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"Apposto, Chifuyu rimarrai con testa di minchia quindi, vedo di fare il prima possibile" disse il bassista prendendo il suo portafogli e scendendo di corsa.
"È sempre così rompipalle?" chiese sorridendo il corvino guardando il minore al suo fianco.
"Abbastanza"
risero entrambi per qualche secondo, poi calò un silenzio tombale che venne interrotto da Baji.
"Posso comprendere che sei imbarazzato, lo sarei anche io. Alla fine sono un vero e proprio sconosciuto alla tua vista, vero?"
"Eheh..mi hai letto nel pensiero" disse Chifuyu grattandosi la nuca.
"Uno sconosciuto attraente però" penso tra sé e sé il più piccolo.

"Perfetto, che dici di diventare amici? così non sarò più un completo sconosciuto" disse nuovamente il corvino  guardando Chifuyu.
"A me sta bene, sediamoci sul divano." rispose quest'ultimo, leggermente arrossato.

I 2 iniziarono a parlare del più e del meno e si accorsero che effettivamente in comune delle cose le avevano, ed anche parecchie. Come ad esempio la passione per gli shoujo, Chifuyu aveva finalmente trovato qualcuno appassionato di manga quanto lui.
"Oltre agli shoujo cosa ti piace leggere?" chiese Chifuyu con quasi le stelle negli occhi. Era così incuriosito da qualcuno che finalmente aveva le sue stesse passioni, finalmente aveva trovato qualcuno con cui parlare di ciò che più gli piaceva.
"Posso essere onesto?" disse il corvino guardandolo.
"Ovvio" controbatté il biondo.
"Yuri."

Dall'affermazione del corvino il più piccolo rimase a bocca aperta, sorridendo.
"Aspetta qui." gli disse, ed in men che non si dica gli portò la sua intera collezione di manga yuri che conservava con grande amore.
Il maggiore esclamò dalla gioia, anche lui nell'intera band era l'unico 'acculturato', parlare con il minore di qualcosa che amava era bello, come se Matsuno fosse l'unico che poteva capirlo. Una bellissima sensazione.
"Questo è ciò che chiamo paradiso" disse con un largo sorriso il corvino.

Kazutora ancora non tornava ed i 2 stavano ormai entrando in confidenza fra loro.
"Hey Chifuyu, quel coglione mi ha detto che sei stato cacciato di casa. È vero? Perché?"
Chifuyu per quella domanda si trovò un po' in difficoltà, sapeva il motivo per cui Baji era stato scacciato via dalla sua famiglia, era il suo stesso motivo. Avrebbe avuto paura che se lo avrebbe detto avrebbe offeso il maggiore, e ciò lo rendeva triste. Stava facendo un buon amico, non voleva rovinare la conversazione.
"Scusa, non avrei dovuto chiedertelo" disse poi il corvino spostando il suo sguardo dagli occhi azzurri del minore ai suoi piedi scaldati dai suoi calzini neri.
"No! Figurati..e-ecco.."
"Tranquillo, anzi per farmi perdonare ti dirò il mio motivo per cui io sono stato mandato via dalla mia famiglia."
"NO! Se lo fai solo per farti perdonare non preoccuparti, non voglio farti pensare a qualcosa di brutto della tua vita"
"Per me in realtà è stato bellissimo"
"Eh?" Chifuyu non capiva bene dove volesse arrivare il maggiore.

"Ecco, diciamo che ho realizzato di non provare attrazione per le ragazze eheh..la mia famiglia quindi ha iniziato a chiamarmi 'errore' 'contro natura', ma per me non era un problema. Io ero e sono semplicemente ciò che voglio essere e se a qualcuno non sta bene sono fatti loro, nulla che mi riguardi. Anzi diciamo che non mi hanno proprio loro cacciato di casa, ma sono stato più io ad andarmene." disse Keisuke, nascondendo però i bruttissimi ricordi che in realtà aveva con ciò che era costretto a chiamare 'famiglia'.

Il biondo era rimasto stupefatto dall'affermazione che il corvino disse con un sorriso calmo stampato sulla sua faccia. E le sue parole dette con tono dolce, tono di conforto, avevano dato una sicurezza a Chifuyu.
"B..Baji-San" disse Chifuyu guardandosi le mani. Il corvino arrosì un po'quando il suo nome venne pronunciato con quell'appellativo affiancato.
"Sono stato cacciato di casa per il tuo stesso motivo" anche chifuyu disse quella cosa con un sorriso sulla sua faccia, aveva gli occhi chiusi e la testa leggermente inclinata verso sinistra. "che carino" fu quello ciò che Baji pensò alla vista del più piccolo fare quella espressione.

Il maggiore porse una mano sulla guancia del più piccolo, senza nemmeno farlo apposta, e quest'ultimo iniziò ad arrossire. La mano del maggiore era così calda e morbida, la sensazione sulla sua guancia poteva essere paragonata a tutto ciò che poteva venir considerato bello. Si guardavano intensamente negli occhi, finché poi quella sensazione finì quando qualcuno entrò dalla porta d'ingresso.

"Eccomi! Ce l'ho fatta!" disse entrando Kazutora con un pacchetto contenente le corde che cercava mentre affannava per aver fatto una corsa, probabilmente.

Love Song ~ BAJIFUYUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora