2: Mi sono innamorato.

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Mi sveglio ripensando alla sera prima.
Come mai? Perché? Come? Per colpa di chi?
Tutte queste domande mi girano nella testa.
Forse all'ultima so rispondere, per colpa di quella ragazza.
Comunque cerco di non pensarci e mi ricordo che pomeriggio devo vederLA.
Non saprei come comportarmi. Se non mi accetta? Oppure se dice che so cantare però dice che sono brutto e non mi vuole nella band? Oppure...
Basta pensare.
Ora devo solo vestirmi e lasciare questa casa per dirigermi purtroppo a scuola.
Oggi ci sarebbe stata la lezione di musica, per questo ero un po' più felice degli altri giorni.
Solo un PO' ho detto.

Arrivo con un quarto d'ora di ritardo.
-Buongiorno!-
Vedo i miei compagni tristi e ansiosi.
Chiedo spiegazioni a Leonardo detto Leo, il mio migliore amico.
-Hei, Leo, che c'avete che siete così tristi?-
-'l prof ha detto che sta pe fa na verifica su come cantiamo. E io nun so canta'. So peggio del mio pappagallo quando cerca de parla'.-
-Nun te preoccupà che ce a fai, io piuttosto me la cavo.-
Mi augura buona fortuna e fa in tempo perché il prof ha chiamato lui per primo.
-Signor Leonardo, mi faccia vedere come canta questo pezzo.-
Gli mostra un testo dei Beatles, che fortuna, io ho fatto in una mia cover quel pezzo.
Leo inizia a cantare, un disastro, più che cantare forse era gridare. Ma vabbè.
-Signor Leonardo, lei prende tre, solo per la buona volontà di averci provato.-
Poverino.
Arriva il mio turno.
-Signor David, venga.-
-Mi faccia sentire lo stesso pezzo del suo compagno.-
Incomincio a cantare.
Appena finisco sento gli applausi di tutti i miei compagni compreso il prof.
Non sapevo di cantare così bene.
-Signor David, ha fatto questo pezzo con sincerità per la prima volta e soprattutto è molto intonato, è stato stupefacente, lei prende un bel dieci davvero meritato. Dovrebbe fare qualche concorso di musica.-
-Avete sentito, dovete impegnarvi come lui, avete visto quali sono i risultati?-
E ce credo che so cantare bene, è l'unica materia che studio benissimo e con piacere.
Dopo aversi complimentato ancora mi fa ritornare al mio posto.

Appena finisce l'ora un mio compagno mi fa.
-A Damia' com'è che ora sai canta'? Nun c'hai voglia di fa' niente.-
Dice Giacomo, il saputello della classe.
Non rispondo perché mi sta sul cazzo quello.
Poi si avvicina Leo.
-Lascialo sta' a quello, comunque sei stato fantastico. Bravo l' mio Damiano.
Io ho fatto schifo.-
Ridiamo e nel frattempo è ora di uscire, in realtà sono passate altre 4 ore prima di uscire. Ma vabbè.

Tra un'ora devo andare da Lei, cosa faccio!?
Calma Damiano, vado, parliamo di musica e torno a casa.
Mi metto una tuta nera e verde e via, anzi no, mi metto giacca e cravatta, anzi no, mi metto camicia e pantalone, anzi..
Stop, metto una felpa e un jeans, ora molto meglio.

Arrivo, La vedo seduta su una panchina con un ragazzo. Il fidanzato? Ma no, e poi di cosa ti preoccupi, tu ce l'hai la ragazza e poi non la conosci nemmeno.
-Ciao, sei Damiano?-
È..... Bellissima.
Occhi di un azzurro intenso che ti intrappolano appena incroci il suo sguardo, capelli biondi che ti danno una sensazione di calore, come il sole.
Un faccino grazioso con un pearcing al naso. È stupenda.
-Si, sono io.-
Il ragazzo sta fermo e non parla.
-Perfetto, ora possiamo parlare meglio. Intanto ti presento il mio migliore amico Thomas Raggi. Thomas ti presento Damiano David.-
Ci stringiamo la mano, menomale che non è il fidanzato.
-Come ti ho già detto al telefono lui suona la chitarra elettrica e ci mancano un cantante perché il batterista stranamente lo abbiamo trovato ieri tramite Facebook.
Ora non è potuto venire però.
Possiamo andare a casa mia a provare?-
Mi rendo conto solo ora che vuole avere tutto sotto controllo e vuole fare tutto lei.
-Per me nun ce so problemi.-
Dico poi.
Il ragazzo invece mi guarda in modo strano, forse ha paura che gli rubo la sua migliore amica oppure deve solo abituarsi a me.
Il ragazzo è magrissimo, capelli biondi, con un ciuffo che gli cade sugli occhi, viso pallido e ci sarebbe un'altra cosa.
La prima impressione su di lui era che mi sembrava un morto vivente, perché ha quell'aria da condannato a morte e assomiglia ad un mio amico Simone.
Mi scappa un sorriso mentre penso a questo.
Ma non mi nota nessuno e quindi incominciamo ad andare a casa della ragazza. Devo abituarmi a chiamarla Victoria perché ho scoperto che mi piace da morire.

Chosen (in sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora