Jungkook accompagnò fino a casa Taehyung. Non poteva farlo tornare con i mezzi dopo una giornata come quella, quindi dopo aver consegnato l'auto a noleggio recuperarono la sua, e ci mise un po' a convincerlo che no, non importava se abitavano ai due poli opposti della città, non lo avrebbe fatto tornare con il tram. Il giovane gli indicava man mano la direzione da seguire, in effetti il quartiere dove Taehyung e il suo compagno vivevano gli era praticamente sconosciuto, una zona residenziale sorta da pochi anni, e a lui non era mai capitato di passare di lì. Man mano che si avvicinavano a destinazione però, dentro di loro, desideravano che la meta si allontanasse sempre di più, così da avere la possibilità di trascorrere ancora del tempo insieme. Sapere che di lì a poco avrebbero dovuto salutarsi li rendeva tristi, avevano così tante cose in sospeso da quella giornata che neanche tutta la notte sarebbe servita a chiarirne anche solo alcune.
"Tra circa duecento metri svolta a destra, l'ultima villetta in fondo alla strada."
L'auto imboccò la via e ci impiegò un tempo che sembrò infinito per percorrere quei metri, Jungkook aveva rallentato la velocità dell'auto, dilatando il tempo in maniera evidente, e Taehyung non poté non accorgersene e abbassare lo sguardo strizzando gli occhi per ricacciare le lacrime. Quando furono giunti a destinazione il cuore di entrambi perse un battito: si tornava ognuno alla propria vita e il loro personale universo parallelo doveva svanire nel nulla.
"È stata una giornata fantastica, grazie infinite Jungkook."
Non si voltò mentre gli parlava, ma restò in attesa di una risposta dell'uomo, con la mano già sulla maniglia della portiera.
"Tae.."
Jungkook in quel momento aveva voglia di gridare tantissime cose, di come si stava sentendo morire in quegli attimi in cui doveva lasciarlo andare, di come aveva adorato averlo tra le sue braccia anche in quella situazione estrema, di quanto desiderasse baciarlo e farsi baciare, ma non riuscì a fare altro che pronunciare il suo nome, lasciando tutto il resto in sospeso.
Il silenzio era assordante.. In quale modo si dovevano salutare dopo quella giornata? Con un sorriso ipocrita sulle labbra o perdendosi in quel bacio tanto bramato ma altrettanto proibito per entrambi? Erano ben consci che quella sarebbe stata una strada senza ritorno, se l'avessero imboccata erano certi che poi non sarebbero stati più capaci di fermarsi.
Cedendo alla sua debolezza, per quanto gli fu possibile, Taehyung decise per entrambi. Prima di scendere dall'auto gli si avvicinò e gli lasciò un piccolo bacio all'angolo della bocca, della durata di un battito di ciglia, dopo il quale sparì dalla vista di Jungkook che appena realizzò quello che era accaduto stava per corrergli dietro. Ma dovette imporsi di non farlo, facendosi del male, quasi fisico. Decise invece di partire il più rapidamente possibile e allontanarsi da lui, prima che accadesse qualcosa di cui si sarebbe potuto pentire.
Jungkook passò la notte insonne, chiuso nella sua piccola camera oscura a sviluppare le centinaia di foto che testimoniavano gli avvenimenti di quella giornata; mentre vedeva apparire le immagini sulla carta fotografica immersa nel liquido rivelatore riviveva ogni istante, ogni sentimento che aveva provato, avvicinandosi sempre di più alla dolorosa ma altrettanto bellissima realizzazione che qualcosa di profondo in lui era nato.
Era certo che quello che stava provando era un sentimento reale, non solo un illusione creata dalla sua mente, qualcosa che gli era diventato indispensabile per sopravvivere. Ovviamente, come contraltare, c'era una parte della sua razionalità che continuava a presentargli il conto: sei un uomo etero, lo sei sempre stato e non hai mai avuto dubbi in merito, e sei sposato Jungkook, cosa stai facendo? Come credi che possa andare a finire questa storia se continuerai ad alimentare queste fantasie? Hai una moglie, vuoi dei figli da lei, e invece Taehyung cosa può darti? Solo tanti problemi.
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You make me begin.. ⟨kookv/taekook⟩
FanfictionQuando un party di capodanno ti cambia la vita..