Il letto

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Mi stese sul letto e si spogliò a fianco a me. Con le dita ancora umide mi sfiorò le labbra e scese lungo il collo , poi giù verso i capezzoli turgidi e il seno morbido dopo il mio orgasmo. Stavo per toccarlo ma mi fece cenno di non muovermi. Scivolo' ancora nel centro del mio ventre fino ad insinuarsi nuovamente dentro di me sempre li' , fermo. " Ora parla . Dimmi perché sei qui? " Toglimi le dita e te lo dirò risposi" . " No, dovrai rispondermi mentre la tua testa viaggia a schemi mentali e il tuo corpo non mente". " Voglio semplicemente sentire il più possibile ciò che provate voi umani". Sorrise e uscì un po' ma non del tutto:".. e che ti manca di sentire? " Respirai e mi calmai :" Voglio capire cos'è quel sentimento che chiamate amore eterno e che vi fa' essere felici e positivi e di due vi fa' sentire uno. L'ho letto nei vostri libri stamattina. Credevo fosse solo sesso e invece è qualcos'altro che non credo di aver trovato. È come un orgasmo perpetuo ma stabile e in crescendo credo. E tu? Tu l' hai mai provato?" Tolse le dita del tutto e si fece serio. " Cerchi qualcosa o qualcuno in particolare?". " Io non lo so'. Tu ne hai avute tante di donne dai tuoi racconti , pensavo che in qualcuna lo avessi trovato e magari potevi farmi provare lo stesso". Si mise a ridere:" Si, sei strana, o forse lo siamo entrambi solo che io non lo voglio trovare. Vado a farmi una nuotata , buon riposo". Incendiarlo? No. Avrei potuto farlo analizzare dal mio laboratorio, anzi , meglio: L' avrei incendiato e poi fatto analizzare ai posteri. Si, stavo incazzata. Se tentavo di avvicinarmi troppo a lui , alla sua testa, se ne fuggiva a gambe levate. Un bagno voleva farsi con me nuda a disposizione. Bah! Lasciai che uscisse e mi coprii con il lenzuolo addormentandomi. Il mattino successo me lo ritrovai a fianco, nudo e a pancia sotto. Non vedevo il suo viso rivolto all' opposto mio ma il suo sedere si.. la sua schiena .. delle cicatrici e un tatuaggio sbiadito: Karen. Chi sarà mi domandai.. Stavo sfiorandoglielo quando si voltò verso di me. "Sapresti amare chi non ti ha scelto ed auguragli il meglio anche se sai che non sarà mai tua? Questo per me è amare. Amare è non pretendere nulla in cambio. Amare non è quella guerra a punteggio che fai tu. Amare può essere anche farti godere solo per il piacere di renderti felice ." Se credeva di avermi tolto la nebbia si sbagliava di grosso. C'erano state guerre e omicidi e suicidi in quei libri per amore di qualcuno/a. Lo baciai senza saperne il motivo e mi ricambiò. Si forse in qualche modo ci assomigliavamo, forse non avevamo mai davvero trovato uno specchio in cui rifletterci e non averne paura.

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