I due rimasero per qualche secondo immobili a fissarsi, poi fu Jungkook a rompere il silenzio.
"Beh, tutto sommato poteva andarmi anche peggio, vieni entra."
Il manager tirò un vero e proprio sospiro di sollievo quando realizzò che la persona appena entrata in quella stanza non era un potenziale rischio per la sua integrità morale, ma anzi era soltanto qualcuno che l'aveva incuriosito fin da subito e del quale non gli sarebbe dispiaciuto sapere qualcosa di più.
Aveva puntato il fascio di luce sulla porta per rendere più semplice l'ingresso nella stanza poi, sempre aiutandosi con la torcia, cercò l'interruttore della piccola lampada che si trovava sulla scrivania e con sollievo si accorse che funzionava. Finalmente c'era un po' di luce e poterono entrambi abbandonare il piccolo oggetto che li aveva condotti fin lì.
"A dire il vero anche io sono felice che ci sia tu in questa stanza. A parte te, non ho conosciuto nessuno che possa definire anche solo conoscente questa sera, anzi, ho percepito tutti anche un po' ostili nei miei confronti e questo mi è dispiaciuto molto.."
"Non fare caso a loro, sono degli squali sempre in agguato, attaccano prima di essere attaccati, è questa la loro filosofia. Ma piuttosto, facciamo le presentazioni ufficiali, prima siamo stati un po' sbrigativi. Sono Jeon Jungkook, onorato di fare la tua conoscenza."
"Oh, bene, allora io sono Kim Taehyung, altrettanto onorato, grazie dell'accoglienza."
Si strinsero nuovamente le mani, restando a sfiorarsi il viso con gli occhi; fu come se si stessero davvero vedendo per la prima volta, erano molto vicini, da soli in una stanza isolata dal resto della casa e dagli altri ospiti, in un atmosfera molto intima. Ad un tratto entrambi sembrarono rendersi conto della situazione imbarazzante in cui si trovavano. Ipoteticamente quello doveva essere un pretesto per fare del sesso, occasionale, è vero, ma pur sempre di sesso si trattava. Si guardarono arrossendo e poi mentre Jungkook non sapeva dove porre le sue mani, continuando a passarle nervosamente tra i capelli o infilandosele in tasca, Taehyung lo guardava di sottecchi con le braccia incrociate sul petto, mentre sentiva le guance scaldarsi .
"Non avrei mai pensato di trovarmi in una circostanza del genere, vorrei avere il potere di scomparire con lo schiocco delle dita."
Spezzò il silenzio Jungkook, che proprio non si capacitava di essere lì con un altro uomo, magari disposto ad avere una notte di fuoco con lui, e quell'evenienza gli mandava il cervello totalmente in tilt.
"Non è molto lusinghiero e amichevole quello che hai appena detto, ma comprendo anche che non è la mia presenza quello che ti fa desiderare di essere altrove. Anche io non avrei mai pensato di finire in una situazione del genere, con l'altissima probabilità di essere tradito dal mio compagno, proprio in questo momento.. Non ho idea di dove sia né con chi.. Assurdo, tutto ciò è assurdo."
Taehyung era altrettanto seccato da tutto quello che li stava coinvolgendo, neanche lui voleva partecipare a quel sordido gioco che il capo del suo compagno si era inventata per movimentare la serata, ma non era riuscito a far cambiare idea a Lucas che invece gli era parso subito entusiasta, e quindi dovette accettare passivamente, come troppo spesso faceva, di prendervi parte.
Jungkook, che si era reso conto della gaffe che aveva appena fatto , fece un paio di passi verso il giovane per rassicurarlo e scusarsi, con aria dispiaciuta.
"Hai ragione, scusami, sono stato un cafone. Non avevo intenzione di dire che non vorrei essere qui con te, sei una persona squisita, è tutto il resto che proprio non riesco ad accettare. E, come per te, il pensiero che mia moglie, ora.. sia.. oddio.. non devo pensarci perché senno' impazzisco."
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You make me begin.. ⟨kookv/taekook⟩
أدب الهواةQuando un party di capodanno ti cambia la vita..