Oggi è il compleanno di Kylian. Io e Oce ci stiamo preparando per andare alla festa che si terrà a casa sua. Dopo quella notte sarà la prima volta che vedrò Neymar, e ho il cuore a mille. Non sto proferendo parola...l'ansia mi sta mangiando, e Oce se n'è accorta, ma non ha detto nulla, forse ha capito che è per lui. Indosso un semplice vestitino bianco, con i tacchi. Nulla di particolare, qualcosa di comodo, ma allo stesso tempo bello.
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Prima di recarci a casa di Kylian, ci fermiamo da Oce, che ha deciso di voler cambiare il suo vestito perché questo non le piaceva più...si, è troppo indecisa. Verso le 20:30 siamo alla festa. Ho sempre più il batticuore e l'ansia di vederlo. Mi avvicino al francese e lo abbraccio. <<tanti auguri Ky>> <<grazie piccolina>> Stessa cosa fa Oce e poi gli diamo il nostro regalo. Ci accompagna in giardino e i primi occhi che incontro sono i suoi...il verde spento della scorsa volta, ma un sorriso quasi finto stampato sul viso. Ha una felpa, e un jeans, che gli stanno un incanto...è meraviglioso, anzi, forse è poco. Probabilmente tutti stanno notando come il mio cuore stia battendo ora...è uscito fuori dal petto. Oce mi prende la mano e io mi volto verso di lei accennando un sorriso. <<ciao Selena>> Mi saluta Wanda, venendomi ad abbracciare. <<buonasera a tutti>> Salutiamo io e la mia migliore amica in coro. <<champagne?>> Ci chiede Kylian porgendoci due calici, che accettiamo. Saluto alcuni dei ragazzi della nazionale francese che erano presenti a questa festa, mentre il suo sguardo brucia sulla mia pelle e quasi fulmina chiunque provi a toccarmi o baciarmi. Continuo a bere champagne, come se in quel liquido trovassi la pace e la forza per affrontare anche la terza guerra mondiale...forse era così d'altronde.
Ad un certo punto della serata gli animi si sono scaldati, soprattutto a causa dell'alcol. Questa festa sembra ormai aver preso la piega di un party in discoteca. La musica è alta e le persone ballano. Le ragazze prendono me e Oce e ci portano in pista. Incontro di nuovo i suoi occhi che osservano ogni mio passo, come se lui fosse la persona che doveva proteggermi da tutto. Ad un tratto mi ritrovo un ragazzo che balla su di me, ma non lo conosco e non ho la più pallida idea di chi sia. Cerco di liberarmi, ma senza riuscirci, e le sue labbra si avvicinano sempre di più al mio viso...forse è amico di Kylian, ma l'alcol fa andare su di giri tutti. Le ragazze sono troppo ubriache da accorgersene e io sono racchiusa in un mucchio di gente perché il mio eroe potesse vedermi. O forse no... Sento tirarmi, ma non da una mano qualunque, ma dalla sua. Mi metto dietro di lui, che spintona quel ragazzo, e stava quasi per picchiarlo se io non l'avessi fermato. Mi prende per mano e insieme superiamo la gente ammassata ed entriamo in casa. <<come stai?>> Mi chiede, stringendomi ancora forte la mano. <<bene,grazie davvero>> <<figurati>> Osservo le nostre mani intrecciate, che lui non vuole assolutamente separare. <<che ore sono?>> Chiedo. <<le 3>> <<oh...di già>> C'è imbarazzo tra noi, fin troppo. Ma nonostante questo, nonostante il male che mi ha fatto, nonostante tutto, mi fa ancora l'effetto della prima volta, del primo bacio, del primo "ti amo", del primo rapporto. <<sei stanca Sel?>> <<stanotte non ho chiuso occhio>> Ed è vero...ho pensato e ripensato a questa serata, io, lui...come mi sarei dovuto comportare? Forse doveva semplicemente essere tutto spontaneo. Saliamo le scale, come il nostro primo incontro. <<dove mi porti?>> <<vieni con me>> Camminiamo per un po', fino a quando apre una stanza. <<è dove abbiamo dormito per la prima volta insieme>> <<si, me lo ricordo>> Entro dentro, e alcune scene di quella notte si fanno strada nella mia mente. Mi stendo sul letto e essendo una stanza non utilizzata, ha ancora il nostro profumo sulle lenzuola. Chiudo gli occhi e sento poi il materasso abbassarsi, segno che anche lui si era seduto. Appoggia la sua mano sul mio fianco destro e inizia a baciarmi la spalla scoperta. Quelle labbra...Dio se mi erano mancate. Continua a baciare gli stessi punti, con dolcezza, facendomi impazzire sempre di più. Mi rilasso, era qualcosa che non provavo da tanto. Arriva alla nuca, sposta i capelli, e continua con ciò che stava facendo prima. <<dormi, ci penso io a te>> Mi rimbocca le coperte, mentre la sua mano accarezza il mio corpo, e le sue labbra giocano sulla mia pelle. <<ho paura di essere ferita di nuovo>> <<non succederà, questa volta ti proteggerò da tutto, e ti renderò felice, costi quel che costi>> <<perché dovrei fidarmi di te?>> <<perché ti amo, e perché se tu fossi stata solo un gioco per me, mi sarei messo con Natalia o con altre, invece ho continuato a dirti che ti amo e che mi manchi>> <<perché lo hai fatto?>> <<perché sono un coglione, mi dispiace>> Chiudo di nuovo gli occhi, e questa volta mi accarezza i capelli. Appoggio la testa sul suo petto, e il viso nell'incavo del suo collo, con le braccia che gli circondano la vita. <<Dio se mi sei mancata>> Crollo in poco tempo, con il battito del suo cuore che sentivo anche a distanza, come solo e unico rumore di fondo, insieme ai nostri respiri che si abbracciavano dopo tanto tempo, così come le nostre pelli e le nostre anime. Tutto mi era manco di lui, e tutto a lui era mancato di me. Ti amo...vorrei dirtelo, ma voglio ancora metterti un po' alla prova...non mi fido se vengo tradita...e forse un po' te lo meriti.