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Stre's pov
Appena entrati nel cortile siamo scesi tutti e tre. Cico era nel posto di guida, io di fianco a lui e mia mamma nel posto dietro di me.
Prese le valigie e gli zaini siamo entrati dentro la villa, io già la conoscevo abbastanza bene ma mia mamma rimase di stucco dalla bellezza di tutto ciò.
C:"fate come se foste a casa vostra, cioè intendevo-"
S:"tranquillo abbiamo capito cosa intendi dire. Facciamo vedere la villa a mia mamma!" dissi quasi saltellando e una risata tanto bella e dolce mi fermò
C:"va bene, vieni Gaia"
MS:"ma Fede ha già visto casa tua? Sembra che la conosca già"
C:"si l'avevo invitato dopo scuola. Ci siamo divertiti un mondo, però quando dovevamo preparare la cena è tornata mia madre e così ci siamo distratti e senza andare nei dettagli sono finito in ospedale e sono uscito con un occhio ceco ed è per questo che ho questa benda"
MS:"mi dispiace tantissimo" disse con tono triste
C:"ma lasciamo le cose brutte da parte, forza facciamo il tour"

Dopo il tour, mia madre andò nella sua stanza, cioè quella degli ospiti, invece io e Cico avevamo deciso di dormire insieme dato che il suo letto è a due piazze e poi non aveva altri letti in casa.
S:"che facciamo?"
C:"ci rilassiamo un po', insomma praticamente hai appena cambiato casa"
S:"ok ma dovrei farmi una doccia per l'ansia non l'ho fatta stamattina"
C:"vabbe la farai dopo dai vieni vicino a me" disse battendo un paio di volte la mano sul letto
S:"se proprio insisti"

Cico's pov
Passarono parecchi minuti ma non so di precisione quanti però erano i minuti più belli della mia vita: Stre si era buttato su di me come se fossi un materasso abbracciandomi e io feci lo stesso. Stava incominciando a sudare e a singhiozzare, credo per un incubo, così ho incominciato ad accarezzarlo con una mano i capelli e con l'altra la schiena ma non funzionò, anzi iniziò a piangere e a sudare di più. Chissà che sogno stava facendo, poverino vorrei aiutarlo ma come. E tra un singhiozzio e un'altro tirò un urlo che mi fece preoccupare ancora di più ma dormiva ancora così iniziai a chiamarlo più e più volte ma niente non si svegliava.
C:"Stre, Stre, Fede, Fede, Fede, STRE SVEGLIATI!" tutti sforzi inutili sembrava non mi sentisse proprio, e in quel momento preciso entrò Gaia, sua madre.
MS:"che è successo!? Ho sentito un urlo!"
C:"è stato Stre. Non so perché ma continua a piangere e sudare e poi all'improvviso ha urlato, ho provato a chiamarlo più volte ma niente è come se non senta nulla...se non ciò che sta succedendo nell'incubo."
MS:"gli succede spesso però di solito al massimo piange e poi ora ci sei tu vicino a lui e continua... chissà cosa avrà per la testa"
C:"già..."dissi cercando di guardare il volto di Stre, non riuscendo.
MS:" posso avvicinarmi?"
C:" sisi vieni pure" si sedette sul bordo del letto accarezzando delicatamente Stre mentre io continuavo ad accarezzargli i capelli.

-10 minuti dopo-
Finalmente si svegliò. Si alzò di colpo rimanendo seduto su di me e così mi sedetti anch'io e continuava ad ansimare.
C:"hei hei è tutto apposto! Però ora dicci cosa è successo" dissi con un tono per cercare di calmarlo e poi fece un respiro profondo
S:"posso dirlo solo a te?" disse riferendosi a me
C:"se per tua madre non è un problema, certo"
MS:"io esco parlate con calma, a dopo" continuai a guardarla finché non uscii del tutto dalla camera per poi guardare Stre.
C:"allora che hai sognato?"
S:"Non so nemmeno io come dirlo. Mi ricordo poco e niente però sono sicuro che c'era mio padre e io da piccolo"
C:"già da questo si capisce tutto. Vuoi farti una doccia? Sei tutto sudato"
S:"ti da fastidio se prima stiamo abbracciati per un po'...per calmarmi..."
Non risposi neanche che lo presi e lo avvicinai a me e abbracciarlo come se lui fosse un bambino.
Dopo che si tranquillizzò lo portai davanti allo specchio in camera e spostandogli quei suoi ciuffi spettinati abbasandomi alla sua altezza dissi:" come ti vedi?" continuava a guardare dal viso, al corpo e dal corpo, al viso e poi si fermò a guardare davanti a lui:"penso che sono b-brutto" a quelle parole rimasi tranquillo per mantenere calmo anche lui e poi gli dissi guardando il suo riflesso:"e come vedi me?" dopo vari secondi chiuse gli occhi senza mai riaprirli e disse:"che sei un ragazzo stupendo. Il corpo perfetto senza troppi muscoli e magro, il viso che trasmette felicità e tranquillità appena ti si guarda, per non parlare di quei tuoi occhi scuri con dei piccoli riflessi di luce come il cielo di notte fonda e quei tuoi capelli rosso fuoco sempre spettinati e morbidissimi. Insomma il contrario di me" a queste parole rimasi stupito perchè mi aveva descritto come un principe azzurro. Lì, riapri gli occhi e lo guardai ancora dal riflesso e vidi che stava sorridendo così mi ripresi e gli dissi deciso sempre guardandolo:"e sai che cosa penso io di te? Beh penso che sei come quel ragazzo che hai descritto però cambiando i colori e alcune cose del corpo" mi interoppe e disse cancellando il sorriso:"ecco infatti dirai che sono bruttissimi" e senza esitare un attimo risposi continuando a fissarlo:"lasciami continuare. Allora gli occhi sono di un colore viola con sfumature più chiare e alcune più scure con un contorno ancora più scuro tendente al nero che mi ricordano una galassia, la galassia più bella che abbia mai visto. I capelli biondo ramato che alla luce del sole diventano colore oro e alcune ciocche di un viola che tende al lilla, sempre pettinati perfettamente e profumati di tutti quei prodotti per capelli e che appena si toccano sembra di toccare una soffice nuvola lilla e oro, però anche ora che sono spettinati sono stupendi perché così sei senza che ti pettini davanti allo specchio per ore e ore per apparire "decente" come dici te. Il corpo non ha molti muscoli evidenti ma si vede che sotto a quelle felpe larghe sei magro e anche se non lo fossi, saresti bellissimo e perfetto lo stesso."sembrava stessi descrivendo un personaggio di qualche favola e invece era proprio lui, Stre " Federico, sei proprio te questo ragazzo" mi girai davanti a lui coprendo la sua visuale dallo specchio:"e sei anche il ragazzo che a-" venni interrotto da mia madre che entrò in camera dicendomi di scendere per pranzo.

⚠️️QUESTO PEZZO NON L'HO FATTO A DIALOGHI PERCHÉ PREFERIVO FARLO COSÌ DITEMI SE VI PIACE ANCHE SE NON FACCIO SEMPRE DIALOGHI MA COSE DEL GENERE.⚠️

-a tavola-
C:"vedo che hai già fatto amicizia con la mamma di Fede"
MC:"eh si mi sta molto simpatica e poi mi ha raccontato tutto su quello che le succede a lei e a Fede a casa, mi dispiace un sacco quindi sono felice di accoglierli da noi. Senti Nico hai già pensato per le camere?"
C:"si, avendo solo un letto nella sala degli ospiti li dorme Gaia e io avendo un letto a due piazze dormo con Str- cioè Fede e per lui va bene"
MS:"caro Nicola, perché ogni volta che devi nominare il nome di Federico dici Str- e poi ti correggi? Prima quando mi hai spiegato che gli era successo lo hai chiamato Stre, se non mi sbaglio, ma perché non lo chiami Fede?"
C:"oh niente è il suo soprannome e mi viene da chiamarlo sempre così"
MS:"oh ok scusa la domanda"
C:"Non preoccuparti"
S:"Cico, prima volevi dirmi qualcosa prima che tua madre ci venisse a chiamare è una cosa importante?"
C:"nono tranquillo l'importante che hai capito ciò che ti ho detto davanti allo specchio"
S:"va bene" disse facendo un leggero sorriso che ricambiai.

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