❝ 𝐒 𝐎 𝐍 𝐆 : ɪ ᴡᴀɴɴᴀ ʙᴇ ʏᴏᴜʀ ꜱʟᴀᴠᴇ - ᴍᴀɴᴇꜱᴋɪɴ ❞
06 Dicembre 2017
Il tempo scorre lentamente, soprattutto durante una lezione di economia. Non l'ho mai sopportata, e mai la sopporterò. In realtà, non ho ancora capito il senso di questa materia, e nemmeno il senso di studiarla. Specialmente per uno come me, che sa già cosa vuole fare da grande, e di certo non economia.
Ho sedici anni, ma ho già chiaro nella mia testa come voglio passare il resto della mia vita, cosa voglio nel mio futuro. Guardo l'orologio che ho sul polso. Ancora altri venti minuti, e sarò fuori da quest'inferno di scuola. Alzo gli occhi al cielo, e sbuffando guardo alla mia destra, fuori dalla finestra. La prima cosa che noto è la macchina di mia madre, parcheggiata a qualche metro dall'entrata della scuola. La vedo, dentro la macchina, che guarda davanti a lei, mentre si massaggia i polpastrelli. E quando fa così, significa che è nervosa. Lo fa sempre, in particolare quando si trova davanti a situazioni difficili, o perché pensa a papà. Ma questa volta sono sicuro che lo stia facendo per lui. Non avrebbe motivo di essere nervosa. Si ferma improvvisamente per seguire con gli occhi una coppia di fidanzatini, uscire da un negozio qui accanto. Li ammira, e guarda ogni loro singolo gesto, anche da quello più stupido e banale, come le loro mani che si sfiorano, e si intrecciano, o gli insignificanti sorrisi stampati sui loro volti. Tutto così mediocre, ma per mia madre, è molto di più di due semplici innamorati che passeggiano per la strada. Perché so, che vorrebbe averlo anche lei. Vorrebbe essere felice, accanto a qualcuno, innamorarsi, come fosse la prima volta. Anche se so benissimo, che non vuole uno qualunque, non vuole innamorarsi di nuovo. Al suo fianco, vuole e vorrà sempre il suo primo e unico grande amore.
Papà.
Farebbe di tutto, qualsiasi cosa, e credetemi quando vi dico che smetterebbe persino di lavorare, soltanto per riaverlo accanto. Ma anche lei è a conoscenza che tutto ciò non accadrà mai. Non lo rivedrà mai più. Ogni volta che glielo ricordo, vedo quella tristezza struggente nei suoi occhi, perché non smette mai di sperarci in un suo ritorno. Non nascondo il fatto che mi piacerebbe conoscerlo, un giorno, o anche soltanto vederlo in foto, anche se mi piacerebbe di più farlo di persona, per capire meglio chi è realmente mio padre, l'uomo che ha rubato il cuore a mia madre. Se sapessi soltanto il suo nome e il suo cognome... Mi sarebbe piaciuto aiutare mia madre a cercarlo, così che si potessero mettere di nuovo in contatto, ma lei non me l'ha mai voluto dire, non ne vuole proprio sapere, come non mi ha mai voluto far vedere una sua foto. Non so quale sia il vero il motivo di questo suo comportamento, ma non voglio costringerla, avrà una ragione valida per farlo.
Mia madre abbassa lo sguardo, di sicuro ha visto in quella coppia lei e mio padre ai tempi del liceo, quando stavano insieme. Ho sempre provato ad immaginarmi il volto di mio padre, anche se tutto ciò che ho a disposizione è proprio lei: l'immaginazione. Me la immagino così mia madre, con un sorriso sincero stampato sulle labbra, tra le braccia del suo vero amore. Quanto vorrei poterla rivedere in quel modo, felice come i vecchi tempi, anche se sarà difficile. Non l'ho mai vista veramente felice, forse in qualche foto incorniciata a casa di nonna. Si, una. Una foto scattata subito dopo il parto. Lì si che era davvero felice, il giorno della mia nascita.
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It will come back | Ian Somerhalder [IN REVISIONE]
FanfictionSono passati quindici anni dal giorno in cui Sheryl Belt ha partorito suo figlio Mason, quando era ancora una giovane ragazza sbarazzina e amata da tutti. Sheryl, nonostante il vero padre di suo figlio non sia mai stato presente, ha continuato a co...