8: Il trucco

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Mi sveglio a circa le undici di mattina con un rumore assordante.
Ci sono solo io in casa, quindi chi può essere?
Mi affaccio al balcone e vedo dalla finestra di una casa una donna che cantava e ballava una canzone a tutto volume.
Per focalizzare bene di chi fosse ci ho messo un po' perché ero assonnato. Era la nostra canzone, Chosen, e io non mi ero accorto subito di chi fosse. Che stupido.
Comunque non credo che l'hanno già messa in radio.
E infatti è così, la donna stava ascoltando la canzone sul suo telefono. Che vista da gatto oh.
C'è qualcuno che apprezza la nostra musica, bene.
Vado a vestirmi e penso a cosa succederebbe se diventassimo famosi.
Tutte le persone ad urlare il nostro nome, cantare e ballare insieme a noi ai concerti. Appena uscissimo di casa ci chiederebbero un autografo e un selfie.
Ma questo è solo un sogno. Per ora ci dobbiamo impegnare tanto. E poi noi vogliamo essere riconosciuti non come i Måneskin ma come quattro semplici ragazzi che con i loro sforzi sono arrivati fino a questo punto. Semplici ragazzi di diciassette e sedici anni che lottano per la musica.
Mi guardo allo specchio per venti minuti.
E dico a me stesso.
-Damia' oggi sei proprio figo. Devi però rimorchia' di più a Victoria. E poi te ce vuole qualcosa che te renda unico.-
Si, devo trovare qualcosa di speciale per me.
Forse lo so.
Victoria quando esce si mette il trucco, e se me o metto pure io?
Dai va bene, ora vado da Victoria a chiede se me lo presta.

Arrivo dopo cinque minuti, la casa di Victoria e la mia sono piuttosto vicine.
Suono al campanello.
-Victo' so io apri.-
Apre subito.
-Oh ciao Damiano, perché tutta questa fretta?-
-No, scusa te volevo di' se me presti n po' de trucchi.-
-E che cosa devi farci? Te li devi mettere tu?-
Scoppia a ridere.
-Dai Victo' dammeli.-
-Va bene ma ti trucco io.-
Annuisco ed entro.
Andiamo in bagno.
-Ecco, li ho presi, ti metto un po'di matita sotto gli occhi, un po'di lucidalabbra e qualche ombretto sugli occhi. Ok?-
-Cos'e' l'obretto?-
-Ma daiii, non sai niente di trucco e ti vuoi truccare?-
-Si, perché me sento più figo così.-
-Va bene, incomincio.
Un po'di matita nera sotto gli occhi... così. Stai fermo però!-
-E sì io so fermo.-
-No, mi hai messo una mano al culo.-
-Nun l'ho fatto apposta.-
-Si, certo. Va be' andiamo avanti.
Un po'di ombretto arancione chiaro e brillantini sugli o-
Oh la smetti! Non ti trucco più.-
-Ma che sto a fa'?-
-Mi stai mettendo le mani dove non devi. Basta!-
-Ma io te amo e tu sei così.... Bona.-
-Lo so, ti voglio anche io prendere quella bellissima faccia che hai e baciarla fino a perdere il fiato, ma non ora.-
-Ok, continua.-
-Ti metto infine un po'di lucidalabbra chiaro, che si confonde con la pelle e...
Ti posso aggiustare i capelli?-
-Va be' fai come te pare.-
-Siii, un po' di gel, spazzola e via.
Sei un capolavoro. Guardati allo specchio.-
Non credo ai miei occhi.
-Ma so io quello, no nun so io. So n cazzo de fregno mo, ma me guardi, so fucking hot. Te amo Victo', grazie pe avermi trasformato.-
-Prego, però non ti ci abituare, perché tu sei fantastico così come sei al naturale. Ti amo anche io.-
-No, nun te preoccupà, anche se lo utilizzerò spesso. Ora però tornano a noi e alle mie mani frenetiche.-
-Dam, sei irresistibile.
Cazzo!-
-Ce o sai ora che famo vero?-
La bacio tutta e la prendo in braccio per metterla sul lavandino.
Momento preferito? Top secret, non si può dire. Lascio a voi immaginare.
Comunque vado veloce e a lei sembra piacere.
Quanto non la resisto, anche se io diciamo la verità so il fatto mio.
Mi tocca il petto e il sedere. Non me lo aveva mai toccato prima. Forse ha scoperto che pure quello è bono? Sarà.
Le mie mani vanno dappertutto. Su e giù.
-Dam, basta ora dai.-
-No, n altro po', te voglio.-
Andiamo avanti senza renderci conto delle ore che passano. Due ore in quel bagno.
Finiamo finalmente. Non avevo più forze.
-Te so piaciuto?-
-Dam, sei stato fantastico, ma qualche volta pensa a come mi sento io.-
-Che ho fatto?-
-Niente, non hai fatto niente questo è il problema. Io ti ho detto basta e tu niente, continuavi. Lo sai che ho dei sentimenti anche io e dei problemi, cerca di capire una cazzo di volta.-
-Scusa, io so fatto così e infatti devo cambia'. Penso solo a me e non alle persone che me stanno vicino e che stanno soffrendo. Scusa. Me perdoni? Solo sta volta. Non o faccio più. Te prego.-
-Va bene, però sii ragionevole e pensa agli altri. Se fai così anche nella band siamo costretti a mandarti via. Un gruppo si chiama gruppo perché è unito.-
-Ok, cerco de pensa' pure agli altri. Scusa.
Nun me ne voglio anda' voi siete a mia seconda famiglia.-
-Perfetto. Bravo.-
La abbraccio e la bacio.
Tutto risolto.
Prendo alcuni trucchi e me ne vado.

Prendo alcuni trucchi e me ne vado

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