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"Oh, Chifuyu!"
il corvino si alzò dal gradino del marciapiede da cui era seduto e corse ad abbracciare il più piccolo.
Era un mese che non si vedevano.
"Ne kazutora ne tu mi avevate detto che saresti venuto" disse mentre era ancora abbracciato al più piccolo.
"Scusa, comunque cosa ci fai qui tutto solo?"
"Penso"

Si sedettero entrambi nel punto in cui prima c'era il maggiore.
"Vederti vestito così è strano"
"Sta zitto, a cosa stavi pensando?"
Il corvino esitò un po', ma si fidava ormai ciecamente del biondo e decise di non inventare alcun tipo di scusa.
"Ogni membro sta pianificando di fare una canzone da solista a testa, però io non ho in mente nulla e credo che appunto non farò nulla."
"Perché? Baji-san è la tua occasione per mostrare a qualcuno la tua voce"
"Ecco, l'unico membro della mia famiglia che mi supportava per ciò che ero era mio nonno. Gli dissi che avrei voluto scrivere una canzone in una band e diventare famoso, ma lui disse specificamente queste parole: «ragazzo, sfrutta le tue magnifiche doti filosofiche solo per colui che ami, e non semplicemente per le persone casuali. Devi essere sicuro della persona a cui stai dedicando le tue parole prima di scrivergli una canzone, e sono sicuro la troverai solo quando te ne andrai da qui». Poche settimane dopo mio nonno morì."
Il corvino aveva un sorriso spento.
A chifuyu faceva male vedere il maggiore in quel modo, e si avvicinò a lui abbracciandolo. Il maggiore scoppiò in un innocente pianto, non era pesante ma un pianto leggero, con qualche singhiozzo e le lacrime che si asciugavano sulla spalla del più piccolo.

Fu un lungo abbraccio, e poi si staccarono e parlarono di altro. Ormai erano migliori amici, avevano tanto di cui parlare.
"Ed è quindi così che ho conosciuto Hakkai Shiba"
"Il ragazzo di Mitsuya è un tipo apposto, come fai sempre a conoscere brave persone?"
"Ho buon occhio".
Fu in quel momento che Chifuyu si chiese se Baji avesse avuto contatti con spacciatori o peggio, ma preferiva non chiedere.

Non si resero conto che stavano già parlando da un'ora, erano le 2, Chifuyu era stanco e salutò il corvino entra do nel locale.
"Kazutora, io vado a casa"
"Ci vediamo alle 5" disse il suo amico che si stava malamente ubriacando.

"Chifuyu-kun, aspetta ti accompagno!" Disse il corvino in lontananza.

Lo accompagnò fino a casa, portando ovviamente con se la sua amata chitarra.
"Rimani ancora un po'" gli chiese con occhi dolci il biondo. Stavano avendo una seria discussione sull'anime Yuri 'Bloom Into You', non volevano finirla.
Il corvino entrò in casa e andarono entrambi nella stanza del più piccolo.
Ridevano, scherzavano e arrossivano. Succedeva questo quando erano insieme dal vivo.

"Che dici di rimanere qui a dormire, Baji-san?"
"Non so se posso-"
"Conosci benissimo sia Tora che me, puoi tranquillamente." disse il biondo.
"Eh-"
il corvino non finì di parlare che un tuono rimbombò nella stanza. Iniziò a piovere quasi come successe un mese prima. Destino? non si sa.
"Credo tu non abbia scelta, ti prendo delle cose di Kazutora."
Il maggiore si convinse e decise quindi di passare lì la notte.
Kazutora ancora non tornava.

"Dobbiamo dormire s-sullo stesso l-letto?" chiese imbarazzato Keisuke.
"Uhm, s-si.. è un problema?" chiese il più piccolo nella stanza.
"N-no no! Figurati.." stava arrossendo parecchio.
Come al biondo il corvino faceva uno strano effetto, anche il più piccolo faceva sentire strano il maggiore.

arrivò il momento in cui entrambi volevano addormentarsi.
"Sembra che Kazutora ancora non sia tornato"
"Mi ha mandato un messaggio Draken, lo ospita da lui a dormire"
"Chissà quanto avrà bevuto.."
Si stesero entrambi sul letto di Chifuyu, uno girato a destra e l'altro girato a sinistra dandosi così la schiena ciascuno.

Per mandare avanti una conversazione Keisuke ruppé il silenzio insieme ai fulmink. "Anche la prima volta che siamo usciti piovve tantissimo! Ricordi?"
"Si!" per comunicare quasi gridavano.
Erano dei tuoni violenti che coprivano qualsiasi altro suono.
Con i tanti sobbalzi, ed i tanti rumori, ecco i 2 giovani che si ritrovano abbracciati, entrambi colmi di paura.

Non riuscivano a trattenere delle risate.
Era questo il bello della loro amicizia. Il ridere. Ormai anche guardarsi negli occhi faceva ridere entrambi, e le risate del biondo per il corvino erano il suono del paradiso, come il suono della sua voce. Lo stesso valeva per il biondo nei confronti del maggiore.
Un altro tuono, ed un altro sobbalzo che subì Baji.
La sua mano, per sua fortuna o sfortuna, finì casualmente sulla guancia del minore, che in quel momento cessò di ridere.

Love Song ~ BAJIFUYUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora