Capitolo 10

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Erano le 23 e 45 e mi stavo già preparando per andare a dormire. È strano per un vampiro andare a dormire così presto, ma d'altronde quella era un'occasione speciale. Finì di lavarmi i denti con lo spazzolino che Zack mi aveva gentilmente prestato e andai in camera sua. Lì trovai un lupacchiotto immerso per metà in un armadio a cercare qualcosa. "Ah ecco dov'eri!" esclamò ad un certo punto. "Tieni è di mio fratello, dovrebbe essere un pigiama sufficientemente buono" mi disse Zack lanciandomi una maglietta in testa. Ritornai in bagno a mettermi la maglietta, così che anche Zack si potesse cambiare. Il pigiama era una semplice maglietta nera a maniche lunghe ma abbastanza grande, me lo aspettavo dato che da quello che so il fratello è maggiorenne. Tornai nella stanza da letto di Zack, e lo trovai a piegare i suoi vestiti. Aveva un pigiama azzurro con delle paperelle. Mi sforzai di non ridere, ma quando Zack vide la mia faccia rossa mi disse:" Ehi! È un pigiama altamente alla moda" a quel punto non ce la feci più e scoppiai a ridere seguito dalle critiche di Zack. Appena ripreso fiato l'altro mi chiese:" Hai finito o hai intenzione di crepare in camera mia?" "No no, ci sono, sono vivo" gli risposi io. "Allora vogliamo andare a dormire?" "Certo, possiamo andare" e dicendo così ci avviammo verso il suo letto. "Se hai una coperta e un cuscino, posso dormire sul tappeto", lui fece per rispondere ma esitò un attimo; dopo quel momento rispose:" Se non lo trovi strano, o non ti infastidisce, possiamo dormire entrambi nel mio letto, dato che è matrimoniale. Sai con i miei genitori e mio fratello facevo così" si leggeva bene che era imbarazzato di quella situazione, probabilmente trovava strano che un sedicenne avesse paura dei temporali, e ancora di più chiedere ad un ragazzo vampiro di fargli compagnia per la notte. "A-ah ma se non ti va bene tu puoi dormire nel mio letto e io vado a dormire nella stanza dei miei, oppure ci dormo io ai piedi del letto, d'altronde sei tu che mi sati facendo un grandissimo favore" "No no va benissimo la prima scelta, non mi imbarazza per nulla" gli dissi tranquillo. Così ci misimo sotto le coperte, uno da un lato e uno dall'altro. "Io vado a dormire più tardi solitamente, ti dispiace se leggo un po' per prendere sonno?" chiesi a Zack "Fai pure, non mi da fastidio" così presi fuori il mio paio di occhiali da vista ed incominciai a leggere qualcosa sul telefono. "Non sapevo portassi gli occhiali" disse sorpreso Zack "Non ne ho particolarmente bisogno, solo che sono un po' presbite e per non perdere gradi, se leggo di notte metto gli occhiali" "Ahh ok. Comunque posso sapere una cosa? Come hai fatto a convincere i tuoi a farti dormire fuori all'ultimo momento?" "Gli ho detto che ero andato da un mio amico che viveva lontano da casa e per non farmi bagnare mi aveva offerto di dormire a casa sua" "Wow i tuoi si fidano parecchio di te!" "...Diciamo di sì" gli risposi, dopo di che lui si voltò dall'altro lato e ricominciai a leggere.  I tuoni si sentirono in lontananza per un po', ma ad un certo punto era come se ci stessero venendo in contro. Pure i  fulmini si fecero sempre più luminosi. Fino a che un concerto di rombi e lampi suonava fuori dalla finestra di quella camera. Io però mi accorsi di tutta quella situazione solo quando notai che le coperte stavano tremando. Guardai verso Zack e lo vidi tutto rannicchiato di lato, abbracciato alle coperte, sul punto di singhiozzare di nuovo, anche se di sicuro non era paragonabile a quello che aveva passato prima. Probabilmente non mi aveva voluto avvertirmi perché secondo lui stavo facendo già abbastanza, stando lì con lui.   Ma io volevo veramente farlo sentire tranquillo, così decisi di fare ancora qualcosa in più. Appoggiai il telefono e gli occhiali da un lato, mi girai verso Zack e, portando il braccio sotto le coperte, lo presi per la pancia e lo trascinai verso di me. "E-ehi! Che stai facendo!?" mi disse lui confuso. "Non ho intenzione di farti assolutamente nulla, questo dovresti averlo già appurato. Se questo farà dormire tranquilli e sereni entrambi, questa soluzione è perfetta" mi girai verso la lampada e la spensi. "E ora se ti va possiamo dormire" Zack non aggiunse più nulla se non un mugolio di approvazione. Dormimmo così, io lo abbracciavo da dietro, mentre avevo la faccia immersa nei suoi capelli, che grazie alla doccia fatta prima erano soffici e profumati. Il mattino dopo fu la vibrazione del mio telefono a svegliarmi da quella piacevole situazione. Erano le 6 e 30, e dovevo prepararmi per andare a scuola. Sentì qualcosa sotto le coperte e capì che dovevo aver svegliato Zack. Quando lo cercai sotto le coperte, vidi la scena più carina che avessi mai visto. Zack si era girato verso di me, durante la notte probabilmente, aveva le orecchie piegate in giù, aveva gli occhi socchiusi e una faccetta stranita, i capelli scompigliati e il pelo tutto arruffato, ed era appoggiato al mio petto. Non voglio andare a scuola se posso stare qui così con lui pensai un po' triste. "Ti ho svegliato? Scusami, ma io devo andare a scuola" "Mmmh ma perché ci devi andareeee?" Si vedeva che era ancora stanco e confuso, se fosse stato lucido non mi avrebbe risposto con così tanta spontaneità. Cercherò di farlo sentire libero di rispondere sinceramente anche quando è "lucido", anche se ci vorrà un po' per convincerlo che può stare tranquillo con me... "Ti prometto che appena ho finito a scuola passo di nuovo qua e ti faccio compagnia finché non starai meglio" gli dissi con molta calma. "Promesso?" mi rispose lui ancora mezzo addormentato. "Promesso!" gli risposi io col sorriso. Mi alzai dal letto rimboccando le coperte per Zack, che doveva riposare. Mi preparai in fretta e furia e poi passai ancora per la camera di quel cucciolo assonnato. "Prendo in prestito le chiavi di casa e chiudo ok? Ti ho preparato la colazione sul tavolo e il pranzò lo porto io quando torno. Le medicine sono sul tavolo in cucina, se ti si alza la febbre ti ho preparato dei cerotti freddi da metterti sulla fronte." "Mmh ok" disse anche se secondo me aveva capito la metà delle cose, ma gli avevo lasciato pure dei post-it nell'evenienza si dimenticasse. "Bene, ora devo andare" e gli diedi un bacio sulla fronte lui sorrise e si girò dall'altro lato. Mi stavo avviando fuori dalla sua stanza quando però mi parve sentire Zack dire qualcosa: "Mi piace tanto..." non mi sembrava vero di aver sentito giusto così mi girai, e lo vidi addormentato. Mha chissà potrei aver sentito male... o magari no, chi lo sa e mentre pensavo a questo chiusi la casa a chiave con un sorrido sereno e felice sul volto. 

Indistintamente Mostri (Boys Love)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora