𝟏𝟒 • Sheryl, Prima

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❝ 𝐒 𝐎 𝐍 𝐆 : ᴊᴇᴀʟᴏᴜꜱ - ɴɪᴄᴋ ᴊᴏɴᴀꜱ ❞

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18 Ottobre 1999

È lui.

Ian.

Si passa la mano tra i capelli, mentre finisce la sua sigaretta. Non ho mai desiderato così tanto essere una sigaretta in tutta la mia vita. Per essere lì, adagiata sulle sue labbra morbide. L'ho visto poche volte fumare, sa che mi da fastidio e per questo motivo evita di farlo in mia presenza. Però non posso nascondere che con quella sigaretta in bocca è proprio eccitante. I capelli sono leggermente umidi. Probabilmente ha fatto la doccia, prima di venire qui da me, e non li ha asciugati bene. Devo dire che non mi dispiace questa visione. Mi ricorda la mattina dopo la nostra prima volta, in Italia.

Mi alzo di scatto, provando a non cadere goffamente dalle scale.

«Salve! A cosa devo la sua piacevolissima visita?» cinguetta Alexis poggiando, sognante, la testa contro la porta. Lui abbassa la testa, divertito, cercando di spegnere il mozzicone di sigaretta sotto la suola delle sue scarpe. Lui e Alexis non si conoscono ancora, ma la conosce tramite me e tutte le storie che gli ho raccontato. E anche perché mi vede sempre a scuola con lei. Scendo velocemente le scale, e raggiungo Alexis sull'uscio. Riesco a sentire i suoi occhi addosso a me. Una scarica di adrenalina attraversa tutto il mio corpo.

«Ehi!» Non mi aspettavo una sua visita oggi, perché era appunto la giornata mia e di Alexis, e poi qui, a casa di Alexis. Come cavolo ha fatto a sapere dove abita? Tutto ciò è molto strano, ma averlo qui davanti mi fa dimenticare di tutto quanto. Il perché è qui, e anche il come.

«Piccola...» sussurra. I suoi occhi scorrono veloci sul mio corpo, per poi posarsi sul mio volto.

«Ti ha chiamato piccola!!» fa lei girandosi verso di me, saltellando e battendo le mani come una rimbambita. Per un momento mi ero completamente dimenticata della sua presenza. Guardo prima lei, poi Ian, e sposto Alexis, per essere nella completa visuale del mio ragazzo.

«Che ci fai qui? Cioè...come hai fatto a-» Balbetto, squadrandolo dalla testa ai piedi. Come si possono avere pensieri casti su di lui? Con questi jeans un po' troppo piccoli per lui, che gli fa risaltare... 

Calma, respira Sheryl.

Non mi da il tempo di finire che risponde: «Mi avevi detto tu che saresti stata qui, perché avete un giorno a settimana fisso dedicato a voi due.» Si sposta leggermente, lanciando uno sguardo alla mia amica. Mi giro, e la vedo imbambolata dietro di me a fissare il mio ragazzo. Ci manca poco che le compaiano pure gli occhi a cuoricino. La bava tanto già c'è. Che scema.

«Alexis!» le urlo, svegliandola da quello che sicuramente sarà un bellissimo sogno erotico che vede come protagonisti sia lei che il mio ragazzo.

«Scusa scusa! Lo so, ma quando mi ricapiterà più di vedere sulla porta di casa mia Ian Somerhalder?» lo indica. La fulmino e lei risponde sbuffando. «Ok ho capito ho capito, piccioncini miei. Me ne vado!» si gira scocciata, diretta verso le scale, per lasciare finalmente me e Ian da soli. Ma si blocca di colpo. «Ah! Ciao Ian!» fa, salutandolo con la manina, manco fosse una bimba di dieci anni. Spalanco gli occhi, e lei spaventata se ne ritorna in camera sua. Ma che mi tocca vedere...

It will come back | Ian Somerhalder [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora