Di Nuovo Mio [YamiXHono]

Nove

X: "Signore dove lo mettiamo?"
Zero: "Sfilategli tutti i vestiti e lagatelo per bene sul letto.
Ricordate di non togliere il collare o siamo fritti."
X: "Va bene."

Lo metteno sul grande letto matrimoniale e cominciano a toglierli tutti gli indumenti, poi lo legano per bene.
La pulce d'ombra si nasconde tra i capelli per non farsi vedere.
Zero: "Potete uscire ora." Caccia via i suoi uomini e chiude la porta.
Zero: "Ma guarda un pò... Si è fatto un nuovo tatuaggio." Ammira l'enorme Shinigami sulla schiena.
Yami: "Che vuoi farmi? Stuprarmi?"
Zero: "Ooh! Sei sveglio." Tira fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca.
Zero: "Ci stavo pensando, prima devo vedere se mi va." Si siede su una sedia e sfila la maschera.
Per la prima volta, gli mostra il suo vero volto.

Yami: "Finalmente vedo la tua faccia di merda."
Zero: "Lo so che eri così eccitato nel vederla." Si porta la sigaretta in bocca.
Zero: "È stato mio padre a ridurmi così."
Yami: "Non me ne fotte un cazzo.
Anzi, doveva farti di peggio."
Zero gli scappa da ridere.
Zero: "Ma l'lho ucciso.
Se non sbaglio, anche tu hai ucciso i tuoi veri genitori.
Poi ti hanno rinchiuso in un orfanotrofio."
Yami: "Tu....bastardo!"
Zero: "Ti ho già detto che io conosco ogni cosa di te Yami." Continua a  fumare, avvicinandosi al letto.
Gli accarezza gli addominali, sottoliando i contorni.
Zero: "Ti ho già rivelato qual è il mio quirk?
Io posso vedere attraverso ogni cosa, quindi anche le persone.
Posso vedere i loro organi, cellule e basi sanguini.
Quindi anche i loro punti vitali.
È cosi che ho ammazzato mio padre, una pugnalata dritto al cuore.
Nel punto più letale." Sorride.
Zero: "Ho cercato di sistemare la mia faccia, ma i miei tessuti erano morti.
Quindi mi sono fatto una ragione e ho deciso di tenrmi un viso di merda.
Però con il tempo ho cominciato a manifestare un'ossessione.
Non riesco a vedere qualcuno con qualche impefezione.
Cosí è nata la mia ossessione per gli esperimenti umani.
Il mio obiettivo era, riuscire a creare l'uomo perfetto.
E tu, sei il mio miglior capolavoro." Gli alza il mento e lo ammira.
Zero: "Dovresti essermi grato.
Grazie a me, sei diventato cosi sexy."
Yami: "Io amavo il mio aspetto di prima.
Perché ho trovato la persona che mi trovava sexy, nonostante le mie imperfezioni."
Zero: "Stai parlando di quella puttana.
Lo sai, dopo la tua morte credo sia andato a letto con circa un centinaio di uomini.
Anche di più forse.
Ha cominciato a drogarsi e ha rischiato di suicidarsi un paio di volte.
È davvero instabile mentalmente.
Forse a causa del suo quirk che lo rende così fragile.
Se non sbaglio, ha deciso di continuare la sua vita con quel belloccio biondo.
Una persona del genere non è adatta a te Yami.
Tu meriti di meglio non credi?
Un uomo intelligente che ha tutto e che può darti tutto."
Yami: "Tu non puoi capire.
Hano è solo mio ed io sono suo.
Nulla al mando può separarmi da lui, io non solo lo amo.
Io sono follemente innamorato di lui.
Come tu sei ossessionato da sta stronzata della percezione.
La mia ossessione invece è Hono, non puoi capire fin dove posso arrivare per lui.
Se mi dicesse di buttarmi giù da un palazzo, lo farei senza pensarci due volte.
E anche lui, prova le mie stesse cose.
Perché io e Hono siamo anime legate dal diavolo.
Ovunque saremo, continueremo a cercarci, affamati uno dell'altro."
Zero: "Dici questo, solo perchè sei stato influenzato da quel ragazzo.
Non hai mai pensato, che forse non ti abbia giocato qualche brutto scherzo con la mente?
Che tutto ciò che provi è solo una illusione creata da lui?"
Yami: "Hono non è quel tipo di persona."
Zero: "E chi lo sa.
Nessuno può mai sapere cosa passa per la testa di una persona.
Eccetto lui ahahahaha!" Cerca di farlo confondere.
Yami: "Hono non è cosi!" Stringe i pugni.
Zero: "Se lo dici tu." Con un dito gli accarezza il pene.
Yami: "Mi diventa duro solo con lui."
Zero: "Che stronzate!
È una cosa scientifica, l'uomo ha un punto debole.
Basta trovarlo e subito.... Pfff!
Diventi duro come una roccia pronto a scopare il primo buco che trovi." Continua ad esplorare il suo membro, poi gli schiaccia un testicolo.
Yami ringhia.
Zero: "Oooh è questo? "
Comincia a segarlo con una mano, mentre con l'altra gioca con le palle.
Zero: "Stai diventando caldo, ti piace?" Sorride.
Yami: "Smettila bastardo..."
Zero: "Lo sai, sono geloso di Hono.
Non so come ho fatto a non ucciderlo.
Volevo sapere come essere scopati da te, ma non ha voluto dirmi nulla.
Con un cazzo così grosso, credo che si può provare un piacere indescrivibile."
Yami: "Se desideri tanto un cazzo, perché non ti prendi qualche giocattolo erotico.
Se non sbaglio sei anche circondato da uomini, poi avere tutti i cazzi che vuoi."
Zero: "Ma non il tuo.
Non hai ancora capito Yami, io voglio te." Vede il pene raddrizzarsi e diventare duro.
Zero: "Visto! Che ti avevo detto."
Yami: "Giuro che se mi libero...."
Zero gli tappa la bocca con la mano.
Zero: "Non mi farai nulla, perché sei così innocuo.
Mi basta una pallottola dritta qui..." Gli indica la testa.
Zero: "...è sei K.O
Però non voglio ucciderti Yami, sei troppo prezioso." Comincia a spogliarsi pure lui, poi s'inchina verso il comodino e prende uno specie di spray.
Zero: "Ora basta parlare.
Lascia che questo daddy si diverta pure lui." Lo spruzza contro il ragazzo.
Yami: "CHE CAZZO.... BASTARDO PAZZO!"
Zero: "Shhh..." Gli tira forte i capelli.
Zero: "Respira per bene." Gli bacia la guancia.
Zero: "Bravo, così.
Visto, come siamo calmi ora!" Ridacchia.
Rimette lo spary nel cassetto.
Yami: "Ho..." Sente la testa girare e gli occhi diventano pesanti.
Mentre i suoi ormoni sembrano impazzire di desiderio.
Zero: "Tranquillo, è un eccitante. "
Si avvicina al bellissimo corpo di Yami e sente bussare alla porta.
Zero: "Chi è?" Risponde un pò irritato.
X: "Signore, è apparsa una strana nube viola sopra il cielo."
Zero: "Nube viola?" Indossa i pantaloni e si affaccia alla finestra.
Zero: "Ma che cazzo?"
Yami comicia a ridere, sotto effetto dell'eccitante.
Yami: "Se è chi penso che sia.
Tutti voi siete morti.
Perché lui è conosciuto come il più grande ex boss dei villains.
Il demone che non perdona."