D: "io... sono il nulla, esisti, ma senza uno scopo, il nulla, sai di essere vivo, ma continui a chiederti il perché, respiri, il veleno ti riempie i polmoni e continui a chiederti cosa cazzo ci fai ancora in questo mondo di merda, eppure, tutti i giorni continui a svegliarti "

Dabi aveva preso il suo cuore in mano, mentre strinse a sé il corpo del minore, per evitare il più possibile il contatto visivo, non si era mai esposto con nessuno, eppure, adesso lo stava facendo, aveva trovato il coraggio di affrontare se stesso ed in quella situazione, per la rima volta, Dabi, riafferró la mano del piccolo Touya facendo conoscere a qualcuno il suo volto.
Shigaraki, dal canto suo, cercò di mettere a suo agio il corvino, infondo era stato lui a chiedergli di parlare di sé... Perché quella domanda? Semplicemente il più piccolo da sempre si chiedeva se qualcuno, come lui, si sentisse vuoto, se qualcuno avesse mai provato quel senso di impotenza che da sempre gli attanagliava lo stomaco.
Dopo la battaglia, quando scoprì l'identità di dabi, incominciò a chiedersi perché, lui che era figlio di eroi, fosse diventato un Villain, per anni shigaraki ha sognato un futuro del genere, eppure, col tempo dovette affrontare la realtà e capì ben presto che anche gli eroi, alla fine, erano solo apparenza, come tutto, come tutti, illusione, come l'affetto che ha ricevuto, utopia, come la speranza di trovare qualcuno che gli volesse bene per davvero.
Per questo quando il maggiore lo abbracciò nuovamente, non riuscì a rimanere fermo, quelle braccia nel giro di due giorni si erano legate al suo corpo come nessun altro si era preso il tempo di fare, per questo, shigaraki strinse le sue braccia dietro la schiena del corvino, completando quel gesto, così estraneo per entrambi, eppure, così indispensabile in quel momento.
da quanto tempo non abbracciava qualcuno?, shigaraki non ricordava nemmeno la sensazione, il calore che si provava, molte, troppe volte le sue mani si erano posate sulle persone, solo per far del male, per questo non appena le sua mani si congiusero, un brivido percorse tutta la sua schiena, era strano, ma stava bene.
A quel gesto così impacciato e scoordinato dabi sorrise trovando nell'altro la forza di andare avanti.
D: " sai, quando pensi al nulla senti l'oppressione stringerti lo stomaco, sai che c'è, sai che esiste, eppure, ne hai paura, senza capirne il motivo.
Ignorato da tutti, lui è sempre lì, a ricordarti che non importa cosa tu abbia intorno, non sarai mai abbastanza, corri, ma non importa che siano secondi, minuti o ore, non arriverai mai da nessuna parte, é inutile, per quanto ti impegni, non raggiungerai mai la fine...ecco cosa sono io, solo un essere insignificante, che non ha mai raggiunto uno scopo nella vita "
Una goccia di sangue rigava il volto del corvino che ormai aveva perso persino la possibilità di piangere, troppe lacrime aveva versato in passato e quello era il prezzo che era stato disposto a pagare pur di apparire forte, pur di raggiungere uno scopo che riempisse ciò che suo padre aveva distrutto.
Il minore sollevò leggermente il capo andando ad incorniciare il viso di dabi con le mani mentre con un dito raccoieva la goccia scarlatta.
S: "a-anch'io sono sempre s-stato nulla, an-ch'io... Sono sempr- stato solo un...un ombra, d-dabi, il... Il tuo scopo... N-non impor-ta, H-hai, t-rovato...me, io n-on ti abb-andoneró"
Shigaraki sentì il fiato mancargli, la gola gli bruciava, ma doveva dirglielo, voleva fargli capire che conosceva quel sentimento, sapeva il peso di quelle parole, il suo corpo ne era la prova.
In quei minuti entrambi i ragazzi si dimenticarono delle loro maschere, abbatterono i muri e lasciarono che Tenko e Touya si incontrassero per la prima volta.
Da soli non erano riusciti a salvarsi, ma forse insieme, potevano farcela.
Entrambi erano stanchi di dover continuare ad alimentare quel vortice di finzione, entrambi erano stanchi di sopprimere se stessi per qualcun'altro.
Così quando il maggiore avvicinò il suo viso alle labbra del più piccolo, quest'ultimo non si spostò, ma annulló definitivamente la poca distanza restante.

Dabi aveva bisogno di sentirlo, aveva bisogno di sapere, voleva in tutti i modi stringere quella mano, ma aveva bisogno di conferme, aveva bisogno di fatti

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Dabi aveva bisogno di sentirlo, aveva bisogno di sapere, voleva in tutti i modi stringere quella mano, ma aveva bisogno di conferme, aveva bisogno di fatti.
Le labbra si sfioravano delicatamente, in un modo talmente dolce, che entrambi rimasero stupiti nel sentire quel contatto, nessuno dei due si credeva capace di tale gentilezza, convinti di essere quello per cui la gente li aveva sempre categorizzati.
I cuori sembravano impazziti e quando si staccarono per un momento il loro sguardo si incroció, rivelando chiaramente la felicità di entrambi.
Un silenzio imbarazzante si susseguì a quell'avvenimento e shigaraki inizió a rendersi conto di quello che era appena successo, il panico iniziò ad impossessarsi del suo corpo e non sapendo come comportarsi decise di affondare il viso nel petto del maggiore, distogliendo lo sguardo, doveva trovare un modo per sdrammatizzare e doveva farlo in fretta, ma a nulla riusciva a pensare se non alla sensazione di calore che ancora sentiva sulle proprie labbra.
D: "scusa cucciolo, ma non ho saputo resistere, sembravi così appetitoso, mi era venuta una certa fame, magari possiamo continuare sotto la doccia"
Shigaraki tirò un sospiro di sollievo quando, ancora una volta, il corvino, capì quello di cui aveva bisogno, un sorriso si formò sul suo viso e di tutta risposta, gli morse il petto, scatenando una lieve protesta e una risata da parte di dabi.
D: "a quanto pare non sono l'unico a non riuscire ad aspettare"
S: "mmmm.... F-orse, m-ma anc-ora, f-a m-male"
D: " se volevi scopare non c'era bisogno di ridursi ad un colabrodo, potevi semplicemente chiedere"
Un ghigno sarcastico si formò sul volto di dabi, ma tramutó subito in un sorriso quando il minore gli diede l'ennesima conferma
S: "b-asta questo, non ci... Hai mai...l-asciato e anche adesso... Sei qui, con me, non andartene"

 Sei qui, con me, non andartene"

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