Undici

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Locale

Yakuza e Soh hanno raggiunto un locale qualsiasi, dove poter bere e sfogare il loro dolore e frustrazione.
Si appoggiano al banco ed ordinano un bicchiere dopo l'altro.
Yakuza: "In fondo l'ho sempre saputo.
Ma ci ho sperato fino alla fine, che scegliesse me.
Ho qualcosa che non va?"
Soh: "Lo sai che quei due sono fottutamente innamorati uno dell'altro.
Tu sei bellissimo Yakuza e perfetto, ma ti sei innamorato della persona sbagliata." Si accende una sigaretta.
Yakuza gliela ruba e si mette a fumare pure lui.
Soh sospira e ne accende un'altra.
Yakuza: "A te ti è mai capitato di innamorarti di qualcuno impossibile da conquistare?"
Soh gli lancia una lunga occhiata e gli risponde.
Soh: "Si. Ma purtroppo la persona che amo a sua volta, è follemente innamorato di un altro."
Yakuza: "Pure tu, che sfigati che siamo. Due stupidi masochisti."
Soh: "Già." Manda giù il bicchiere tutto d'un fiato, sperando che in qualche modo potesse diminuire un po' il dolore al petto.
Yakuza: "Chi era?"
Soh: "Se te lo dico, non cambierà nulla.
Anzi, peggioreranno solo le cose.
Io purtroppo, non sono bello come il ragazzo che ama."
Yakuza: "Non sei bello? Sei troppo sexy con quella aria tutta dark.
Pure quelle occhiaie, ti rendono affascinante.
Non dubitarne mai."
Soh: "Prima di risponderti, vorrei che rispondesti tu ad una mia domanda.
Con tutta onestà."
Yakuza si versa un altro bicchiere e gli lancia un occhiata, con i suoi occhi dorati ma leggermente lucidi.
Yakuza: "Vai, sputa il rospo."
Soh: "Andresti a letto con uno come me?"
Yakuza lo guarda dritto negli occhi e poi scende verso il basso, analizzando il suo bel corpo.
La sua mente ormai non è più lucida, ma... Soh è davvero un bellissimo ragazzo a parte il suo carattere freddo a volte.
Yakuza: "Si"
Soh si avvicina alle sue labbra.

Soh: "Ti andrebbe di scopare con me?" Grazie all'alcol trova il coraggio di chiederglielo.
Yakuza gli lancia una lunga occhiata.
Yakuza: "Lo sai cosa vuol dire?
Vuoi davvero rovinare un'amicizia così?"
Soh: "Hai ragione, fai finta che non abbia detto nulla." Beve altri bicchieri poi si alza, lasciando la sua parte di soldi sul banco.
Yakuza: "Soh, dove stai andando?"
Soh: "Torno a casa." Non lo guarda in faccia.
Yakuza: "Tienimi ancora compagnia." Lo afferra dal braccio.
Soh: "Non posso." Si libera dalla sua presa e con gli occhi offuscati dalle lacrime e anche dall'alcol esce dal locale.
Fuori lo accoglie un'aria gelida, della notte.

Il barista lancia un'occhiata a Yakuza.
X: "Sei proprio ottuso." Gli scappa da ridere, mentre versa da bere ad un altro cliente.
Yakuza: "Come scusi? Sta parlando a me?"
X: "Quel giovanotto e cotto di te, ma credo tu non abbia colto il messaggio."
Yakuza: "Ma di cosa sta parlando? Cosa ne può sapere lei?"
L'uomo inizia a ridere, una risata dolce.
X: "Figliolo, faccio questo lavoro da anni.
Ascolto problemi di vari tipi e ho imparato ad osservare le persone.
Accetta un consiglio da questo vecchio sconosciuto.
Impara a raccogliere i semi che trovi sotto ai tuoi passi. Solo così riuscirai a cogliere il più bel fiore."
Yakuza: "Che vuol dire?"
X: "Che a volte quello che cerchiamo è proprio sulla punta del nostro naso." Gli mostra l'accendino di Soh, che ha dimenticato.
Yakuza comincia a riflettere, nonostante sia sotto l'effetto dell'alcol.
Stranamente si sente più lucido.
Molti pezzi del puzzle cominciano a combaciare.
Prende l'accendino ed esce per raggiungerlo.

Soh controlla l'ora sul cellulare; 2 del mattino.
Non si è nemmeno accorto del tempo passato, quando è insieme a Yakuza gli sembra che tutto vada a rallentatore.
S'incammina verso la direzione di casa sua, barcollando leggermente.
Voleva bere per dimenticare, ma si è solo procurato un'altro dolore.
Infila la mano in tasca e tira fuori il suo pacchetto di sigarette, ne appoggia una fra le sue labbra e cerca l'accendino.
Soh: "Cazzo dove l'ho messo?"
Yakuza: "Cerchi questo?" Gli restituisce l'accendino.
Soh: "Grazie." Si accende la sigaretta.
Yakuza: "Soh, per caso la persona di cui ti sei innamorato sono io?"
Soh aspira a pieni polmoni il fumo e poi lo scaccia via con un soffio, verso il cielo nero della notte.
Soh: "Si." Dice soltanto, senza girarsi intorno.
Ormai non ha più nulla da perdere e nessuno può ferirlo più di così.
Soh: "Ma tranquillo, non voglio rovinare la nostra amicizia."
Yakuza si avvicina e gli accarezza il viso, preso dall'euforia del momento e lo bacia.
Un bacio intenso, con entrambe le lingue che si intrecciano, si cercano per la passione.
Soh prova un desiderio matto e con la mano scende e gli afferra il pacco.
Yakuza: "Soh.."
Soh: "Portami a casa. Almeno per oggi non pensiamo a nulla.
Mi basta solo questo."
Yakuza: "Merda."

Di Nuovo Mio [YamiXHono]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora