Con la telecinesi lo spingo verso destra, concedendomi la possibilità di rialzarmi.
Shoto crea una lastra di ghiaccio nella mia direzione, ma riesco a fermarla prima dell'impatto. Contemporaneamente da vita ad un fascio di fiamme con l'altra mano.
Credevo non avesse il pieno controllo di entrambe parti.
Resisto a quell'attacco, ma percepisco i suoi colpi aumentare di potenza ogni secondo che passa.
Fondo i due elementi creando dell'acqua che utilizzo per creare una bolla intrappolandoci il ragazzo.
La mia brillante idea viene vaporizzata all'istante...letteralmente.
Il vapore si disperde per quella stanza infinita, lasciandomi perdere nel suo calore.
Perché i ricordi non hanno funzionato? Com'è possibile che non riesce a ricordarsi di me...non posso iniziare a dubitare di lui ora.
Scuoto la testa riprendendomi.
Sono cosciente che l'unico modo per perdere è lasciare che le emozioni prendano il sopravvento.
E in questo momento, la sconfitta non è una valida alternativa.
Il potere di Fujiwara è concentrato su di lui, sono un'illusa ad aver creduto che sarebbe stato così semplice.
Serve qualcos'altro.
Il mio flusso di pensieri viene interrotto da un colpo di Shoto che mi lascia stesa a terra.
Per qualche istante non vedo altro che buio e quando riprendo coscienza di ciò che è intorno a me, sento un freddo sulla mia pelle così gelido da scottare.
Sono bloccata in una lastra di ghiaccio e davanti i miei occhi c'è solo il suo palmo che sembra brillare di azzurro...pronto a colpirmi senza esitazione.
<Finiscila> sento pronunciare quelle parole dal dottore.
<Ho provato a dimenticarti!> esclamo abbassando il volto.
<Da quella sera nel bosco> inizio a spiegare
<Da quella sera decisi che tu ormai appartenevi al mio passato...che non avresti più avuto a che fare con me perché eri solo una fonte di sofferenza. Una parte di me sapeva che allontanandoti sarei riuscita a stare meglio. Chiunque intorno a me lo pensava>
Alzai lentamente il capo, cercando in quello sguardo spento la stessa scintilla che vidi la prima volta.
<Eppure guardami...non sono riuscita ad allontanarmi da te neanche per un istante. Mi sento ridicola e probabilmente lo sono.
Quando sono uscita con Awase, credevo lo facessi perché mi sentivo pronta a voltare pagina, chiudere quel capitolo mai iniziato con te. Era solo una stupida balla che mi mettevo in testa per autoconvincermi di stare bene.
La verità è che cercavo di evitarti per non risentire quei dannati sentimenti che incombono nella mia mente ogni volta che ti guardo negli occhi.
Per un istante mi illusi anche di esserci riuscita, di aver davvero chiuso quella porta. Eppure è in quel momento che l'hai spalancata>
<La cosa divertente> aggiunsi con una risata amara <è che non hai fatto nulla di speciale...sei riuscito a stravolgere tutto come se niente fosse e onestamente ti odio per questo.
Ti odio perché non sono riuscita a dimenticarti.
Ti odio perché sei venuto qui a rischiare la vita.
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stay
Fanfiction"mi guardo attorno e vedo quelle dannate pareti soffocanti finché la vista non diventa sempre più appannata e quel freddo bianco non diventa nient'altro che un oscuro e avvolgente nero..." ° ° ° Una stanza bianca in un edificio sconosciuto. Una voc...