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Ormai stavo perdendo le speranze che il mio Cico tornasse. Smisi anche di scrivere sul diario e andavo sempre peggio a scuola. Anna, anche se disperata e triste, riusciva a rimanere positiva e strappare un sorriso a tutti, compreso i fan.
Passarono giorni, settimane e mesi. Arrivò pure l'estate e non so dirvi quanti mesi siano: ho perso il conto.
Era il 20 giugno, una mattina d'estate fresca con la colazione già pronta sul tavolo ma nessuno in casa aparte me e lei. Mi sedetti e vidi un biglietto con scritto "𝒑𝒆𝒓 𝑭𝒆𝒅𝒆 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒂𝒎𝒎𝒂". Incuriosito la presi, l'aprí e iniziai a leggere ad alta voce.
"𝑩𝒖𝒐𝒏𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒐 𝑭𝒆𝒅𝒆, 𝒔𝒖𝒍 𝒕𝒂𝒗𝒐𝒍𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒑𝒐𝒕𝒓𝒂𝒊 𝒗𝒆𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒄'𝒆̀ 𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒕𝒊 𝒉𝒐 𝒑𝒓𝒆𝒑𝒂𝒓𝒂𝒕𝒐 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒅𝒊 𝒖𝒔𝒄𝒊𝒓𝒆. 𝑽𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒍𝒆 10:00 𝒓𝒊𝒄𝒆𝒗𝒆𝒓𝒂𝒊 𝒖𝒏𝒂 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒎𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒂𝒍 𝒕𝒆𝒍𝒆𝒇𝒐𝒏𝒐 𝒇𝒊𝒔𝒔𝒐 𝒔𝒖𝒍 𝒎𝒐𝒃𝒊𝒍𝒆 𝒊𝒏 𝒔𝒂𝒍𝒐𝒕𝒕𝒐. 𝑵𝒐𝒏 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒐𝒎𝒂𝒏𝒅𝒆, 𝒕𝒖 𝒓𝒊𝒔𝒑𝒐𝒏𝒅𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒆. 𝑺𝒑𝒆𝒓𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒕𝒊 𝒑𝒊𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂 𝒆 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒐𝒓𝒑𝒓𝒆𝒔𝒂.
𝑫𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒕𝒖𝒂 𝒎𝒂𝒎𝒎𝒂,
𝑩𝒂𝒄𝒊."
" Sorpresa?" pensai " Di quale sorpresa parla? Forse la chiamata?"
Senza pormi altre domande mangiai la mia colazione tutto da solo aspettando la famosa chiamata.
Erano le 10:00 e sentì suonare il telefono in salotto, mi alzai e lo presi schiacciando il tasto per rispondere.
"Pronto?"
"Buongiorno, come stai?"
"Bene, grazie. Ma potrei sapere da chi è la chiamata?"
"Oh certo Stre. Non mi avrai riconosciuto dopo tutto questo tempo"
"Mi scusi non sto ancora capendo mi dica il nome e si sbrighi"
"oh oh oh il gattino si sta innervosendo. Su dai Stre chi sarà mai quella persona che non vedi da mesi?"
"Aspetta, Cico? E-e perché non mi hai chiamato normalmente?"
"Esattamente mio caro. Ora arriviamo al dunque: Ti ho chiamato con il numero fisso perché è una cosa davvero importante, soprattutto per te. Sarai felicissimo per la notizia e lo sono anch'io e non vedo l'ora. Torno."
"Torni? Quando?"
"Mhmh...credo arriverò fra un paio di giorni"
"Oddio che bello non ci posso credere"
"Ahah credici, non stai sognando"
"Ti aspetto, ci sentiamo più tardi"
"Va bene, ciao"

-2 giorni dopo-
Ancora non ci credevo che proprio oggi sarebbe stato il giorno in cui sarebbe tornato. Insomma era troppo bello per essere vero!
Suonò il campanello. Mi capacultai ad aprire e ad andare al portone.
"Cicooo" dissi urlando correndo verso di lui, il quale mi aspettava sorridente a braccia aperte
Mi prese in braccio facendomi fare un giro e poi mi appoggiò delicatamente a terra. Mi mancava tutto di lui: il suo sapore di vaniglia, le sue braccia, il suo tocco, il suo calore, il suo respiro, la sua voce...
"Finalmente" dissi con le lacrime che mi scendevano sulle guance
"Mi sei mancato tanto" disse lui. Poi mi prese dal viso dolcemente e mi baciò a lungo.
"Ti amo" sussurrò appena dopo aver staccato le labbra
"Ti amo anch'io" risposi
Lo invitai dentro casa per farlo riposare dopo il lungo viaggio. Infatti entrò è appoggiò subito le valigie sul pavimento e come prima cosa salutò la sua cagnolina e di seguito andò a sedersi sul divano guardandosi prima a destra e dopo a sinistra
"Casa dolce casa" esclamò subito dopo "sono un po' stanco ma voglio vedere Anna e Lyon...e poi anche salutare i fan e avvisarli che sono tornato"
Si alzò immediatamente, si precipitò alla porta e mi chiamò. Per strada si sentiva solo il rumore delle macchine e dei nostri passi. La scena era alquanto imbarazzante: non sapevo cosa fare o cosa dire e lui camminava guardando avanti in silenzio. Ad un certo punto, all'improvviso, mi sentí toccare delicatamente la mano con un dito e poi un'altro e un'altro ancora fino ad arrivare a toccarmela con tutte le dita e anche il palmo. Rimasi stupito e alzai la testa per guardarlo e lui come risposta mi guardò sorridendo: aveva le guance leggermente arrossate e gli occhi scuri che brillavano più dei lampioni che illuminavano la città.
Femmo tutta la strada restante per mano e arrivammo davanti alla casa di Anna e Lyon.
Schiacciai il piccolo pulsante sui loro nomi emettendo un suono acuto e forte. Sentii la voce di Lyon che chiese chi fosse a suonare a casa loro così all'improvviso così risposi di scendere con Anna dato che avevo una sorpresa per loro.
Appena scesi videro me da solo e mi chiesero dove fosse la sorpresa.
"eccolo qua!" dissi spostando il piede destro è poi quello sinistro. Comparve Cico da dietro il muretto e li salutò sorridente.
"Noo serio?" disse Anna
"Bro. Sei davvero tu?" disse Lyon
"si ragazzi. Sono io. In pelle ed ossa" rispose Cico sorridendo ancora di più
Si abbracciarono uno alla volta e poi tornò da me e prese ancora la mia mano intrecciandola nella sua. Come risposta sorrisi e mi appoggiai alla sua spalla.
Lyon ci invitò dentro per mangiare qualcosa insieme e festeggiare il momento e ovviamente noi non abbiamo rifiutato e siamo andati.
Il pomeriggio passò velocemente infatti si era già fatto tardi e dovevamo tornare a casa ovviamente per mano.
Nella strada di ritorno stava andando tutto troppo bene, infatti chi dovevamo incontrare tra tutte le persone del mondo che esistono? Proprio Marco
"ohoh la coppietta si è riunita! Ma che peccato ora avrai ancora il tuo bodyguard, micieto" Esclamò Marco con una voce irritante
"Grazie per la felicità del ritorno del mio fidanzato. Ora scusaci il disturbo ma dovremmo tornare a casa nostra e non possiamo perdere tempo con uno str*nzo come te" risposi io. *Basta. Basta farmi comandare da lui. Mi ha comandato come una marionetta per troppo tempo. Ora faccio vedere io chi è il debole e chi il forte qua, perché il gioco è bello quando è corto e questo gioco è durato fin troppo, è ora di finirla qua una volta per tutte. Sono stufo!* pensai mentre lui disse qualcosa che non capii
"mi hai ascoltato micetto?"
"ti ho ascoltato benissimo e sai una cosa? Basta. Sono stufo di farmi chiamare micetto da te e farmi commandare come se fossi la tua marionetta personale. Mi hai usato come volevi per troppo tempo. Sai il detto: il gioco è bello, quando è corto? Bene! Questo gioco è durato fin troppo. Quindi ora io e Cico andiamo a casa nostra e tu vai dove stavi andando e facciamo come se d'ora in poi fossimo sconosciuti. Non ci dobbiamo parlare più. E niente ma. Addio" dovevo buttarli in faccia la verità.
Non aspettavi altre risposte o scuse dalla sua bocca e presi Cico dal braccio strascinandolo con me verso casa.
"Oh ma che bravo il MIO gattino. Ti sei fatto valere bravo!" disse lui prendendomi in braccio dai fianchi sollevandomi giusto il tempo per dirmi questa cosa e darmi un veloce bacio sulla fronte. Nel frattempo c'era tanta gente che aveva guardato tutta la scena anche se non ce ne fregava. Che la gente sappia che persona orribile sia Marco e che pensino quel che vogliono su me e Cico. Noi non, abbiamo mai fatto nulla di male, insomma io mi sono ripreso la mia rivincita e insieme a Cico ci stiamo amando come tutte le coppie del mondo, quindi, se vogliono insultarci che lo facciano pure senza farsi problemi e se vogliono ci vengano insultare qua davanti a tutti, perché dietro a uno schermo, che può essere un tefono, un tablet o un computer a insultare sono capaci tutti ma basta che togli quel dispositivo davanti agli occhi sono più deboli di una formica che potrebbe venire schiacciata da un momento all'altro. Però ricordiamoci che noi umani abbiamo tutti lo stesso potere che ci accomuna, ovvero quello di avere una mascara pronta da indossare in qualsiasi momento, ma se si riesce a trovare una persona con cui si riesce a non indossare nessuna di questa maschera allora la bisogna tenere stretti a sé come se fosse un tesoro. E per me è Cico.

CIAO RAGAZZI, SCUSATE LA LUNGA ATTESA E MANCANZA, MA
1. NON MI VENIVA NULLA IN MENTE DA SCRIVERE
2. SINCERAMENTE NON AVEVO VOGLIA DI CONTINUARE IL DIARIO NON AVENDO ALTRE IDEE PER ESSO
3. AVEVO L'ESAME E POI AVEVO TANTI IMPEGNI E VOLEVO ANCHE RIPOSARMI UN PO' TRA UNA COSA E L'ALTRA
ORA SONO IN VACANZA E TORNO IL 25 MA NON VI ASSICURO NULLA DATO CHE APPENA TORNO HO ALTRE MILLE COSE DA FARE.
PERDONATEMI FARÒ DEL MIO MEGLIO.
PER ORA GODETEVI QUESTO CAPITOLO.
BUONA GIORNATA O BUONANOTTE❤️.

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