Epilogo

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Harry l'aveva davvero fatto. Aveva organizzato un ricevimento, invitando tutto il villaggio di Louis. Se l'avesse fatto Louis, nessuno avrebbe accettato l'invito, ne era sicuro. Ma Harry, dopo aver messo in mostra quelle stupide fossette e quegli stupidi e giganti occhi verdi, aveva convinto praticamente tutti a venire al suo castello. 
La sala da ballo era ricolma di gente. C'era chi conversava, chi rincorreva i bambini e, ovviamente, chi non si allontanava di un centimetro dal tavolo del buffet. 

Louis sarebbe stato davvero entusiasta di una festa del genere, se non fosse per due difetti principali. Il primo: non poteva stare troppo vicino a Harry. Il secondo: era pur sempre la gente del suo villaggio, perciò la maggior parte delle persone lì dentro lo guardava male.

"Mi spieghi perchè hai organizzato questo ricevimento?" chiese Louis a bassa voce.

"Mi mancava avere intorno tanta gente"

"Ma intorno a tutte queste persone dobbiamo per forza stare separati"

"E quindi?"

"Non voglio starti lontano"

"Lou..." Harry fece per avvolgergli il collo con le braccia, ma si ricordò dove si trovava solo all'ultimo e si schiarì la voce "Possiamo stare insieme dopo"

"Mi dà fastidio come mi guardano" ammise a bassa voce Louis, dopo una lunga pausa di silenzio "Mi sento a disagio"

"Sono solo invidiosi perchè ti sei preso l'uomo più bello della stanza"

"Loro non lo sanno questo, però"

"Giusto..."

"Non serve che provi a consolarmi. Ci ho fatto l'abitudine, non piaccio tanto alle persone"

"Louis!" Harry spalancò gli occhi "Loro non contano niente, come puoi solo pensare di lasciare che abbiano questo potere su di te?"

"Sono una sola persona con addosso gli sguardi di un centinaio di occhi. Anche se non volessi, non riuscirei mai a non accorgermi di come mi guardano"

"Non volevo farti stare male. Posso mandarli tutti a casa, se vuoi"

"Non voglio rovinarti la festa, Harry. Non preoccuparti, credo che andrò a salutare mamma e Lottie e poi salirò in camera mia"

"Certo, come vuoi. Ci vediamo dopo" gli sorrise debolmente, abbassandosi per lasciargli un bacio sulla guancia. Quando Louis spalancò gli occhi, Harry realizzò quello che stava per fare e si raddrizzò, aggiustandosi il colletto della giacca. Il castano lo guardò con un'espressione sconfitta, lanciando uno sguardo torvo alla folla intorno a loro e abbassando gli occhi.

Harry lo guardò salire le scale, torturandosi l'interno delle labbra e sentendosi in colpa. Aveva capito che Louis risentiva di quella distanza forzata molto più di quanto facesse lui e gli dispiaceva davvero tanto. Si sarebbe fatto perdonare.

"Zay...Per caso avresti ancora quello che ti avevo chiesto di terminare per me?" gli chiese il padrone, dopo esserglisi avvicinato di soppiatto.

"Certo, perchè?"

"Potresti darmelo, dopo?"

"Perchè? Vuoi chiedere a Louis di sposarlo?!"

"Cosa?! No!" Harry arrossì "Cioè...Non intendo farlo adesso, ecco. Ho combinato un casino e..."

"Ho capito, ho capito. Te lo do a festa finita"

"Grazie mille. E ora vai a recuperare Niall, ti prego, o finirà tutte le bottiglie di sidro rimaste in tavola" 

"Agli ordini, signor Tomlinson"

"Hey! Sarà Louis a chiamarsi Styles, semmai!" 

"Lo vedremo" gli urlò Zayn, ormai allontanatosi, sorridendo sotto i baffi.

You got me tied down - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora