Away from home

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And if you have a minute, why don't we go
Talk about it somewhere only we know?
This could be the end of everything
So, why don't we go somewhere only we know?
Somewhere only we know

Somewhere Only We Know- Keane

Harry si sta rivestendo. Sono nella camera da letto a casa di Louis, e hanno passato le ultime due ore a leggere e a fare l'amore.
Fuori c'è il sole, ma tra un po' andrà via. La luce dorata spacca la trama della tenda chiusa nella stanza e crea immagini astratte sulle travi del pavimento.

"Dai, un altro minuto!" Si lamenta il maggiore tirandolo a letto per il polso. "Baciami per un altro po'."

"Ho detto a Marion che il mio turno finisce tra mezz'ora. Non voglio che si insospettisca, e ho già abbastanza timore a mentirle sui miei orari. Ho come la sensazione che- abbia capito che c'è qualcosa che non va."

Louis gli lascia andare la mano e si mette a sedere permettendo alla coperta di scivolare dal suo busto e coprigli l'intimità. "Perché dici questo?" Si acciglia.

Harry siede sul bordo del letto e si accinge ad infilare i calzini. "Non riesco più a toccarla. Ne ad abbracciarla, ne a sfiorarla al pensiero che queste dita sono state dentro di te. È solo che- non sono più a mio agio quando lei è in giro." Sospira e si guarda la punta dei piedi. "Vorrei potermene andare per un po'."

Una pausa.

"Poi, l'altro giorno mi ha fatto una scenata, una sua collega le ha messo in testa strane idee... Louis, credo abbia capito che tu..."

"Che io?"

Harry sospira e lo guarda. "Che preferisci baciare me piuttosto che una donna. E credo abbia paura che tu possa portarmi via da lei. Anche se in realtà è così."

Louis a questo punto si morde il labbro, poi con un movimento veloce si allunga al cassetto del comodino. "Va bene, devo darti una cosa."

Quello che gli porge è in realtà un piccolo libricino, poche pagine e copertina azzurra. "Guida alle strade di Venezia." Legge il poliziotto sulla prima pagina. Sfoglia le pagine, concentrandosi più sulle figure che sulle descrizioni.

"Devo andarci il mese prossimo, per conto del museo." Chiarisce Louis. "Perché non vieni con me?"

"A Venezia?"

"Solo tu ed io. Senza orari da falsare, senza correre via." Gattona fino alla sua schiena e gli bacia una spalla. "Senza bugie. Non ti piacerebbe?"

"Lys, io sono ancora formalmente impegnato con Marion."

"Anche un uomo formalmente impegnato ha il diritto di viaggiare. Alcuni organizzano viaggi per andare a pescare con gli amici." Riflette l'artista.

Harry torce il busto in modo da riuscire a guardare il profilo dell'altro. "Dovrei portare la mia ragazza in vacanza prima di andarci con gli amici."

"Oh, ma questa non è una vacanza. Vedi, il museo vuole pagare un assistente e io sto offrendo questo posto a te. Un vero lavoro, trentacinque sterline."

"È più del mio stipendio." Si rilassa ad un piccolo bacio sul collo.

L'artista si sistema dietro di lui e allaccia le gambe attorno alla sua vita. "Mi in prometti che ci penserai? Non avemmo bisogno neppure di un Hotel, anche se ce n'è uno che adoro... Sai, c'è una casa lì, apparteneva alla famiglia di mia madre. Ci passo parte delle vacanze in estate. Devi solo accettare la mia offerta di lavoro."

You've got stars, they're in your eyes |L.S|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora