti distrarre più"
C:"è pure colpa sua!" dissi indicando Stre con una risatina
S:"eddai. Prima fai quello che non è colpa di nessuno e che nessuno poteva sapere ciò che sarebbe successo e ora mi dai la colpa!" disse facendo un broncio
C:"daiiii non fare il bronciooo" dissi facendo la faccia più carina che potevo
S:"va bene" disse aggiungendo una risata dolce e io feci lo stesso
A:"sisi non importa ma io ancora devo abbracciarti"
C:"giusto, vieni Anna"
A:"e non farmi più spaventare così capito?" disse quasi piangendo nell'abbraccio
C:"capito. Ma non piangere ok?" dissi lasciando l'abbraccio
A:"ok"

-il giorno dopo-
Stre's pov
Mi arrivò un messaggio che mi fece svegliare di colpo, guardai ed era da parte di Cico❤️🍄

Nella chat
C:"buongiorno micetto!❤️"
S:"giorno❤️"
C:"allora sei pronto per oggi?"
S:"più o meno"
C:"dai dai fai colazione che poi vengo"
S:"ma non sai dove abito"
C:"oh e dammi l'indirizzo"
S:"va bene" "Eccolo: via ********, **"
C:"allora ci vediamo dopo"
S"a dopo"
Fine chat

Scesi per fare la solita colazione:latte e biscotti. Finito di mangiare andai in camera e mi misi una felpa bianca e grigia con il cappuccio e pantaloni della Tuta neri, volevo mettere una felpa rosa e viola ma avevo paura della reazione di mio padre che sfortunatamente quella mattina era a casa. Una volta preparato scesi di nuovo e qualcuno suonò al citofono, anche se sapevo chi era.
S:"si, chi è?"
C:"sono io Cico!"
S:"ok, vieni" e gli aprì il cancello per poi aprire la porta e lo aspettai.
C:"hei come va?" disse fermandosi poco prima della porta
S:"ma si dai bene, a te l'occhio?"
C:"da fastidio ma tutto ok"
S:"ok, entra"
C:"c'è tuo padre?" disse sussurando
S:"si è lì sul divano" risposi sussurrando anch'io
C:"e tua madre?" disse sempre sussurando
S:"credo è in bagno" e anch'io sussurai
C:"camera tua?" disse smettendo di sussurrare e quasi urlare
S:"di sopra vieni!"
PS:"fermi un attimo. Tu chi sei?" disse girandosi verso di noi indicando Cico
C:"un amico di St-Fede, signore"
PS:"vedo che ti stai facendo degli amici figliolo caro"
S:"eh s-si"
C:"andiamo?"
S:"si certo seguimi"
Saliti al piano di sopra si vide una porta più sulla destra che portava in camera mia e più a sinistra quella dei miei e infondo al corridoio un'altra che porta al bagno.
S:"Non è una casa grandissima ma spero ti trovi comunque bene"
C:"ma no tranquillo non sono qua per quello ricordi?"
S:"s-si"
MS:"tesoro, c'è qualcuno in camera con te?" si senti mia mamma parlare dalla porta di camera mia
S:"si un amico"
C:"falla entrare" mi sussurro
S:"ok. Mamma entra"
MS:"va bene" così entrò nella camera e si fermò appena dopo aver chiuso la porta alle spalle.
S:"allora, ti dobbiamo parlare di una cosa importante" dissi girando gli occhi verso Cico e lui mi sorrise e fece un cenno con la testa per dirmi di continuare "lui sa di cosa ci fa papà. Da quando ha picchiato me dai 5 anni considerandomi una nullità e tu a proteggermi con scarsi risultati ad adesso che picchia te e io cerco di proteggerti sempre con scarsi rilultati"
Ci furono molti minuti di puro silenzio in cui Cico mi mise un suo braccio intorno al mio collo e mi fece un cenno con la testa come per dirmi che sono stato bravo.
S:"bhe ecco e adesso è qua perché vuole ospitare sia me che te a casa sua"
MS:"ma per i suoi genitori non è un problema?"
S:"ha detto di no"
C:"e poi se per rendere la vita di Fede e la sua migliore farei di tutto"
MS:"grazie ragazzo. Ma come facciamo se c'è tuo padre in casa?"
S:"abbiamo un piano, vuoi dirlo tu Cico?"
C:"va bene. Allora voi prendete tutte le vostre cose e mettetele in una valigia o in uno zaino o entrambi in base a ciò che vi serve necessariamente, poi nel momento in cui non potrebbe vederci aprite la porta senza fare troppo rumore e usciamo il più veloce possibile. Giù ho una macchina quindi se lui non ha la macchina fuori dal box riusciremo ad andare a casa mia che per nostra fortuna o sfortuna è abbastanza vicina"
MS:"avete pensato tutto nei minimi dettagli"
S:"più o meno non sappiamo se funzionerà ma ci speriamo"
MS:"ragazzo, come ti chiami?" disse indicando Cico
C:"Nicola, ma se vuole mi può chiamare Nico"
MS:"va bene, piacere Nicola e dammi del tu. Io sono Gaia" disse posando la mano sulla maniglia della porta per uscire dalla camera e prendere le cose piu necessarie.
S:"incomincio a sistemare tutto, tu vuoi rimanere o vuoi uscire e aspettarmi giù?"
C:"ti lascio sistemare tranquillo vado giù"
S:"ok, a dopo"

Cico's pov
Nel piano di sotto c'era suo padre e non sapevo che cosa sarebbe successo però non potevo non passargli davanti senno dovevo rimanere sulle scale e forse mi vedeva lo stesso.
PS:"hei hei dove vai amico di mio figlio"
C:"mi volevo sedere su questa poltrona posso?"
PS:"ma certo siediti pure" disse indicando la poltrona accanto a sé
PS:"che ne dici di conoscerci un po'? Sai è sempre bello conoscere gli amici di proprio figlio"
C:"per me va bene"
PS:"allora parlami un po' della tua vita non so la famiglia, la scuola"
C:"ho una famiglia meravigliosa padre e madre che mi vogliono un mondo di bene, sono un musicista abbastanza famoso e ho una villa non piccola. Invece a scuola vado abbastanza bene: con i voti non sono messo malissimo però qualche insufficienza la prendo, faccio molto presto amicizie nuove, non vengo bullizzato e non sono un bullo anzi proteggo alcune vittime se riesco. Lei invece mi parli un po' su come è essere un padre e quanto bene vuoi a tua moglie e tuo figlio"
PS:"interessante. Essere un padre porta tanti impegni nella vita che preferivo evitare e godermi di più la vita da non padre ma ormai non posso tornare indietro no? Sarò sincero...sfrutto mia moglie e mio figlio per i soldi, non li supporto proprio e picchio mia moglie e sa il tuo amichetto è un cretino a proteggere sua madre perché così facendo non picchio solo la donna con cui sono sposato ma anche mio figlio, io aviterei di picchiarlo però è lui a mettersi in mezzo a tutto"
C:"ma sa una cosa? È un marito e un padre di merda e non si merita di respirare la stessa aria di Federico e di Gaia, non si merita i soldi che ha e questa casa non si merita nulla. Forse una cosa si merita, sa cosa? Andare in prigione per maltrattamento su una donna e su un minore." e proprio in quel momento che finì la frase arrivarono Gaia e Stre che mi videro in piedi arrabbiato con quel padre che Stre si ritrova.
C:" ma si perché nascondere ciò che vogliamo fare se tanto lo scoprirà? Voglio portarli a casa mia ma non ci prenderà mai, uno non sai dove abito e due saremo già a casa mia mentre tu cercherai di raggiungerti. Quindi Bye bye" dissi andando verso la porta trascinando Stre seguito da sua madre che apri la porta. Appena usciti Stre ha chiuso la porta più velocemente possibile e abbiamo sceso le scale correndo perché l'ascensore era occupato. Una volta arrivati davanti alla macchina salimmo e andai più veloce possibile a casa mia.

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