Il fratello della mia migliore amica. -Federico Chiesa-

2.

Suona la sveglia del mio cellulare che fa svegliare anche Fede.
Federico:"Spegni sta cosa infernale."
Dice girandosi nel letto.
Io:"Aspetta!"
Prendo il cellulare e inizio a toccarlo a caso ad occhi chiusi per trovare il tasto "spegni", dopo ripetute prove non lo trovo, allora apro un occhio, non avendo la forza di aprire pure l'altro, e la spengo.

I loro genitori sono già partiti a quanto ho capito.
Vado per alzarmi e inciampo sopra le ciabatte facendo un volo micidiale.

Che cretina.

Tu non manchi mai, eh?

No, no.

Fede si alza preoccupato e mi aiuta a rialzarmi: mi tende la mano, io la afferro e lui mi spinge verso il suo petto facendomici sbattere contro abbracciandomi.
Federico:"Buongiorno."
Io:"Un buongiorno con i fiocchi direi."
Dico spostandomi e ridendo.
Io:"Era proprio necessario?"
Federico:"Cosa?"
Io:"Quello che hai fatto."
Federico:"Io non ho fatto proprio nulla."
Dice portandosi le mani dietro la testa, fa un sorrisino da innocente e esce dalla stanza.
Roteo gli occhi e decido di non dire nulla visto che ho ancora sonno.

Sistemo il letto e scendo, trovando soltanto Federico.
Io:"Dove sono gli altri?"
Federico:"Lorenzo è da un suo amico e torna domani mentre Adriana é uscita a comprare il necessario per il pranzo...siamo soli soletti."
Io:"ah, capisco."
Cala un silenzio imbarazzante che dopo vari minuti viene spezzato dal rumore della macchinetta del caffè.
Federico:"Questo é per te."
Dice passandomi una delle due tazzine che ha in mano.
Io:"Oh, grazie."
Prendo la tazzina e la porto alle labbra sorseggiandone il contenuto.
Federico:"Cosa hai fatto alla testa?"
Alla domanda mi affogo col caffè e tossisco.
Io:"Ho sbattuto."
Federico:"Stai mentendo."
Dice bevendo l'ultimo sorso di caffè.
Io:"Non é vero."
Federico:"Invece sì...ti si legge dagli occhi che non ti sei fatta male sola, é come se avessi un pizzico di paura ripensando a ciò che é successo."
Abbasso lo sguardo, ha capito che mentivo dal mio sguardo...
Federico:"Chi é stato?"
Io:"Ti ho detto nessuno."
Federico:"Riformulo la domanda: CHI-É-STATO?"
Dice scandendo bene le parole tra di loro.
Mi tocca la testa nel punto gonfio, si nota appena, eppure lui se ne accorto.
Federico:"Rispondi."
Io:"Un ragazzo."
Federico:"Quale ragazzo?"
Io:"Uno che prende l'autobus insieme a me per l'università."
Federico:"E come si chiama?"
Io:"Sono fatti miei non tuoi."
Mi alzo per andare ma lui mi afferra per il braccio e mi fa sedere di nuovo rispondendomi:
Federico:"Si che lo sono, è normale che mi preoccupo se ti succede qualcosa, sei pur sempre la migliore amica di mia sorella..."
Esito nel rispondere ma alla fine lo faccio.
Io:" Gabriele Morelli."
Federico:"Ha abusato di te?"
Io:"Lo conosci?"
Federico:"Certo che lo conosco, da piccoli eravamo amici poi vabbè ci siamo allontanati ed é stata una fortuna."
Federico:"Ma ora rispondi tu, ha abusato di te?"
Io:"Quasi."
Federico:"In che senso?"
Io:"Niente dettagli per favore, ha provato a toccarmi."
Federico:"Da quanto tempo é che lo fa?"
Io:"In realtà fino a ieri si era limitato a parlare solo che io molto intelligentemente gli ho risposto male e lui ha iniziato..."
Lascio la frase in sospeso.
Federico:"Cosa gli avresti detto? Se posso saperlo."
Io:"Non mi toccare pezzo di merda."
Federico:"Non ti facevo così badgirl aha."
Dice scherzando facendomi un mezzo sorriso.
Io:"Non lo sono, non ho resistito."
Federico:"Ci voleva."
Mi abbraccia.

La tua cretinaggine forse sta servendo a qualcosa.

Ma che te frega a te?

Federico:"D'ora in poi nessuno ti darà più fastidio, ci penso io."
Ricambio l'abbraccio come per dire "grazie".
Finita la colazione salgo di sopra, lavo faccia e denti, entro nella camera di Adri che non é ancora arrivata e le rubo un paio di vestiti visto che non ne ho altri a parte quelli di ieri: