Quando Harry andò via, promettendogli che si sarebbe fatto vivo molto presto, in stanza rimasero i due gemelli ed Edward che non l'avrebbe lasciata sola. "Quindi ora sei una succhia sangue" scherzò Fred e la ragazza gli diede uno schiaffo sul braccio. "Non per forza" rispose e posò lo sguardo su Edward. "Però, Cedric, scusa Edward ci spieghi come hai fatto a sopravvivere?" chiese George. "Quando dopo il torneo sono stato portato nella camera ardente, c'era Carlisle che aveva preso per un periodo di tempo lì il lavoro. Tutti pensavano che mi avessero colpito con la maledizione mortale, ma non fu così. Ero stato colpito da un maleficio antico, Carlisle ha voluto tentare di salvarmi la vita e ci é riuscito. Subito dopo il finto funerale, prima che potessero calare la bara nel terreno, ero uscito da essa e mi ero nascosto, con la bara chiusa non potevano capire che dentro non c'ero. Poi sono andato via con Carlisle che mi ha adottato e vivo con loro da quel momento." spiegò ai tre che seguivano il racconto interessati.
"Wow" commentò Fred. "Già wow, e voi come mai qui? Vi siete diplomati?" "Ecco, in realtà siamo stati espulsi prima degli esami, abbiamo aperto un negozio di scherzi, che momentaneamente é chiuso a causa degli attacchi dei mangiamorte." spiegò George. "Espulsi?" chiese e i due gli raccontarono della professoressa Umbridge e il perché erano stati espulsi. "Non ci credo che il preside ha permesso ad una stronza del genere di insegnare lì." "Aveva le mani legate, dopo il ritorno di Voldemort nessuno credeva a Harry o Silente, pensavano che volessero mettersi in mostra e il ministro la mandò per spiare il preside. E' stato un anno difficile per tutti quanti." rispose Fred e guardò la ragazza che aveva chinato il capo. "Le é successo qualcosa?" chiese preoccupato. I due gemelli annuirono. "Ma deve dirtelo lei se vuole, noi ora andiamo." e i due gemelli salutarono la ragazza e il ragazzo, andando poi via. Edward si sedette accanto e la guardò. "Cosa ti é successo" chiese a bassa voce, incerto di porre la domanda.
"Nulla." rispose scontrosa e allontanandosi di poco, ma Edward la fermò e la strinse in un forte abbraccio. "Non serve che tu me lo dica, ma non allontanarmi, per favore" disse e la ragazza annuì stringendosi a sua volta. Non sarebbe stato male riprovarci, si diceva mentre si lasciava coccolare. "Sono stata rapita dai mangiamorte...una sera" disse mentre Edward la coccolava. "Ti hanno fatto del male?" "Tanto, ma per ora riesco a dirti solo quello" e il ragazzo non andò oltre. Finalmente venne dimessa dall'ospedale e poté tornare a casa, ma Edward insistette di volerla a casa sua, così fece il ricovero dall'ospedale a casa di Edward. Il soggiorno lì fu una pacchia, tranne i momenti in cui restava sola con il ragazzo, lì l'imbarazzo prendeva il sopravvento e finiva di fare la figura dell'idiota. I gemelli, erano tornati alla Tana, lì c'era più bisogno di loro che da lei, così si fece promettere che sarebbero tornati e che sarebbero stati al sicuro.
"Eppure, ero convinta che piacessi ad uno dei due gemelli" disse Rosalie una sera mentre stavano tutti seduti in salotto. Mia si strozzò con il tè e vide tutti ridere. "Ma Rosalie, cosa dici" disse una volta che si era ripresa. "Andiamo, un po' gli piacevi, non mi sbaglio mai su quel campo." disse la bionda e Mia guardò Edward, che aveva evitato di ascoltare il discorso. "Forse potrebbe piacermi qualcuno dei due" disse volendo provocare il ragazzo, e ci riuscì. Tutti lo avevano capito e gli reggevano il gioco. "Quindi chi dei due?" chiese Emmett ridendo nel vedere il fratello che stringeva i pugni "Fred, é sempre stato il mio sogno erotico" rispose e vide Edward guardarla malissimo. "Non ce mai stato nulla?" si aggiunse Alice, e Mia rise "No, ma sospetto che Fred vorrebbe fare qualcosa con me, ma nulla di concreto. Almeno per ora" rispose e Edward perse la calma. La prese a mo' di sposa e la portò via dal salotto, verso la loro stanza. Chiuse la porta e la spinse sul letto. "Ora hai superato il limite" disse e la vide sorridere.
"Oh quindi ora diamo qualche segno, ti da fastidio che piaccio a Fred?" chiese alzandosi e mettendosi davanti al ragazzo. "Da morire. Tu sei mia" disse serio prima di bloccarle le mani e spingerla sul letto, dove gli cadde addosso. Mia soddisfatta della riuscita del piano, lo guardò negli occhi e si morse le labbra, gesto che fece scatenare qualcosa al ragazzo che mandò a quel paese il buonsenso e la baciò. Finalmente, disse Mia, ricambiando il bacio con la stessa foga. Il ragazzo, non avendo più paura di ferirla con la sua forza, le strappò la maglia e tornò a baciarla famelico. Mia ansimava il suo nome e cambiò le posizioni, ora era seduta sul suo bacino e strofinava il sedere sul membro coperto del ragazzo, che diventò, sempre se era possibile, ancora più duro. "Piccola, ti stai addentrando in un mondo che non so se saresti in grado di affrontare" la provocò e Mia rise. "Voglio vedere cosa sai fare" soffiò sulle sue labbra e tornò a baciarlo.
Scivolò con una mano verso la patta dei pantaloni e massaggiò il membro con essa, provocando al ragazzo dei piccoli ansimi. "Quindi...questo mondo...me lo mostri?" lo provocò nuovamente e Edward rise "Sei così impaziente, quasi mi passa la voglia" e finse di alzarsi, ma con una forza inaudita, Mia lo spinse sul letto e gli strappò la maglia andando poi a fare lo stesso con i pantaloni. "Wow" commentò il ragazzo, ma Mia era impaziente di sentirlo dentro. Edward la lasciò fare e ricambiò il favore strappandogli il pantalone e in seguito l'intimo. Ora la ragazza era nuda davanti a lui e poteva dire che gli era mancata quella visione. "Guardi o decidi di fare qualcosa?" chiese sorridendo Mia, e il ragazzo si chinò per baciarla, mentre la ragazza gli sfilava i boxer. "Una domanda...dobbiamo usare il preservativo?" chiese la ragazza e il ragazzo annuì "Si, tu sei metà umana e potresti procreare, nel mio mondo un vampiro non può avere figli" rispose mentre gli accarezzava il viso. "Quindi non possiamo fare nulla..." "Chi ti dice che sono sprovvisto?" e in un lampo prese un profilattico e tornò su di lei. "Dimenticavo che tu sei sempre così ordinato" e il resto fu solo pelle contro pelle, ansimi e baci poco casti.
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Magic Vampire.
Science FictionAnno millenovecentonovantasei, nel mondo magico Voldemort sta acquistando potere e seguaci, tutti aspettano il momento in cui il mostro attaccherà e si prenderà il dominio dell'intero mondo magico. Harry Potter, destinato a contrastare il mostro, pi...