Capitolo 3

41 4 0
                                    

Mentre me ne stavo in riva al lago a pensare come portare via mia sorella, mi vennero alla mente le persone che lavoravano nel castello, avevo pensato a loro come persone di fiducia, ma quando i rivoluzionari fecero irruzione per prenderci non vidi nessuno di loro.

Curioso di sapere cosa stessero facendo, incantai la superficie d'acqua in una ciotola, l'immagine mi lasciò perplesso, avevo creduto che ci avessero abbandonati per questo nessuno venne in nostro aiuto, invece erano stati fatti prigionieri.

Nelle celle vi erano rinchiusi Gideon il consigliere del re mio padre, con suo fratello Heron, la moglie Flora e Isabel la figlia di sedici anni. C'era anche Darell il capo dei cavalieri reali con la moglie Eula, il figlio Forrest di dodici anni, le due figlie Faith di tredici anni e Eryn di otto. In un'altra cella un po' più distante c'era Abel il ciambellano con la moglie Beth, il figlio Andy di diciotto anni, Eva la figlia di sei anni e anche i genitori di Abel, mi sembrava di ricordare si chiamassero Cosmo e Debra.

Controllai tutte le celle per essere sicuri che non ci fossero altre persone e infatti erano vuote.

Dovevo rivedere il piano di fuga di mia sorella ed includere anche tutti loro.

Alla fine ritardai la missione di salvataggio di un mese, avevo troppe cose da organizzare.

Dovetti preparare vestiti per tutti anche in previsione dell'inverno, tra cui anche scarpe e mantelli che avevo incantato per non far passare il vento, il freddo, l'acqua e mantenere il corpo ad una temperatura ottimale.

Per fortuna dove mi trovavo c'era così tanta canapa che potevo usarla per fare tutto ciò che mi passava per la testa, senza dovermi preoccupare che si potesse esaurire.

Lo zaino invece fu incantato in tre modi, il primo per essere impermeabile, il secondo per far ridurre di dimensioni gli oggetti che vi fossero stati messi dentro e farli tornare normali una volta fuori e il terzo per non sentire il peso eccessivo.

Avevo bisogno di portare con noi del cibo, nell'ultimo mese avevo affumicato e fatto seccare molto pesce dopo averlo pulito e sfilettato, avevo raccolto anche molti tuberi e erbe commestibili, così per farli conservare avevo usato le rune per incantare alcuni vasi di terracotta con lo scopo di preservare il cibo.

Però sapevo che non sarebbe bastato, avrei dovuto per forza andare in città a fare provviste, ma prima avevo bisogno di denaro.

Usai le rune di ricerca per attirare oro allo stato grezzo di pepite e pagliuzze, un chilogrammo di oro comparve al centro della matrice runica di ricerca. In realtà non ne fui così sorpreso, perché mio padre una volta mi disse che il nostro regno era ricco d'oro soprattutto nei fiumi se ne trovava di diversa grandezza. Usai la bacchetta per modificare l'oro ottenuto e dargli la forma delle monete in corso in questo Stato.

Presi le sembianze di un uomo di circa quaranta anni e mi teletrasportai fuori le mura della capitale, non ero sicuro di cosa comprare, l'importante è che avessero le quantità giuste per supportarci per il viaggio.

Quando entrai nell'alimentari vidi che avevano molti legumi secchi, patate, uova, baccalà secco, sardine sotto sale, farina di grano, farro, riso, carote, cipolle, aglio, prosciutto e pancetta.

Presi cinquanta chili di farina, cento uova, cinquanta chili di legumi per tipo, due sacchi da cinquanta chili di patate, presi tutto il riso che avevano, trenta chili di farro, tutti i baccalà che erano sessanta, tre giare di sardine sotto sale, della pancetta, alcune teste di aglio e tutte le carote e cipolle del negozio. Acquistai anche dello zucchero, olio, caffè, sale e burro che mi fu venduto in contenitori incantati per mantenere basse temperature, presi anche una caffettiera e infusori da tè sferici.

LA MIA ULTIMA VITA DA REINCARNATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora