Moments

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Ti ricordi della neve a inizio Marzo?
Ti ricordi quella pizza in mezzo al parco?
La mangiammo fredda perché perdevamo tempo a darci baci
Ma ci sentiamo quando ritorno
Lasceremo tutti fuori
Chiudiamo le persiane e cantiamo mille canzoni
Non apriremo neanche se arrivano i pompieri
Tra un pezzo e l'altro baciami che prendo fiato

Giugno- Tananai.

Novembre si muove freddo attorno a loro.

Continuano a vedersi, loro due. Si baciano, si baciano molto e Harry continua a sussurrargli parole all'orecchio. Adorano ballare sulle musiche di Louis, ballano a piedi nudi, ballano senza vestiti, ballano con le mani sui fianchi, sulla schiena, sulle spalle.

Ballano sulle note di una canzone che Harry conosce, e che canticchia tenendo le labbra incollate alla tempia di Louis.

Fanno l'amore sul divano, sul letto di Louis che ormai appartiene anche un po' ad Harry, e quando la passione li pervade nulla impedisce al maggiore di prenderlo sull'isola della sua cucina. Poi dopo, ancora nudi e sudati si stringono, e Harry accende una delle sue sigarette romanizzate alla camomilla e Louis stringe tra le mani un romanzo che legge ad alta voce. Di solito Harry si addormenta poco dopo.

Louis gli bacia la testa, le tempie, le labbra poi si accoccola a lui e chiude gli occhi.

È domenica, e Louis ha deciso di organizzare qualcosa solo per loro. Vuole approfittare della lontananza di Marion, che è tornata per qualche giorno a casa dei suoi suoi genitori. Non ha intenzione di lasciare il suo poliziotto da solo.

"Marion è via per una settimana da domani." Gli aveva detto la mattina prima, in una casuale conversazione davanti al museo. "Mi prepari qualcosa di buono per cena?"

A Louis era bastato quello.

Ha comprato delle birre, ha preparato dei sandwich, delle brioche glassate e anche un mazzo di gigli. Vuole stupire il suo poliziotto e incastrare i petali di quel fiore tra i suoi capelli.

Ha anche preparato del tè, ai frutti rossi. L'ultima volta che gliel'aveva offerto, dopo aver fatto l'amore, Harry l'aveva adorato e ne aveva bevuto due tazze. Lo mette in un thermos per farlo rimanere caldo, e dopo aver infilato tutto nella sua sacca si siede sul divano e aspetta che il suo poliziotto bussi al campanello.

Harry arriva puntuale. Jeans chiari, maglione bianco e scarpe alte sulla caviglia. In più, indossa quel cappotto grigio che gli calza a pennello.

"Cosa c'è?" gli chiede quando si accorge che Louis lo sta squadrando dalla testa a piedi.

"Nulla. Sei bellissimo, solo questo."

In risposta, con un paio di falcate, Harry si avvicina e lo bacia tenendogli il viso tra le mani.

Durante il viaggio in macchina, con il vento che gli scompiglia i capelli e con i finestrini abbassati, Louis gli chiede ancora una volta di parlargli di lui.

"Cosa vuoi sapere?" chiede Harry Harry con un sorriso. "Ti ho già già detto tutto. La scuola: tempo perso. Il servizio militare: una noia. La polizia: non così male. E il nuoto..."

"Che cosa mi dici della famiglia? I tuoi genitori? Hai fratelli o sorelle?"

"Sai già di loro, ti ho parlato di Gemma."

You've got stars, they're in your eyes |L.S|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora