Feelings

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When I hold
The warmth of your body
There is nobody that I'd rather hold
Shattered and cold

Beautiful war- Kings Of Leon

Louis si aspettava di tutto da quella sera tranne che finire sbattuto sul suo materasso e tenuto dalle mani forti di Harry sui suoi fianchi mentre non smette di baciarlo.

È tutto confuso. La sensazione della mano poggiata di Harry sulla sua schiena e le gambe di Louis intorno ai suoi fianchi. La porta lasciata aperta che lascia entrare la luce soffusa del salotto. I vestiti sfilati con prepotenza, il solletico dei suoi capelli pelle chiara dell'artista. Il corpo dell'agente incastrato sul suo, le sue labbra e i suoi denti a segnargli il collo; la mano grande di Harry sotto la sua schiena, inarcata di piacere; Le spalle larghe, i muscoli contratti dallo sforzo, dal piacere.

Si sono spogliati di fretta nel tragitto verso la camera da letto, e adesso Harry è nudo sulla sua pelle e lo bacia con fervore.

Lo sente.

Sente il suo calore, sente il suo profumo. La sua pelle è liscia e l'odore di camomilla quasi lo stordisce.

Harry ansima contro di lui, Louis geme direttamente nel suo orecchio.

Il suo poliziotto si modella come creta sotto le sue mani, si contorce mentre lo prepara con due dita, prepotente ma dolce, Louis si bea dei suoi ansimi leggeri, occhi lucidi e labbra gonfie.

Entra dentro di lui, Harry si aggrappa alle sue spalle con unghie, dolcezza e ostinazione come fosse una speranza.

È così travolgente che Louis crede di starsi immaginando tutto: una persona non può provare così tanto in un solo momento, non può esistere una sensazione così. La sensazione di essere dentro il suo poliziotto non è reale, di averlo così vicino, di sentire le sue labbra umide sulla pelle. Adesso è unito a lui. Mai opera d'arte fu perfetta quanto loro in questo momento. Occhi negli occhi, Harry sente di star respirando dalla bocca di Louis.

Le lingue si chiamano e si trovano. Si baciano mentre gli ansimi si fanno più intensi, i gemiti sconnessi, audaci e profondi, i loro respiri rotti gettati in quel punto tra la clavicola e la spalla.

Harry si libera tra i loro addomi, Louis dentro di lui. Cadono sfiniti sul materasso, il minore sul petto sudato dell'altro. Respirano a fatica, ma non si sono mai sentiti tanto vivi come ora.

Louis ha da poco ripreso a respirare con regolarità. Harry ha la testa sulla sua spalla, il naso incastrato sotto al suo mento e con un mano traccia la linea al centro dei pettorali appena definiti di Louis.

"Lou?" Mormora il suo poliziotto. Non sa da quando usano nomignoli tra loro, ma gli piace. Non se ne lamenta, affatto.

"Dimmi, piccolo."

"Credo che Marion sia innamorata di me."

"Sembra una brava ragazza da come l'hai descritta l'altra volta."

"Lo è." Una pausa. "Credo che finiremo insieme."

Louis non risponde. Non è arrabbiato, non è deluso, solo il suo cuore perde un piccolissimo battito. Sa che Harry deve avere un diversivo, sa che agli occhi di tutto il mondo fuori da quella stanza, loro due non esistono.

"Sei disposto a condividermi, Louis?"

L'artista abbassa lo sguardo abbastanza da riuscire ad incastrare gli occhi nei suoi. Unisce i loro nasi e poi annuisce. "Si. Sono disposto a condividerti."

You've got stars, they're in your eyes |L.S|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora