Jimin (×Taehyung) : La serata

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Jimin si buttò a pancia in giù sul divano, affondando la sua testa su un cuscino.

Aveva avuto un'altra giornata pesante: in realtà non aveva fatto un granché, se non fare qualche giro per la città nella mattinata. Aveva poi pranzato fuori con una sua amica, e forse era stata quella la cosa più stancante. La sua amica era in pensiero per lui, si preoccupava sempre e sempre lo incitava a confessare i suoi sentimenti alla persona che amava.

D'altronde, Jimin era innamorato di Taehyung da oltre tre anni, eppure non era mai riuscito a dichiararsi. Erano migliori amici, ma Jimin non riusciva a spingersi oltre. Quando il solo pensiero gli balenava per la mente, infatti, tendeva a distaccarsi dal suo migliore amico e a negare i suoi stessi sentimenti. Proprio per questo, la sua amica cercava di spronarlo a dichiararsi ogni volta che si vedevano.

E Jimin voleva dannatamente dichiararsi, ma non aveva il coraggio. Sapeva che Taehyung non ricambiava i suoi sentimenti, sapeva che non lo amava. Come faceva ad esserne così sicuro? Semplice: Taehyung cambiava spesso ragazza o ragazzo che fosse e non si mostrava mai interessato a lui.

Proprio quando il biondino era sul punto di demoralizzarsi ancora una volta, il suo cellulare squillò. Sbuffò sonoramente ed estrasse il dispositivo dalla tasca, rispondendo senza neanche vedere il mittente.

«Pronto?» bofonchiò, trattenendo a stento uno sbadiglio.

«Jimin?»

Il cuore di Jimin fece una capriola nel sentire il suo nome pronunciato da quella voce profonda che amava con tutto se stesso. Si alzò di scatto, tutta la stanchezza svanita. «Sì?»

Taehyung ridacchiò. «Ti ho disturbato? Stavi dormendo?»

«No, assolutamente! Dimmi pure».

«Ecco... stasera sei impegnato?»

«No, come mai?»

«Ti andrebbe di uscire? E non una delle solite serate con tutto il gruppo... non ho voglia di vedere altre persone oggi. Sempre se ti va, certo».

Jimin si portò una mano a coprirsi la bocca, euforico e felice come poche altre volte prima di allora. Era da qualche mese che non riusciva a vedere Taehyung da solo, uscivano sempre con altre persone e questo gli dispiaceva, ma d'altronde sapeva che se gli avesse chiesto un'uscita solo loro due, allora Taehyung avrebbe capito ogni cosa.

«V-va bene, certo» balbettò, cercando di mantenere un tono della voce tranquillo.

«Allora... ti passo a prendere verso le sette, okay?»

«Okay, a dopo!»

«A dopo Chim» Taehyung rise ancora una volta, dopodiché chiuse la chiamata.

Jimin lanciò il cellulare per quanto era felice. Il suo cuore stava per scoppiare, era sicuro di essere arrossito ed il solo pensiero di rivedere il suo migliore amico lo faceva sorridere. Decise di farsi una doccia, e solo a quel punto un pensiero gli balenò per la testa.

Ma dove mi porta? E come dovrei vestirmi?

~~~

Alla fine Jimin optò per una camicia bianca e dei jeans blu. Si guardò allo specchio e, in un attimo di follia, decise di lasciare sbottonati i primi due bottoni. Si spruzzò il profumo e finalmente fu pronto per la serata. Uscì di casa nel momento in cui ricevette una chiamata da Taehyung, che lo avvertiva di essere arrivato.

Sorrise: lui e il suo migliore amico certe volte sembravano uniti telepaticamente. Vide la sua macchina e il suo sorriso si allargò ancora di più, fino a che quasi non riuscì più a vedere per quanto si erano assottigliati i suoi occhi. Entrò nella macchina e rimase qualche secondo paralizzato alla vista di Taehyung. Anche lui si era vestito molto semplice, con dei jeans neri e una camicia bianca di lino. Tuttavia, c'era qualcosa di diverso.

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