Capitolo 5-Incubo (Aurora)

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L'atmosfera che si è creata a torno a noi è molto pensate,soprattuto per una che ha preso più infarti nel corso di 7 ore,che in 13 anni di vita,ed è pure svenuta in bellezza.Ci raggiungono pure i nostri padri,che una volta seduti si guardano.....questa situazione è imbarazzante e scomoda in tutti i sensi.

-Allora....dormito bene?-
Chiedo provando a smorzare il ghiaccio.

-si...e voi? Siete tornate tardi perché non vi abbiamo sentito rientrare-

A quella frase butto fuori tutto il fiato che avevo trattenuto.Non posso crederci che non si sono accorti della nostra assenza.E un miracolo divino,grazie Zeus,grazie.

-si,abbiamo dormito bene-
Risponde Bea mentre addenda la sua prima pietanza.

-mi fa piacere,allora.....oggi avete in programma di fare qualcosa?-

A quella domanda mi drizzarono i capelli,no sai,solo di farci ammazzare durante le ore notturne,ma ovviamente non potevo dirlo.

-No papà-
Risposi.
Iniziavo ad avere sonno e volevo dormire o almeno provarci,nonostante avessi fino a qualche minuto fa i sensi a mille a causa della nottata che avevamo dovuto affrontare.

-ok...ecco ragazze,se volete,noi vorremmo andare a visitare la parte nord della città,dovrebbero fare una sagra sta sera,quindi staremo fuori fino all'1.Volete venire?-
Ci chiese il padre di Beatrice

-No!-
Risposimo in coro.
Odiavamo i posti con troppe persone dove non si poteva respira.
Posti del genere mi facevano salire il panico,anche perché essere circondata da una quantità grande di persone non è mai una cosa che mi ha elettrizzato.

-Preferiamo stare qui in hotel a goderci la giornata-
Dissi mentre finivo di mangiare,non vedendo l'ora di dormire su un letto.

-ok,bene allora noi andiamo,a sta sera-
Ci salutano calorosamente e se ne vanno via.

-Almeno possiamo dormire tutta la giornata,senza avere disturbo o domande scomode-
Concordai a piano con questa idea,e una volta finito di mangiare andammo nelle nostre camere per riposarci.

~qualche ora dopo~

Venni svegliata nel mezzo del pomeriggio da una strana musica,non riconoscevo ne il testo,ne la colonna strumentale,ma mi era molto familliare.Quando mi alzai dal letto,convinta di trovarmi ancora nella mia camera da letto,mi guardai attorno terrorizzata.Quella non era la mia camera di hotel,e nemmeno quella di Beatrice,dov'ero finita?
La camera in questione sembrava quella di un bambino,ero seduta su un letto,con coperte colorate che a entrambe i lati aveva 2 comodini con sopra delle lampade con disegni di stelle,un pò più a destra,ad un comodino,vicino al muro si trovava una cesta piena di giochi.Appena misi i piedi a terra,sentii qualcosa di morbido,invece che freddo,come credevo.La stanza aveva un enorme tappeto azzurro scuro morbidissimo.Non era ne molto alta ne molto larga,era nella media,davanti al letto vi era un'armadio con i colori di un rosso acceso,mentre aveva 2 porte che conducevano fuori dalla stanza,con 2 corridoi che portavano al piano di sotto.In tutto e per tutto la cameretta di un bambino.Ma io perché sono qui?
Sentiì dei passi provenire dal corridoio sinistro,e cautamente vi andai vicino.Ma era buio,e quindi non riuscivo a vedere niente,feci per allontanarmi dalla porta ma qualcosa me lo impedì....un coso nero mi afferrò la mano impedendomi di muovermi.

-che cosa diavolo...-
Ero senza parole,cercai di liberarmi dalla presa ma non servì a niente,un'altro tentacolo mi prese,ma stavolta dal basso,dalla caviglia,e mi fece mettere a testa in giù,le prese erano forti e quindi non riuscivo a liberarmi.

-CHI SEI?! CHE COSA VUOI DA ME?!-
Chiesi urlando.Avevo paura,e tanta,la cosa che mi teneva ferma non si mostrò,ma aumentò la presa,e in pochi secondi sentii le ossa spappolarmi,mentre urlavo a squarciagola per il dolore causato.

Five Night at Freddy's-Are You Ready?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora