Canzone ispiratrice: Speechless - Morning Parade
11 Ottobre 1999
«Non sei mai stata toccata da nessuno.» dal suo tono capisco che non è una domanda, ma un affermazione. Sento i suoi occhi sul mio corpo. Mi rivolge lo sguardo. Si morde il labbro inferiore. Sta provando ogni singola sensazione che sto provando io in questo preciso momento? Involontariamente, sento per un attimo la sua mano sul mio reggiseno nero. Ma è solo un secondo, forse l'ho solo immaginato. Ian mi avvicina a lui. Riesco a sentire il suo petto bagnato a contatto con il mio. Non so a che punto andrà a finire questa cosa. Sento le sue mani sott'acqua prendere le mie cosce e metterle intorno alla sua vita. Mi aiuto mettendo le braccia intorno al suo collo, le sue mani si appoggiano sulla mia vita. Lentamente si avvicina a me, inizia a baciarmi il collo, fino alla spalla. L'acqua adesso ci arriva fino alla pancia, ci siamo allontanati parecchio dalla spiaggia. Ma non ho paura, se sono accanto a lui. Voglio toccare i suoi capelli bagnati. Ascolto la voce dentro la mia testa, e infilo le mani nei suoi capelli.
«Non capisco come la gente non si sia accorto del tuo corpo. Mi manda fuori di testa.» lo sento dire mentre posa la testa sulla mia. Mi bacia il naso, dolcemente. Un gesto semplice. Chiudo gli occhi a quella sensazione strana, mai provata. Scendo dalla presa, e mi trovo in piedi davanti a lui. Ma quando sembra andar per il meglio, la magia si spezza. In inganno, mi prende alla vita e mi butta in acqua. Quando riesco ad alzarmi, lo fulmino con gli occhi. Non me lo sarei mai aspettato da lui. Mi ero trovata beata tra le sue braccia, fino a cinque secondi fa.
«Allora fai sul serio!» gli schizzo dell'acqua e lui si gira per schivarmi. Essendo più debole, mi spinge e casco con facilità in acqua, ma scivola anche lui, e casca sopra di me. Riesco a intravedere il suo sorriso sott'acqua. Esce dall'acqua e mi aiuta ad alzarmi. Si piega, e mi prende in braccio. Chiudo gli occhi. Sta camminando, mi sta portando in riva. Quando arriviamo, mi fa scendere. Non riesco a smettere di ridere.
«Tu sei pazzo.» dico. Prendo i miei vestiti sopra i suoi, e mi rivesto. Dovrei prima asciugarmi, almeno il reggiseno, bagnerei la maglietta, ma non mi importa. Ian, prende i suoi vestiti, sporchi di sabbia. Prende il pantaloncino e lo sbatte contro la coscia, per levare la sabbia. Fa lo stesso con la maglietta. Appena se la infila, si appiccica al suo corpo bagnato.
«Mi ci fai diventare.» Rimango stizzita a quelle parole. Gli piaccio davvero a questo ragazzo? O mi sta prendendo soltanto per i fondelli? Sembra serio. Dopo questi due anni di silenzio, finalmente posso avere per me il ragazzo che ho sempre sognato? Quando siamo rivestiti ci dirigiamo alle nostre stanze. Appena arriviamo ai bungalow, penso che sia tutto finito, io ritornerò da Adrianne, ad ascoltare i suoi drammi, e lui ritornerà nel suo mondo. Forse leggerà per l'ennesima volta Cent'anni di solitudine. Lui si ferma di colpo, si avvicina a me e mi sussurra all'orecchio.
«Vieni da me.» Non potrei, ho paura di ciò che può succedere. Gli prendo le mani, e le stringo. Adoro le mani delle persone. È la prima cosa che guardo. Lui mi attira a sé. Fortunatamente, non c'è nessuno fuori. Non voglio render ancora, la nostra relazione pubblica. Ma siamo una coppia? No, non lo siamo. Mi sto soltanto immaginando tutto.
«Non c'è il tuo compagno di stanza?» Me ne esco con questa scusa per non andare da lui. Lui mi sistema una ciocca di capelli bagnati dietro all'orecchio. Vorrei passare altro tempo in sua presenza, ma non in camera sua.
«In questo momento sta in un altra stanza. Non ci disturberà nessuno.» Lo guardo impaurita, ma finisco per essere trascinata dentro la sua stanza. Mi ha dimostrato di essere un bravo ragazzo. Non mi stuprerà, o almeno spero sia così. Quando entriamo rimango a guardare il letto ordinato, le valigie pronte per partire a terra. È tutto in ordine. Lui chiude a chiave, che posa poi su un tavolino. Si siede sul letto matrimoniale che divide con il compagno, faccio la stessa cosa. È molto morbido, rispetto a quello dove ho dormito in questi giorni.
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It will come back | Ian Somerhalder [IN REVISIONE]
FanfictionSono passati quindici anni dal giorno in cui Sheryl Belt ha partorito suo figlio Mason, quando era ancora una giovane ragazza sbarazzina e amata da tutti. Sheryl, nonostante il vero padre di suo figlio non sia mai stato presente, ha continuato a co...