Cap 8

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*I MESI PASSANO. E TUTTO CAMBIANO. EUDORO TORNA A TROIA PER ASPETTARE ACHILLE CHE SI SVEGLI DAL SUO STATO DI LIMBO.
BRISEIDE ORA SA TUTTO. È CONTENTA, PERCHÉ SA CHE IL SUO GRANDE AMORE VERRÀ A RIPRENDERLA, UN GIORNO O L'ALTRO.
ALL'INIZIO NON POTEVA CREDERCI. E COME SI FA A DARLE TORTO?
COME SI FA A CREDERE AD UN QUALCOSA DEL GENERE?
LEI SI FIDA DI EUDORO, SI È AGGRAPPATA ALLA SUA STORIA COME FA UNA BAMBINA E LUI LE HA PROMESSO CHE NON APPENA ACHILLE TORNERÀ LA VERRANNO A PRENDERE, MA INTANTO PER FAR SI CHE NON LE SUCCEDA NULLA NÈ A LEI NÈ AL BAMBINO, PISANDRO È RIMASTO CON LEI FACENDO FINTA DI ESSERE UN SOLDATO TROIANO*

Pov Briseide
"AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH" Urlo. Sto per dare al mondo mio figlio.
Andromaca mi aveva accennato che sarebbe stato doloroso, ma non credevo lo fosse fino a questo punto.
Urlo ancora una volta e spingo più forte che posso. Le due donne che sono davanti a me, cercano di darmi indicazioni ma neanche le sento.
Il dolore è lacerante.
Sono tutta sudata e ho paura. Ho paura di non potercela fare.
Ho paura che il mio bambino non possa farcela. Ho paura perché, se dovesse andare male, deluderò Achille.
Ma con un'altra spinta sento un pianto di un bambino. Finalmente.
"Briseide sei stata bravissima. È una bambina bellissima!"
"Bambina?" la guardo ancora con occhi pieni di lacrime. Ma sono lacrime di felicità.
"Sì Briseide, è una bambina ed è bellissima! Guarda" ma ormai non vedo più niente.
Quando mi sveglio sono da sola nella mia tenda. Cerco di capire cosa sia successo girandomi con la testa.
Ho delle immagini sfocate nella mia testa. Mi sento leggera. Tocco la mia pancia.
Oddio, la mia bambina. Mi guardo intorno ma non riesco a vederla. Mi alzo a fatica perché mi gira la testa. Ma non mi importa. Ora la cosa più importante è lei.
Esco dalla tenda. La cerco. La cerco ovunque. Ogni persona che incontro mi sembra estranea.
Ho paura che mio cugino le abbia fatto qualcosa. Mi viene in mente solo il peggio.
Quando incontro Andromaca capisco che i miei sospetti erano veri. Era vicino a una donna che non avevo mai visto, che stava allattando mia figlia.
"Briseide, ti sei svegliata? Finalmente! Ho affidato la bambina a una balia che la sta allattando. Così tu hai tutto il tempo per riprenderti." Ora non rispondo di me. Sono troppo arrabbiata.
"No. Lei è mia figlia. La voglio allattare io!"
"Ma Briseide, sei ancora troppo debole non ce la farai mai."
"Non sono affari tuoi Andromaca!" Strappo via la mia bambina tra le mani di quella donna. È così piccola. Inizialmente piange ma poi si tranquillizza nel momento in cui inizio a camminare.
Ritorno nella tenda e inizio ad allattarla.
È un momento magico.
La guardo meglio.
È bellissima!
In molti tratti mi ricorda Achille. Ha gli occhi azzurri e i capelli biondi. Due manine bellissime che si appoggiano sul mio seno delicatamente. Ne prendo una e la porto sulle labbra. È così delicata che ho paura di stringerla troppo forte che si rompa... Che si frantumi tra le mie braccia.
È semplicemente bellissima.
La bambina dell'amore.

Intanto a Troia...
Pov Eudoro
Siamo tornati a Troia.
Con Pisandro accanto a Briseide sono più tranquillo. Almeno il principe troiano può agire il meno possibile.
E stavamo nel grande salone ormai distrutto dalle fiamme spente. Tutto lì puzzava di fumo.
Era il nostro punto di ritrovo. Perché non abbiamo trovato di meglio e non abbiamo trovato un posto sicuro per proteggere il corpo di Achille dalla pioggia e dal vento. Il suo corpo infatti era lì.
Immobile. Intatto. Freddo.
A volte non ci credo neanche io che ritornerà. Perdo la fiducia per poi riprenderla un attimo dopo. Non ha mai deluso nessuno perché dovrebbe iniziare proprio adesso?
"Eudoro, come è andata la spedizione? Perché Pisandro non è con voi?"
"Ulisse. È andato tutto come previsto ora dobbiamo solo aspettare..."
"Sì ma quanto dovremmo aspettare? Io devo tornare a Itaca. Mia moglie è mio figlio mi stanno aspettando. È già da troppo tempo che manco. Io sono sta..."un rumore lo fa smettere di parlare.
Una nuvola nera avvolge il corpo di Achille.
"Sta tornando!"

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