Don't make me sad, don't make me cry
Sometimes love is not enough
And the road gets tough, I don't know why
Keep making me laugh
Let's go get high
The road is long, we carry on
Try to have fun in the meantimeBorn to die -Lana Del Rey
࿐
È sconvolgente come le cose possano cambiare da un momento all'altro.
Dopo il litigio le cose tra loro vanno ancora meglio, se possibile.
Harry lo chiama amore, e Louis scrive poesie sulla sua schiena con i colori ad olio.
Il viaggio di ritorno da Venezia va a gonfie vele, sembrano una coppia sposata. Ma Brighton è sempre la stessa.
La cosa peggiore, e che abituarsi alla semplicità alle mani intrecciate sui sedili di una gondola, era stato così veloce e naturale che dover tornare alla normalità è così fottutamente difficile.Si salutano in stazione, una stretta di mano che dura un po' troppo con promessa silenziosa di rivedersi quella sera a cena da Louis.
L'artista chiama sua madre non appena torna a casa. Le parla del tempo passato a Venezia, del litigio che hanno avuto, e di come si senta unito ad Harry più che mai adesso.
Passa al museo, e consegna alcuni documenti circa il lavoro svolto in Italia, passa a salutare i suoi colleghi, e anche nel suo piccolo ufficio. Tutto è come l'aveva lasciato, tutto è come prima. Polvere sul davanzale, i libri ordinati sugli scaffali, il contenuto dei cassetti sotto la scrivania sempre nelle stesse posizioni.
È una sensazione che gli porta un po' d'angoscia. Il pensiero di dover ritornare fingere che Harry non sia altro che un caro amico, un po' gli divora l'anima.Non è certo che adesso sarà in grado di limitarsi ad un gentile cenno con la testa quando si incrociano per la strada (come se Harry non avesse raggiunto il gabbiotto della polizia scendendo di soppiatto da casa sua) invece di stringergli le guance tra le mani e baciarlo più e più volte.
Ora che ha assaporato un piccolo, piccolissimo boccone di libertà, questa città che l'ha sempre accolto e che lui ha sempre amato, non gli sembra altro che una grande gabbia, una cella chiusa con un lucchetto di cui è stata gettata via la chiave.
Nella via di ritorno per casa incrocia Marion. Ha sempre lo stesso coordinato addosso (gonna lunga e golfino) solo di un delicato color azzurro stavolta. Louis è convinto abbia schiere di maglioncini tutti uguali dal colore diverso.
Lei lo vede attraversare l'incrocio e Louis lo sa.
Sa che lei l'ha guardato, ha ricambiato la sua occhiata.
Il sorriso che si stava formando sulle labbra dell'artista scompare immediatamente quando si accorge che la giovane donna si limita a distogliere lo sguardo e ad entrare nella bottega davanti la quale si trova.Sa che lo odia. Le ha portato via l'amore della sua vita. Louis sente il suo risentimento sulla pelle, e gli dispiace. Davvero.
Ma l'amore è anche egoista, a volte. E se per poter stringere Harry sotto una coperta morbida con le gambe intrecciate alle sue deve rinunciare alla sua amicizia, allora può far a meno del suo affetto.
La sua casa sembra buia e fredda adesso che non c'è Harry a scegliere un vinile dalla sua collezione e invitarlo a ballare nel suo salotto.
Disfa la valigia in poco tempo.
Ripone i vestiti con ordine meticoloso nell'armadio: maglioni sullo scaffale più in basso, giacca e soprabito appesi alle grucce, calzini nel primo cassetto e le camice sul secondo scaffale.
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You've got stars, they're in your eyes |L.S|
Fanfiction[...] Non ha mai avuto tanta pazienza con i poliziotti. Ha sempre disprezzato con tutto se stesso i loro modi brutali. Come fissano dalla testa ai piedi. Come si fasciano in quelle divise pesanti e ruvide anche durante i giorni più caldi dell'anno...