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Si avvicina piano piano a me e mi guarda negli occhi. 
Chifuyu: No, perché? 
Mento spudoratamente. 
Baji: Mi sembrava avessi gli occhi rossi. Sarà una mia impressione… 
Chifuyu: Comunque perché ieri mi ha invitato? Era un appuntamento non era una cliente-
Baji: Servivi proprio per evitare che lei mi baciasse ma te ne sei andato. 

Si siede alla sua scrivania. 
Baji: Ti spiego, siediti. 
Mi metto seduto davanti a lui. 
Baji: È una cliente che finanzia l'azienda, i suoi soldi ci servono. Ogni tanto ci esco semplicemente per convincerla a continuare a finanziarci. Non trovo nessun interesse verso di lei, anzi… 
Chifuyu: Mi dispiace di non essere stato rispettoso e che me ne sono andato senza chiedere. 

Sono saltato a conclusioni affrettate, mi sento terribilmente in colpa. 
Baji: Tranquillo, avrei dovuto avvertirti prima. 
Si ferma qualche secondo poi continua. 
Baji: Che ne dici se andiamo a pranzo insieme oggi? Così mi faccio perdonare per la figura di ieri sera. 
Il mio cuore inizia ad andare all'impazzata. Annuisco. 
Chifuyu: Mi piacerebbe molto. 
Cerco di dire senza balbettare. 

Ci sorridiamo a vicenda e ci mettiamo a lavorare. 
Le ore passano velocemente, fin troppo aiuto. Non sono pronto a fare un appuntamento con lui. Ok forse sto correndo troppo- 

Faccio un bel respiro. 
Baji: Andiamo? 
Chifuyu: Eh? Ah si arrivo. 
Mi apre la porta e lo sorpasso, andiamo al parcheggio sotterraneo dell'azienda. 
Chifuyu: Dov'è la tua macchina? 
Baji: Sono in moto. Tieni. 
Mi passa un casco, me lo metto e lui si mette il suo. 
Baji: Tieniti forte, non voglio perderti per strada. 
Annuisco, accende la moto e salgo dietro di lui. Mi attacco a lui come una cozza. 

Oh. Mio. Dio. Riesco a sentire il suo profumo da qui. Aaaaaa. 

Panico. Panico. Panico. 
Mi stringo di più a lui per paura di cadere. Arriviamo, scendiamo dalla moto e ci togliamo i caschi. 

Baji inizia a ridacchiare.
Chifuyu: Che c'è? 
Lo guardo stranito, mi si avvicina. 
Baji: Hai i capelli tutti in disordine hahaha. 
Mi sistema i capelli, portandomi un ciuffo dietro un orecchio. 
Chifuyu: G-grazie. 

Sono rosso come un pomodoro, sia perché mi ha toccato i capelli e sia perché la sua risata è stupenda. A i u t o. 

Si incammina dentro al ristorante, lo seguo e ci sediamo ad un tavolo. 

Un capo intrigante [bajifuyu]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora