Speciale..

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La quiete della mia casa in collina fu interrotta dallo squillo del telefono. 

Ero seduta di fronte alla veranda che si affacciava sul giardino che circonda la mia piccola abitazione, immersa tra le pagine del libro che da giorni stavo divorando, quando quel suono fastidioso mi fece tornare alla realtà strappandomi un verso di fastidio. Maledissi, anche se non con vere intenzioni, la persona che in quel momento aveva interrotto il mio momento di pace prima del rientro del resto della mia famiglia entro il tramonto, e con un sospiro sollevai la cornetta.

"Sì, pronto?" 

Provai a celare il fastidio che provavo in quel momento incrociando le dita al contempo, di solito ricevevo solo telefonate di scocciatori quali call center o affini, specie a quell'ora, e per questo motivo non rispondevo se non dopo il terzo squillo che di solito sanciva la fine del loro tentativo di contattarmi, ma in questo caso eravamo già al quinto, quindi poteva essere un'urgenza.

"Hey, ciao, scusa se ti disturbo ma ho da chiederti una cosa. Ho qui due ragazzi che avrebbero bisogno di una stanza e delle tue coccole per un paio di giorni, il loro mezzo si è guastato e ci vorrà un po' di tempo per rimetterlo a posto. Posso mandarli a stare da te?"

Sul momento mi sorpresi molto, il posto in cui vivevo non sorgeva proprio lungo le strade che di solito i turisti frequentavano, ci doveva essere una volontà dietro per trovarsi lì, non poteva essere una casualità, dato che era a pochi chilometri dal mare e quindi da hotel e alberghi atti ad ospitare i vacanzieri. Sarebbe stato piu' logico quindi indirizzarli verso qualche struttura sita sulla costa, poi però pensai che la casetta che con tanto amore avevo arredato e che ogni tanto fungeva da bed & breakfast quando un paio di volte all'anno il mio piccolo paesino veniva invaso da visitatori in occasione della festa patronale e del palio storico che vi si teneva, sarebbe stato perfetto per questi due giovani, e mi affrettai ad accettare.

"Sì certo che puoi, giusto il tempo di aprire le finestre e sarà tutto pronto. Avranno bisogno anche della cena ovviamente, anzi digli già che gli preparerò qualcosa, così non dovranno preoccuparsi di nulla."

"Oh ne saranno felici! Li vedo molto stanchi, anche se non riusciamo a comunicare perfettamente, sono americani. Capiscono l'italiano ma non lo parlano molto, ecco perché ho pensato subito a te!"

Quel particolare mi fece subito balzare il cuore, addirittura due ragazzi provenienti dall'America, e come ci erano capitati nelle campagne sperdute della mia provincia?

"Va bene Peppe, accompagnali pure qui. Sarò felice di ospitarli da me."

Chiusi la telefonata col sorriso sulle labbra e mi diressi velocemente fuori dalla mia casa dopo aver afferrato le chiavi della piccola dependance che sorgeva a pochi metri dalla costruzione principale. Quando anni addietro avevo espresso il desiderio di avviare una piccola attività di ricezione, mio marito per primo, e poi le persone a cui mi ero rivolta in cerca di informazioni, mi avevano guardata come un aliena. Come dicevo il nostro è un piccolo paesino a sé stante, non molto lontano dalla costa dove le attività ricettive erano molte e ben attrezzate, e non è quella che si può definire una meta turistica, poiché non ha nessuna attrazione se non il verde delle colline che lo circondano. Ma io mi ero intestardita, avevo il desiderio ed il sogno di poter ricavare un paio di stanze comode per chiunque si fosse trovato a passare da quelle parti, proprio come accadeva nei veri e propri B&B che negli anni avevo visitato in giro durante i miei viaggi.

Dopo aver spalancato le finestre, preparai il letto con le lenzuola fresche di bucato, poi passai alla biancheria da bagno, controllando che tutto il necessario fosse a portata di mano, e tornai di corsa in casa, dovevo preparare la cena per i miei ospiti.

Era trascorsa più di un ora dalla telefonata, tempo durante il quale avevo già organizzato tutto per l'arrivo dei due sconosciuti e per la loro cena. Stavo appunto terminando la macedonia che avrei servito con un po' di gelato alla panna quando sentii arrivare un auto lungo il vialetto di casa, e il suono del clacson mi confermò che la coppia americana era arrivata. Mi asciugai di fretta le mani e poi con il cuore palpitante aprii la porta e mi fermai sul ciglio della stessa sorridendo dapprima ad Elena, la figlia di Peppe, che si era prestata come accompagnatrice, e subito dopo alle due figure che uscirono dall'auto. Sul momento restai un po' sorpresa, Peppe nella sua chiamata mi aveva parlato di una coppia di giovani americani ma non mi aveva fatto intendere che si trattasse di due ragazzi. Ma il tutto durò solo qualche istante, li raggiunsi con un paio di passi e li salutai calorosamente, offrendo loro la mia mano tesa.

You make me begin.. ⟨kookv/taekook⟩Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora