The happiests

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Feels like this could be forever tonight
Break these clocks forget about time
There could be World War 3 going on outside
You and me were raised in the same part of town
Got these scars on the same ground
Remember how we used to kick around just wasting time?

A.M- One Direction

Avevano passato un altro paio di giorni a Piddinghoe prima di ritornare a Brighton.

L'orario del treno per il ritorno era poco dopo pranzo, quindi avevano passato tutta la mattinata stretti davanti al camino.

O, quasi.

Harry non avrebbe lasciato quel luogo senza aver fatto un tuffo in quello specchio d'acqua davanti alla casa.

"Dai! Sarà bellissimo! Andiamo, non farti pregare." si era lamentato come un bambino tirando il braccio di Louis per due dita, mentre l'artista se ne stava ancora seduto sul divano.

"H, quell'acqua è gelida. Ci ammaleremo, e moriremo di freddo. Dai, vieni qui e baciami per un altro po'. E poi tu adori pregarmi."

"Lago!" Aveva protestato Harry. "Non tentare di distrarmi con le tue battute a sfondo sessuale. Non cederò"

"Piccolo ti-"

"Se mi avessi detto sì sin dall'inizio, adesso avremo già già finito. Invece no, sei qui che ti lamenti per un po' di acqua acqua fresca" Aveva lasciato andare la sua mano, che pesante gli era ricaduta sulla coscia. "Dai, sbrigati. Ti aspetto fuori."

"Acqua fresca? Haz, manca poco più di un mese a Natale."

Dall'altra stanza, la voce di Harry arrivava ovattata. "Risveglio muscolare, allora. Sai che l'acqua fredda tonifica la pelle?"

Ancora steso sul divano, Louis aveva voltato la testa verso la direzione della voce di Harry. "La mia pelle sta benissimo, non ho bisogno di tonificarla."

"E invece sì." Aveva annunciato il poliziotto ritornando in soggiorno con due teli tra le mani.
"Sei ancora li?"

In risposta, Louis lo aveva fissato in implorante mettendo su un finto broncio.

"Beh, se la metti così."

Di certo, non si aspettava che Harry si avvicinasse e lo prendesse di peso, con un po' di difficoltà gli sfilasse il maglione dalla testa e lo trascinasse fino al portico.

"Cosa- Harry! Mettimi giu!"

"Andiamo, non rendermi le cose più difficili." Lo lascia andare.

Louis cercava di coprirsi avvolgendo le braccia sullo stomaco, sperando di ricevere un po' di calore. "Ti stai spogliando sul serio?"

"Si." Aveva annuito una Harry mentre si sfilava i calzini. "La sensazione dei vestiti bagnati addosso è irritante."

"Tu sei irritante." Louis aveva alzato gli occhi al cielo sconfitto mentre con mani tremanti si sfilava i pantaloni. "E dove vai, ora?"

Con uno sguardo, Harry aveva indicato la grossa quercia sopra di loro. "Bisogna tuffarsi."

"Ah si? E chi lo dice?"

"Io. Sono le regole del mio lago." Veloce, Harry gli aveva lasciato un bacio gelido sulle labbra, poi si era diretto verso il grosso albero. "Fai attenzione quando ti arrampichi."

Contro ogni briciolo della sua volontà, meno di cinque minuti dopo Louis era aggrappato a quel ramo, e teneva stretta la mano di Harry mentre, dopo aver contato fino a tre, si erano lanciati nel vuoto.

You've got stars, they're in your eyes |L.S|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora