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Giorgio's pov

Suonai il campanello della mia vecchia dimora e ad aprirmi trovai una donna che non vedevo da molto tempo. Mia madre.
Sembrava avere la stessa espressione di quando mi aveva cacciato da casa e questa cosa non mi faceva sentire a mio agio. Quel posto da essere la mia casa e il mio punto di riferimento era diventato il mio peggiore incubo. Tornare là non era la stessa cosa di prima ormai. Ma decisi di farlo sperando che mia madre sia cambiata e mi voglia chiedere scusa.
Appena entrai mia madre non mi salutò e non mi disse nulla. L'atmosfera in quella casa era molto cupa e assillante, non era più la stessa, armoniosa e piena di allegria.
In piedi nella parte della stanza della cucina si trovava un'uomo che non conoscevo. Mi salii un brivido lungo la schiena a vedere quello sconosciuto fissarmi con uno sguardo glaciale e impassibile.

"che cosa dovevi dirmi mamma?" Le chiesi prendendo un pó di coraggio. In quella situazione avrei preferito starmene zitto ma dovevo capire perché mi avesse fatto venire fino a qui.

"niente, solo dirti di non chiamarmi più mamma e che non fai più parte di questa famiglia" Mi si spezzò il cuore. Speravo che con il tempo le cose si sarebbero aggiustate ma erano solo peggiorate.

"cosa?"

"non sei più mio figlio" Mi guardò con disgusto insieme all'uomo dietro di lei.

"MA MAMM-"

"COSA NON HAI CAPITO DI QUELLO CHE TI HO DETTO? OLTRE A ESSERE FROCIO SEI PURE STUPIDO ADESSO?" Mi urlò con tono cattivo e minaccioso.
Il mio cuore era a pezzi, non riuscivo a credere che mia madre mi stesse abbandonando così.
Dopo tutto quello che avevamo vissuto insieme.

"MA FAI SUL SERIO?!"

"SI, ORA VATTENE E NON FARTI PIÙ VEDERE SCHIFEZZA UMANA!" I miei occhi si fecero lucidi dopo quelle parole così cattive.

"ma-"

"RICOMINCERÒ DA CAPO LA MIA VITA CREANDOMI UNA NUOVA FAMIGLIA E EVITANDO ERRORI COME TE, ORA VATTENE!" Mi urlò di nuovo. Sembrava non volesse cambiare idea e qualsiasi cosa provavo a dirle la faceva arrabbiare ancora di più.
Non c'era nulla da fare ormai.
Si sarebbe creata una nuova famiglia insieme a quell'uomo, da quello che avevo capito era il suo nuovo ragazzo. Mia madre aveva divorziato quando avevo 13 anni e da lì l'ho sempre aiutata e sostenuta in tutto, avevamo un bellissimo rapporto e ora.. era tutto distrutto.. per colpa mia.
Ero da solo, non avevo più dei genitori.
Ero completamente a pezzi.
Perché cazzo mi aveva fatto venire a casa per umiliarmi?!
Una lacrima rigó il mio volto mentre scappavo da quella che un tempo era la mia casa, il luogo in cui mi sentivo bene e accettato mentre adesso era il mio incubo.
Tutti i ricordi passati la dentro erano come svaniti, così come il rapporto che avevo con mia madre.
Per fortuna Alex era sempre con me.. volevo troppo ricevere un suo abbraccio in quel momento.. ne avevo bisogno.
Alex era l'unica persona su cui potevo contare che mi era rimasta.

Amore su carta - Thebadnauts (WGF story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora