𝟏𝟎 • Sheryl, Dopo

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❝ 𝐒 𝐎 𝐍 𝐆 : ʜᴇᴀʟɪɴɢ - ꜰʟᴇᴛᴄʜᴇʀ ❞

❝ 𝐒 𝐎 𝐍 𝐆 : ʜᴇᴀʟɪɴɢ - ꜰʟᴇᴛᴄʜᴇʀ ❞

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05 Dicembre 2017

Faccio fatica a riconoscerlo, in mezzo a tutta quella gente. E di sicuro ne farà pure lui. Sono passati parecchi anni dall'ultima volta che ci siamo incontrati. Tiro fuori il telefono, e compongo il suo numero, ma appena alzo lo sguardo dallo schermo, lo vedo davanti a me sorridente. A quanto pare lui non ha fatto poi così tanta fatica a riconoscermi. In effetti, nemmeno lui è cambiato molto. Porta ancora quei suoi fantastici pullover che lo fanno diventare più vecchio di ciò che realmente è, e i capelli ricoperti da quantità industriali di gel. Non posso negare che comunque sia diventato un bell'uomo, alto, robusto, se non fosse per quella gelatina viscida tra i capelli. Credo abbia anche iniziato a fare palestra. Immagino i pensieri sporchi che avrà fatto Alexis quando l'ha visto, anche se so che non è il suo tipo. Fortunatamente. Mi mancherebbe solo vederlo tutti i giorni, dentro casa della mia migliore amica. 

«Sheryl! Che bello vederti, dopo tutti questi anni.» mi stringe in un abbraccio caloroso, che faccio fatica a ricambiare. E' così strano avere un contatto, dopo tanto tempo, così riavvicinato con un uomo, che non sia Ian. E Alan, ovviamente. Mi irrigidisco, e forse anche lui se n'è accorto.

«Ciao Michael.» Mi accorgo solo in quel momento di quanto si sia vestito elegante per l'occasione. Forse un po' troppo elegante. O forse sono io che mi sono vestita in modo sbagliato, e risulto fuori luogo. 

«Quanti anni saranno passati dall'ultima volta che ci siamo visti?» 

La mia risposta non tarda un secondo ad arrivare. «Quindici. Quindici anni.» affermo.

«Cavolo... quindici anni, sembra ieri... Quando ti ho visto la prima volta a scuola. Eppure, nonostante i quindici anni, non sei cambiata di una virgola. Sei rimasta sempre la stessa...Sheryl. La ragazza più bella dell'istituto.» Ho soltanto avuto una gravidanza, e partorito un figlio stupendo, senza un padre. Che starà chissà in quale parte del mondo, a realizzare il suo sogno, ignaro di avere un figlio. E tu, tutto ciò ovviamente non puoi nemmeno immaginarlo, o almeno spero. Chissà cosa gli avrà detto Alexis. Forse sa già tutto, ma non è da lei raccontare la mia vita, e tutto il mio passato a persone estranee come lui. Comunque no Michael, non è cambiato assolutamente nulla in questi quindici anni. Sono rimasta sempre la stessa Sheryl.

«Entriamo?» dico, cambiando frettolosamente discorso. Non vedo già l'ora di ritornare a casa, e non siamo nemmeno entrati nel ristorante. Sarà una lunga serata. Una tortura, sarebbe meglio dire. 

Sembra averlo notato dal mio tono, non obietta, e mi fa cenno di seguirlo all'interno.

Un cameriere, all'entrata del ristorante ci accoglie e ci chiede se abbiamo prenotato un tavolo. Michael, con molta nonchalance gli risponde: «Si, per me e la signorina.» Si gira, mi fa l'occhiolino, cercando invano di flirtare come quando eravamo ragazzini. Ricambio con un sorriso forzato. Ho molta paura che Michael stia già correndo. Non so cosa si aspetta da questa serata, ma non ho voglia di dargli un'idea sbagliata. Non sono qui in cerca di nuove relazioni, sto bene così, da sola. Spero che mi stia semplicemente prendendo un po' in giro, giusto per alleggerire la situazione e renderla meno imbarazzante.

It will come back | Ian Somerhalder [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora