capitolo 7

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Louis strizzò piano gli occhi prima di riaprirli completamente, per cercare di abituarli alla luce che inondava la stanza. Sentiva la bocca impastata e un vago martellare nella testa, perciò si tirò le coperte fino a sotto il mento e richiuse le palpebre.
Le riaprì di scatto. No, non era un'allucinazione. Harry era davanti a lui, addormentato a pancia in giù con ancora gli stivali addosso. 

Il ragazzo, sentendo un brivido di freddo percorrergli il petto, si accorse di non avere la camicia addosso. Harry doveva avergliela tolta prima che si addormentassero entrambi. Si strinse nel lenzuolo e, con gli occhi socchiusi, osservò il viso tranquillo del riccio. Era proprio come l'aveva immaginato, da addormentato. Sorrise timidamente, senza spostargli gli occhi di dosso. 

Con uno sforzo enorme e un verso scocciato, Louis si alzò a sedere e si piegò a slacciare le scarpe al padrone. Gliele tolse e le gettò poco gentilmente per terra, stendendosi di nuovo e chiudendo gli occhi. 
Sbuffò nuovamente. Sollevò ancora le palpebre e portò un braccio svogliato a avvolgere il corpo di Harry con la coperta. Facendo ciò, notò un foglio ripiegato incastrato tra le lenzuola. Aggrottò le sopracciglia e lo prese in mano, dispiegandolo e iniziando a leggere ciò che c'era scritto sopra:

Louis,
Quando ti sveglierai troverai, con questa lettera, del cibo e dell'acqua sul comodino. Se senti di non esserti ancora ripreso, non alzarti dal letto. Prima o poi verrò a controllare come stai e, se non sarai morto, proverò a curarti. Se invece ti sentirai meglio, fai quello che vuoi ma, se ti svegli dopo cena, mangerai da solo; non ho intenzione di ritardare il mio pasto per te.
Harry

Un sorriso luminoso si espanse sul viso di Louis, che si morse il labbro e scosse la testa divertito. Alla fine del foglio c'era una macchia di inchiostro che era evidentemente servita a cancellare qualcosa. Ma cosa?
Louis era un esperto in quel genere di trucchi, perciò allungò le braccia e alzò il foglio, mettendolo in controluce. 

"Non è possibile" scoppiò a ridere Louis "Un cuore? Davvero?" sussurrò a Harry, anche se non poteva sentirlo. Ripiegò la lettera, appoggiandola sul comodino alla sua sinistra, bevve un sorso d'acqua dal bicchiere che gli aveva lasciato il padrone e si stese di nuovo. 
Non voleva lasciare il suo letto caldo...Con Harry da solo. Avvicinò di qualche centimetro il corpo al suo, senza osare toccarlo, ma facendo in modo di avere le labbra del riccio all'altezza della sua fronte, le quali distavano solo pochi centimetri da essa. Sorrise nuovamente, alzando gli occhi per osservare una volta ancora il viso sereno del padrone e chiudendo finalmente le palpebre.

∘ ∘ ∘

Un respiro caldo all'altezza del suo naso fece destare di colpo Louis. Due grandi e luminosi occhi verdi furono la prima cosa che vide. Si mise a pancia in su per stiracchiarsi e, solo dopo, incrociò di nuovo lo sguardo con quello di Harry.

"Stai meglio?" gli chiese con voce roca il padrone. Doveva essersi svegliato da poco anche lui.

"Mh mh" annuì a voce bassa il castano, accarezzando il naso di Harry con la punta del proprio involontariamente. Il riccio ridacchiò e fece la stessa cosa, di proposito stavolta; poi, gli avvolse un fianco nudo con la mano calda e iniziò ad accarezzarlo gentilmente. 

"Sei morbido qui" 

"Grazie. Tu sei morbido qui" disse Louis, posando una mano sulla guancia di Harry.

"Grazie"

"Scusa se sono quasi svenuto"

"Non preoccuparti. Ho solo paura che non ti sia piaciuto"

You got me tied down - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora