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💚POV JULIA💚

"un altro..."

sussuro, e mi stropiccio gli occhi. la barista mi guarda, sorride maliziosamente.

"se hai bisogno di rilassarti un po', abbiamo delle stanze molto accoglienti..."

mi fa l'occhiolino e mi serve da bere nuovamente. beh... potrei provarci... tanto quella stronza di Melissa mi ha tradita, era solo una stronzata per lei. cosa ci faccio qui? sono ricca potrei essere alle Maldive circondata di ragazze mezze nude, quindi l'idea di scoparmene una qui non mi dispiace.

"ci sono delle ragazze?"

la barista sorride.

"certo."

guarda l'ora.

"è appena mezzanotte, hanno cominciato adesso, sono già tutte impegnate meno che una, alla 37."

indica il retro con un cenno del capo.

"è alta, bionda, occhi azzurri, non è magrissima ma ha un bel corpo..."

si lecca le labbra.

"capisci che intendo...."

annuisco, la supero e mi incammino verso il retro, attraverso il corridoio, sento gemiti lievi e altri più forti, sorrido e busso alla porta della 37.

"avanti."

sento dire dall'altra parte, apro la porta, lei è sul letto di spalle, chiudo la porta a chiave e mi sfilo la giacca. lei si gira verso di me, ha due occhi stupendi, i capelli sono sciolti e le arrivano a metà schiena, ha delle belle forme e un bel culo. mi sorride.

"wow... una ragazza... è da tanto che non me ne scopo una."

"e se fossi io a volermi scopare te?"

sorride leccandosi le labbra.

"no piccola... non funziona cosi..."

sussura e si avvicina a me, si sfila le mutandine e mi spinge sul letto, sale a cavalcioni sopra di me e mi bacia lentamente, le stringo i fianchi e continuo a baciarla, mi infila la lingua in bocca mentre comincia a spogliarmi. ha un corpo stupendo. scende sul collo e lo succhia lentamente.

...

comincia a leccarmi lentamente, le stringo i capelli e gemo.

....

"cristo..."

sussuro ansimando con il fiatone, dio se è brava cazzo... sorride e mi guarda negli occhi, le accarezzo la coscia e mi lecco le labbra.

"soddisfatta?"

sussura, la metto sotto di me.

"non ancora..."

sussuro infilandomi lo strap-on, entro lentamente dentro di lei.

"m-merda..."

sorrido e aumento la velocità, stringe le coperte e geme.

...

tornai da lei per i seguenti tre mesi, ogni sera, la vedevo un po' dimagrita ma non me ne preoccupai molto, non sempre facevamo sesso, parlavamo per tutta la notte, mi ha detto i suoi problemi e io i miei. mi stavo innamorando. questa sera l'ho invitata a cena a casa mia, sono le 21.00 e suona il campanello. vado ad aprire, è lei, con un vestito rosa confetto, le spalline larghe e la gonna un po' ampia, mi sorride con le guance rosse.

"è proprio una casa grande..."

sorrido e le bacio la guancia, la faccio entrare e ci sediamo a tavola, cominciamo a parlare del più e del meno, era strana, più pallida del solito, le accarezai la mano e la guardai negli occhi.

"Aurora... stai bene?"

sospira e abbassa lo sguardo.

"non ho molti clienti ultimamente e gli affari non vanno benissimo, non sto mangiando per pagarmi l'università... ma è tutto ok... vivi qui da sola?"

le accarezzo la mano, glielo chiederò.

"si... è troppo grande questa casa solo per me quindi... vieni a vivere con me, ti aiuto a pagare l'università, quando l'avrai finita ti aiuterò a cercare un lavoro che ti piace."

"c-cosa?"

"ti prego Aurora..."

"no... non posso... sono solo un peso."

"non sei un peso..."

scuote la testa e si avvia verso la porta di casa, le prendo il polso e la guardo negli occhi.

"ti prego..."

la faccio appoggiare alla porta e appoggio la mia fronte contro la sua.

"Aurora... ti prego... penso di amarti..."

la sento rilassarsi, mi accarezza i fianchi, annuisce e mi accarezza le guance, credo che lei provi lo stesso.

"non dovrai fare più quel lavoro... sarò io l'unica a toccarti."

annuisce e mi bacia dolcemente, la prendo in braccio dalle cosce e salgo le scale continuando a baciarla lentamente.

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