Canzone ispiratrice: Gone - Olivia Broadfield
04 Dicembre 2017
Poso le mani sulla pancia, pensando a quella promessa che ci eravamo fatti io e Ian quindici anni prima. Avremmo voluto un figlio, insieme. Un piccolo Somerhalder, o una piccola Belt. Una promessa portata avanti - non per scelta - soltanto da me. Chissà come sarebbe stato Ian, in veste di papà. Chissà come sarebbe stato più facile, con un uomo accanto. Penso a quando ero incinta di Mason, erano i mesi più belli e allo stesso tempo terribili per me. Portare avanti una gravidanza da sola, non è stato facile, per niente. Ian non c'era, e mia madre non voleva proprio saperne di aiutare sua figlia. A volte mi chiedo se riuscirà mai a mettere una pietra sopra, a tutto ciò che è successo. E se mai riuscirà a guardare negli occhi suo nipote, e a volergli bene, come una vera nonna. La cosa che mi dispiace di più, è proprio questa. Mi piacerebbe che mia madre riuscisse a fare la nonna con Mason. Sarebbe davvero contento, sapere di avere accanto una persona che gli vuole bene, oltre a me. Ma non ci riesce. L'odio che ha per me, si è automaticamente trasmesso anche a Mason, da subito, alla sua nascita.
Quando rientro in casa, sono già le 15:30. Avevo approfittato della bella giornata per passeggiare con Alexis. Siamo andati a piedi ai giardini vicini, e abbiamo proseguito. Ritornando a piedi alle nostre rispettive case. Durante la camminata, ha parlato solo e soltanto Alexis, di tutti i suoi problemi: con l'ex marito, e il cibo. Ha iniziato mangiare per disperazione da quando ha divorziato. Mangia senza sosta, ha preso quasi dieci chili da quando è entrata in questa sua depressione post-divorzio. Poi lei non è una che fa molto movimento, quindi non brucia niente. La sua vita gira tra il fumare e il mangiare. Fuma e mangia, in continuazione. Per il resto, non abbiamo parlato di nient'altro. Ormai, la mia vita è diventata noiosa e monotona. Non c'è mai un evento che riesca a renderla particolarmente divertente e speciale. Pure le mie amiche si sono stancate di sentire sempre le stesse cose: «Mason sta bene.», «Non ho bisogno di nessun uomo.», «Mason ha chiesto di suo padre. Di nuovo.», «Mason vuole che io sia felice.» Gira sempre sullo stesso argomento. Il papà, o comunque, Mason. E' un argomento di cui non voglio mai parlare, ma puntualmente mi ci ritrovo dentro. È un caso chiuso. O almeno, dovrebbe esserlo ormai.
Durante il tragitto per casa, Mason mi ha chiamato. Era appena uscito di scuola, e aveva preparato il pranzo. Io gli ho detto che per quella volta passavo. Ancora. Mi era passato l'appetito. Non mangio più come una volta. A volte salto la prima colazione, o il pranzo. Di solito ceno solo con un'insalata, o con un piatto di pasta. Da ragazza avevo problemi con l'alimentazione, adesso non sento nemmeno più il bisogno di mangiare. Sono andata anche dalla dottoressa Hilary, la donna che mi è stata accanto durante il parto, mi ha soltanto detto che è un effetto della depressione, dello stress, peccato che io non sia né depressa né stressata. Ho tutto ciò che ho voglio dalla mia vita. Per quale motivo dovrei esserlo?
Sto ancora pensando a cosa e a come rispondere a Michael. Forse dovrei rinunciare, non sono pronta a cambiare pagina. Non l'ho mai cambiata. Non ci sono mai riuscita. È una lotta continua. Michael sarebbe un enorme passo avanti. Ma è complicato dimenticare il passato e andare avanti. Può essere anche d'aiuto. Diventerà un ottimo padre per Mason, ne sono certa. Mason sarà felice, avrà un uomo con cui condividere e parlare di cose "da uomo". Ma se si stancasse di Michael? Lui è sempre stato molto intelligente. Mason vuole qualcuno con cui divertirsi, e non qualcuno con cui studiare. Ma perché sto pensando a questo? Perché dovrebbe essere il padre di Mason? Probabilmente Mason non ne vuole nemmeno sapere, e magari nemmeno Michael stesso. Se accetto l'invito, conoscerò meglio l'uomo che mi ha corteggiato per cinque anni di fila, lo renderò contento, almeno una volta dopo tutti questi anni. Se rinuncio, mi odierà per il resto della vita? Non potrei mai perdonarmelo. Devo solo tentare, non devo per forza starci insieme e continuare ad uscirci.
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It will come back | Ian Somerhalder [IN REVISIONE]
FanfictionSono passati quindici anni dal giorno in cui Sheryl Belt ha partorito suo figlio Mason, quando era ancora una giovane ragazza sbarazzina e amata da tutti. Sheryl, nonostante il vero padre di suo figlio non sia mai stato presente, ha continuato a co...