22: Perdonato!

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                                                                                              Victoria

Raggiungo l'albergo dove avevamo prenotato Dam ed io. Entro in camera e ovviamente Damiano non c'è. Ne approfitto per riscaldarmi un po' alla stufetta perchè sto morendo di freddo. Vado in bagno a sciacquarmi la faccia, sono davvero stanca! Faccio le mie cose e con mia grande sorpresa trovo Damiano seduto sul letto che sta piangendo. Mi rattristo un po', ma non vado a consolarlo, deve pagare per quello che ha fatto, lo ignoro, prendo la mia valigia accanto alla porta e appena faccio per andarmene sento prendermi per un braccio. 

-Lasciami Dam!- mi dimeno e lui mi lascia, ma ricomincia a piangere.

-Vic ti prego fammi spiegare! Se poi non mi vuoi perdonare lo capisco, ma te prego!- mi supplica in ginocchio e mi viene da piangere anche a me, da avere un rapporto stupendo siamo arrivati a questo! Gli do una possibilità.

-Ok, però sbrigati a parlare che devo prendere l'areo.- in realtà non so nemmeno io dove andare, ma almeno così mi lascerà andare spero.

-Ok, cinque minuti ci metto.- si siede per bene sul letto e io con lui e inizia a parlare.

-Vic, io te l'ho detto, quella si è avvicinata e mi ha iniziato a provocare, io ho cercato di mandarla via, ma nun se n'è andata. M'ha trascinato di sopra e mi ha fatto bere, mi sono ubriacato e poi è successo questo! Ti prego! Io ammetto che all'inizio lo volevo, ma non mi sono reso conto della situazione, perdonami perchè senza di te nun posso stà, sei la mia ragione di vita e poi non voglio perdere i Maneskin, voglio continuare come abbiamo sempre fatto e se mi perdonerai ti prometto che non ti farò più soffrire e faremo uscire la nuova canzone che si intitolerà MAMMAMIA, ho lavorato al testo prima di partire ed è quasi pronto. Te amo Vic, e tu un giorno dovrai diventare la signora David. Quello che dovevo dire l'ho detto, ora decidi tu.- io sono rimasta un po' scioccata per l'inizio, ma le sue parole sono così vere che non posso non perdonarlo, lo amo anche io e tanto, ed è vero, i Maneskin non possono sciogliersi o perdere un cantante come lui. Lo abbraccio.

-Ti amo anch'io Dam, non lo fare mai più se no ti porterò in giro col guinzaglio.- ridiamo insieme.

-Te lo prometto Vic, non lo farò più, grazie, te amo, te amo come nun ho mai amato nessuno.- stavolta mi bacia sulle labbra e ha quel bellissimo sapore di menta e tabacco, ha appena fumato. Spero che non ha amato Giorgia come ama me, non voglio essere antipatica, è solo che quella ragazza non mi piace. Si stacca dal bacio.

-E se ti può consolare, ti amo più de Giorgia, anche se lei resterà per sempre la mia migliore amica.- lo bacio più forte, mi ha letta nel pensiero. Quanto lo amo! Mi stava venendo la pazzia a stare senza lui.

-Vuoi partì de nuovo o finiamo la vacanza e ce ne andiamo domani sera?- spera per la seconda opzione, la faccia dice tutto.

-Sì.-

-Sì cosa? Vuoi partì?- si preoccupa

-Sì, finiamo la vacanza cucciolo!- 

-Grazie amò, andamo a dormì, c'ho 'n sonno, e poi te vedo che sei stanca, stasera niente sesso.- si alza e va in bagno.

-Sì, ho delle occhiaie fino ai piedi!- preparo il letto e quando mi sto per infilare la maglia del pigiama, sento due mani gelide cingermi in vita.

-Dam! Sei ghiacciato, vai sotto le coperte!- lui obbedisce ma prima gli do un bacio.

-Dai amò, vieni? E poi chiudi la luce.- si gira dall'altra parte coprendosi il viso con la mano per la luce.

-Un attimo Dam!- mi infilo sotto le coperte e lo abbraccio. Si gira istintivamente e ci ritroviamo naso contro naso.

-Amore, è tutto risolto?- chiede Dam.

-Certo amore, ora dormiamo e non pensiamo più, sai che non potrei vivere senza te.- mi sorride e mi bacia sulla fronte. Poi ci addormentiamo in men che non si dica. Io con la testa sul suo petto e lui con la faccia spiaccicata sul cuscino, a volte non mi sembra che abbia compiuto 18 anni da poco, sembra un bambino e lo amo anche per questo! 


Il mattino dopo ci svegliamo tardissimo, a mezzogiorno tutti e due.

-Buongiorno amore, dormito bene?- gli chiedo.

-Sì, con te al mio fianco sempre.- rido, ripensando alla faccia sul cuscino.

-Perchè ridi?-

-Niente, solo un ricordo divertente.-

-Riguarda per caso me?-

-Esatto cucciolo, tu e la tua faccia spiaccicata sul cuscino.- mi abbraccia e mi bacia.

-Così ti diverte vedermi in quel modo.-

-Sì, a volte sembri un bimbo.- lo bacio un'ultima volta e preparo il caffè. Glielo porto a Dam mentre io bevo una spremuta di arance, è salutare!

-Ecco a te Dam, con due cucchiaini di zucchero, amaro come lo vuoi tu!- sorride e.... mi fa sciogliere, ma mi ricompongo e predo la mia spremuta.

-Amò stasera a che ora partiamo?- chiede

-Non lo so, quando vuoi tu.-

-Non lo so, verso le 21:00 va bene? Vorrei sta' più tempo possibile co te per poi ritornà da quei du matti, quindi ho deciso che prenderemo il treno.-

-Ma sei matto? Ci vorranno giorni prima di tornare!-

-E' per questo che lo faccio, nun te preoccupà, ho già i biglietti, alle 21:00 siamo in treno e ce godremo il viaggio in pieno.- finisce il caffè intanto.

-Ok, tu sei pazzo, ma ci sto, ti amo!-

-Anch'io amò.- 




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