capitolo 8- confessioni

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apro leggermente gli occhi richiudendoli immediatamente quando si sono scontrati con la luce. appena si sono abituati guardo verso il peso sul mio petto. vedo il mio fidanzato che dorme beatamente. allungo la mano per prendere il telefono dal comodino di un legno chiaro. sono le 7:30; cazzo; matteo ha saltato l'allenamento?.. lo scuoto velocemente per farlo svegliare. lo vedo che spalanca gli occhi di scatto, appena prende conoscenza si avvicina a me impanicato :" bea che succede stai bene?" mi chiede proccupato, :" cazzo lo sapevo che non ci dovevamo mettere insieme, hai saltato l'llenamento per colpa mai, non ti volevo dist-" crco di dire ma mi interrompe subito con un bacio, ricambio immediatamente. :" piccola ti fai troppe paranoie, hai dormito tanto. son andato all'allenamento, quando sono tornato dormivi ancora quindi ho fatto una docciz e mi sono messo con te" mi spiega tranquillizzandomi. lo bacio. salgo a cavalcioni sulle sue gambe baciandolo. mi stacco per abbracciarlo e stringerlo forte a me. vado in bagno per farmi una doccia, comincio a sentire delle fitte allo stomaco; ad uun certo punto mentre tolgo l'intimo ne sento una talmente forte che strillo. matteo corre in bagno e io comincio a piangere. entra dalla porta così gli tiro la prima cosa che mi capita sotto mano, una spazzola, :" esci! " strillo, lui non mi ascolta si gira di spalle però per venirmi in contro, :" bea stai bene?" chiede preuccupato :" ma sei stupido? ovvio ce no coglione- gli strillo con rabbia- non volevo essere così odiosa scusa" dico piangendo, mi alzo e lo spingo fuori dalla stanza, sto per entrare in doccia ma vedo il mio intimo pieno di sangue, così lo metto a mollo nell'acqua, per poi entrare in doccia.
appena terminata la doccia mi asciugo, metto l'intimo preso prima di entrare nel box della doccia, mettendo un'assorbente per non sporcarmi. i metto il mio pigiamo ovvero un pantaloncino da calcio di fede e una maglietta di matteo, c'è sopra il suo odore. esco dal bagno della nostra camera. non trovo matteo. cazzo sicuramente gli avrò dato fasttidio, comincio a piangere. sento la porta aprirsi, mi alzo di scatto pennsando fosse matteo, è lorenzo così scoppio a piangere ancora una volta. mi corre vicino :" bea che è successo?, dov'è matteo?" mi chiede in panico. :" è tutta colpa mia, sono una merda,sigh, l'ho trattato malissimo, non sapevo di avere il ciclo. quando cel'ho sono instabile, in più mi faceva male la pancia. non l'ho più visto. l'ho fatto andare via, io mi faccio schifo, sono la fidanzata peggiore che gli potesse capitare. non lo merito neanche un po" dico strillando tra le lacrime, mi sono accasciata a terra. sento la porta sbattere :" lorenzo esci" dice calmo matteo con dette buste in mano, il mio amico esce lasciandoci soli, mi alzo e cado di nuovo sul pavimento :" scusami, sono stata una stronza" dico tra le lacrime, lui non dice nulla. si avvicina e mi prende in braccio, poggiandomi sul letto :" sei sono deficente" mi dice, così lo guardo come per dirgli che ha ragione :" tutte le cose che hai detto sono solo cazzate. tanto per cominciare non ti dovresti fare schifo, sei ellissima. poi semmai sono io a non meritare te, tu sei la fidanzata migliore che mi potesse capitare, non vuoi i miei soldi o la fama, mi fai capire che hai bisogno di me, ti piace matteo , non pessina. e poi- fa una pausa- non mi posso allontanare da te bea, sai perchè' " mi chiede e io scuoto la testa in modo negativo, s avvcina al mio orecchio :" perchè ti amo Beatrice Chiesa" mi sussurra, io sbarro gli occhi. era la prima volta che me l'ha detto. lo bacio di scatto. lui ricambia, mi prende in braccio facendomi sedere sopr di lu, chiede l'accesso alla mia bocca ,che io ovviamente non rifiuto, approfondendolo. scende sul collo baciandolo con passione :" matteo" cerco di fermarlo :" tranquilla non andrò oltre" dice soffiiando sul punto che ha baciato iin precedenza, per poi continuare a baciare il mio collo con passione. :" no matteo"" lo allontano e vedo i suoi occhi che emanano fastidio, :" cosa c'è?" chiede scocciato per averlo fermato :" ti amo anche io" dico con decisione guardandolo negli occhi. il sio sguardo cambia, mi bacia a stampo ,ma molto allungo, mentre si alza in piedi facendomi girare, sorrido abbracciandolo forte. mi sdraio sul letto incitandolo a fare lo stesso, ma lui sccuote la testa e si gira allontanandosi mentre io lo guardo confuso alzandomi a sedere. si avvicina alle buste per poi tirare fuori dei panini del mc, con i polletti, patatine e bibite. lo guardo innamorata. li poggia sul letto e io lo bacio :" ero uscito per questo" dice mentre io addento il panino. Non finisco il panino, divento improvvisamente triste, guardo la mia pancia. La spiando in dentro. Mi alzo e vado al bagno. Mi accascia per terra. Alzo la maglia e guardo per bene la pancia. Sono grassa. Non voglio ricadere nell'anoressia. Ma se stessi rigrassando? A distrarmi dai miei pensieri è Matteo che bussa alla porta :"tutto bene piccola?" Chiede il ragazzo dall'altra parte della porta, non rispondo, so che se lo facessi capirebbe che mento. Vedo la maniglia abbassarsi e la testa di Matteo affacciarsi, quando vede il mio corpo rannicchiata sul pavimento entra nel bagno. :" amore che succede?" Abbasso la testa, quel soprannome mi fa sciogliere, tocco leggermente la mia pancia. Mi alzo e gli afferro la mano trascinandosi in camera. Devo raccontargli almenoquesta  cosa. :" ti devo raccontare qualcosa del mio passato, insomma non voglio farti preoccupare- lo vedo annuire aspettando che parli in religioso silenzio- vedi io ho sempre amato vestirmi con vestiti larghi, questa cosa a quelli della mia scuola non piaceva, mi prendevano in giro, umiliata o e insultata o, ricevevo biglietti, scritte sui banchi o sul muro del bagno. Dicevano che ero grassa e per questo mi vestivo in quel modo. Ho passato un'anno e più di anoressia. Ora ne sono uscita ma certe volte ho ancora in mente quei pensieri. Mi sento in colpa a mangiare. Io-" mi interrompe poggiando una mano sul mio collo, facendomi sdraiare. Alza la mia maglietta fermandosi aplena sotto il seno. Si abbassa e comincia a baciare delicatamente la mia pancia, ogni singolo centimetro. :" io ti vedrei bellissima anche con 30 kg in più- bacia di nuovo la mia pancia- ma non li hai, sai magra e io ti amo per quelli che sei, non per il tuo fisico. Ti amo. Ti amo. Ti amo." conclude, mi alzo a sedere e così fa lui, lo bacio e salgo sulle sue gambe, prendo coragggio e approfondiscco il facio sentendo la presa sui miei fianchi farsi più stretta. :" amore, amore aspetta" dice fermandomi, lo guardo confusa :" lo so che ora ti senti come obbligata, come per ricompenzarmi, ma va bene così, aspettiamo, diamo tempo al tempo. io ti amo e non voglio che tutto finisca se avrò l'esigenza di sentirti mia,andrò oltre ,come puoi fare tu. ma non voglio che sia per una ricompenza, e in più hai il ciclo" conclude il mio ragazzo. lo guardo e lo bacio, sta volta un bacio più tranquillo. ci mettiamo sotto le coperte e io lo abbraccio. :" amore" lo richiamo :" mhh" chiede facendo un verso quando mi sono staccata :" domani devo comprare delle cose" dico vaga, così si gira :" che "cose" sentiamo" chiede incuriosito :" dell'intimo" dico diventando rossa vedendolo sorrridere a mo di sfottoi per il mio imbarazzo, così decido di infastidirlo :" si sai pensavo di andare con lorenzo per  chiedergli come mi stesse" dico tranquilla, sono una fantastica attrice. la sua espressione cambia, dventa improvvisamente serio, facendo sparire quel bellissimo sorriso dalla sua adorabile faccetta. :" con chi vorresti andare scusa " chiede infastidito :" con lorenzo, si insomma per chiedergli un parere di come mi sta addosso" dico riappoggiando la testa sul cuscino :" no, vengo io" dice stringendomi il fianco in modo possessivo :" ok" dico girandomi di spalle e allontndandomi on po per spegnere la luce, lo sento che si muove ma non capisco cosa sti facendo. dopo un po poggio la mano sulla parrte del suo letto sentendola vuota. accendo la lucina sul comodinae lo vedo per terra con il cuscino che prova a dormire :" si può sapere chee cavolo fai? non voglio dormire sola" dico affacciandomi dal letto :" vai da lorenzo scusa" dice nervoso :" ok" dico alzandomi dal letto. ovviamente non andrò da lorenzo, bensì faccio il giro del letto e mi metto di fronte a lui :" riformulo... voglio dormire con te stupido" dico sorridendo, lui non ricambia il sorriso, però mi stringe in un'abbarccio per poi dormire, così come faccio io.

rapita da un sorriso-matteo PessinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora