Capitolo otto

811 29 5
                                    

William's Pov

Non capivo cosa stava succedendo.

L'unica cosa che sapevo però, era che non le avrei permesso di scappare via senza prima avermi detto cosa stava succedendo. Le corro dietro cercando di afferrale un polso, ma è troppo veloce, però io continuo a correre lo stesso; dove potrei correre se non da lei?

Lei appena sente i miei passi inizia a correre ancora più veloce. Sta ragazza potrebbe andare alle olimpiadi, peso velocemente sorridendo tra me e me.Ma poi torno subito serio; non ho tempo da perdere.

La vedo correre verso il corridoio e intrufolarsi dentro la " stanza dei libri", come dice la Mrs Blackstone. Entro e mi chiudo piano la porta dietro, cerco di fare il meno rumore possibile cercandola con la coda dell'occhio. Rimango immobile. Così allungo che a un certo punto mi inizia a dolere il colo, cosi appoggio la schiena e la nuca alla porta dietro di me. Chiudo gli occhi e mi rilasso, lasciandole il tempo che le ci vuole per calmarsi.

All'improviso un rumore mi fa sobbalzare.Spalanco gli occhi e vedo la tenda della finestra a parete dall'altra parte della stanza svolazzare; era fuggita in giardino. I signori Blackstone avevano un bellissimo giardino all'italiana, con due fontane e un laghetto pieno di pesciolini e piccole tartarughe di acqua dolce. Lo adoravo; sopratutto in primavera. Il giardino si colorava delle più belle tonalità cromatiche; diventando quasi un dipinto. Mentre tutto rinasceva, tornavano anche gli uccellini scappati via per l'inverno, regalando un bellissimo canto; che si poteva udire a tutte le ore.

Attraverso la finestra e corro verso gli alberi che formano una piccola isoletta di vegetazione cercando di scorgerla. Dopo un paio di attimi mi accorgo di avere il vestito attaccato al torace. Alzo la testa e sento goccioline di pioggia accarezzarmi la faccia e scendere sul collo, fin dentro il colletto della maglia. Penso subito che a Anastasia gli verrà un malanno se non rientra subito a cambiarsi e asciugarsi.

<< Anaaa!>>

Mentre urlo il suo nome vedo un ombra vicino al laghetto; mi avvicino con calma, finchè non la vedo interamente.

Si specchiava dentro l'acqua, attraverso la luce della luna; muovendola con la punta delle dita, insieme alla pioggia. Sembrava una dea.

I capelli rossi gli si erano attaccati al viso, dandoli un'aria da bambina; il viso reso pallido dalla luna sembra la più raffinata delle porcellane. Gli occhi resi più grandi dallo sguardo triste e abbattuto mentre le ciglia bionde, lunghe e folte, si erano unite fra lorro creando piccole mezze lune.

L'acqua le scorreva addosso, facendo aderire il vestito bagnato, sui fianchi e sul seno.

Continuo ad avvicinarmi scorgendo altri particolari che da lontano non avevo notato: non portava più le scarpe; che con un occhiata scorgo non molto lontano, mentre il trucco gli si era sbafato tutto sulle guance, quasi avesse pianto.

Dopo averla guardata furtivamente per almeno 5 minuti decido di farmi avanti, mi sentivo uno stalker. Preferivo essere invadente che uno stalker psicopatico.

<< Cosa c'e' che non va? ti ho offesa in qualche modo?>> sussurro , ma dubito che mi abbia sentito. Faccio per ripetere la domanda ma un fulmine squarcia il cielo, illuminandolo e spaccandolo a metà; il tutto seguito da un rumoroso boato che la fa tremare le piccole spalle bianche.

Lei si guarda intorno un pò spaventata; con quel perlustrare si accorge di me. Gli occhi che in precedenza erano traboccanti di malinconia si incendiano di rabbia. Non comprendo proprio la causa di tutta questa agitazione.

Lei mi guarda. << Cosa vuoi? Tornate dentro sennò ti sporcherai tutto l'abito elegante.>> poi mi guarda dentro agli occhi, sembra quasi che stesse cercando qualcosa, ma cosa?

<< Non ti preoccupare per me, io e il mio abito stiamo benissimo. Ora per piacere mi potresti spigare perchè sei tanto arrabbiata con me?>>

Il suo sguardo si incendia. << Vattene via!>> urla. <<NO! dimmi cosa sta succedendo!Non me ne andrò finchè non lo farai!>> urlo, questa volta io. Mi stavo infastidendo.

<< Vuoi saperlo davvero?>> dice mentre si rimette in piedi.

<< Si! Maledizione si!>> sono impaziente.

Lei mi si avvicina, finchè i nostri nasi si sfiorano e le nostre bocche non si trovano che a pochi centimetri di distanza.

Anastasia's Pov

Non c'è la facevo più! Il signorino voleva sapere? Bene avrebbe saputo!

<< E' tutta la vita!Tutta la vita che mi sacrifico per te!>> urlo, un pò impaurita e un pò sconvolta da quello che sto per confessarli. Il cuore batte velocissimo e le mani iniziano a tremare, mentre lui mi guarda sempre più preoccupato.

<< In che senso?>> chiede confuso.

<< Se ne sono accorti tutta tranne te! Ti amo da così tanto tempo che ormai i giorni, le settimane e i mesi sono troppi da contare! Ti ho amato a modo mio, mentre ero una bambina, appena ti avevo conosciuto! Ti ho amato da adolescente quando finalmente conoscevo la parola amare! Ti ho amato quando eri vicino e anche quando eri lontano a studiare...Ti amo da così tanto tempo che l'unica persona con cui mi vedevo invecchiare eri tu! Ti ho amato anche quando c'è stata Lucy,Marta,Eva,Lily e Scarlet! Non puoi nemmeno immaginare il dolore che mi lacerava il cuore e l'anima. Ho provato così tanto tempo a dimenticarmi di te che mi sono persa tutte le cose che una ragazza normale farebbe alla mia età e non riusciresti a capire quanto ti odi per questo! Ti ho odiato e ti odio così tanto, che involontariamente ho iniziato a odiare anche me stessa perchè non riuscivo a smettere di pensarti!>> dico mentre la mia voce si abbassa fino a diventare un sussurro.

Le mie membra non riescono a contenere tutta l'emozione ed in quel momento inizio a piangere. Un pianto liberatorio che mi fa sobbalzare le spalle e fremere il cuore. Finchè il mondo intorno a me si fa sfocato. Abbasso la testa e guardo il terreno, tremoalnte per via delle lacrime aspettando che lui vada via o che mi respinga, dandomi qualche insulsa giustificazione.

Ma non avrei mai sospettato che il tutto si sarebbe evoluto in quel modo...

Nero inchiostro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora