Capitolo 4: Accecati dall'Oscurità

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Il volo di Kate era frenetico, affannato, frettoloso... Non aveva motivo di essere elegante, non in quella occasione. L'unica cosa che voleva era raggiungere la Gilda, raggiungere Céline, lottando contro il vento e la feroce pioggia che nel mentre si erano levati.

⟨⟨Magari arrivo alla Gilda e scopro che è tutto uno scherzo ben architettato...⟩⟩ pensò, non credendo neanche a mezza parola del suo stesso pensiero. ⟨⟨No... Tutto questo, in qualche modo... è reale⟩⟩ si disse poi, infatti.

Improvvisamente un fulmine rosa proveniente dalle nubi oscure le centrò in pieno l'ala destra, mancando miracolosamente qualunque altra parte del corpo, facendo sparire quest'ultima come se fosse stata disintegrata.

<<Cosa?!>> fece, preoccupata.

La Purificatrice perse stabilità, iniziando dunque la sua inesorabile discesa verso il mare, ma riuscì in pochi secondi a ricreare l'ala perduta e a riprendere l'assetto di volo.

<<Ma che... non mi era mai successa una cosa simile...>> mormorò, guardandosi l'ala. <<Quei fulmini... Maledizione, sono peggio di quanto ricordassi...>>

Le sovvennero i ricordi della lotta contro Darkrai, quando anche lì era stata colpita da uno di quei fulmini. Nonostante fosse nella sua vera forma, fu comunque un colpo durissimo da reggere. Quella volta però con lei c'era anche Sparx...

<<No, che cazzo! Non è passato neanche un quarto d'ora dall'ultima volta che l'ho visto!>> esclamò, scuotendo la testa. <<Non può mancarmi già... non... può...>>

Ancora non le pareva vero che Sparx non ci fosse più, non in quel mondo in cui era capitata almeno. Era rimasta sola, con l'eccezione di un Pokémon mai visto prima che aveva desiderato di salvare, un apprendista della Gilda divenuto adulto e sua nipote, dalla quale non sapeva nemmeno cosa aspettarsi. Tutto il resto era andato per sempre...

Sospirò, soffocando le lacrime, e accelerò la sua andatura. Qualunque cosa le avrebbe riservato la Gilda di quel mondo, doveva andare avanti e trovare il modo di ritornare a casa da suo fratello e la sua famiglia.

Dopo aver malmenato brutalmente Darkrai, ovviamente.

E quella volta nessuno avrebbe potuto fermarla dal farlo fuori.

† † †

⟨⟨Terra, finalmente...⟩⟩

Dalla foschia oscura emerse la sagoma del Promontorio Sharpedo la quale, lentamente, si fece sempre più chiara alla formidabile vista di Kate. Ancora meno di un minuto e sarebbe arrivata.

Pregando che nessun fulmine la colpisse, si alzò di quota per osservare la città dall'alto, ma ciò che vide non fece altro che stringerle il cuore...

Sotto di lei, Borgo Tesoro era una piccola landa desolata avvolta da una nebbia viola. Le case, una volta dai colori sgargianti e allegri, erano per la gran parte ridotte ad un cumulo di macerie su cui la nebbia scivolava sopra, mentre le poche rimaste in piedi erano malridotte e decadenti.

<<No...>> mormorò Kate.

Decise di atterrare e si lanciò in picchiata verso l'unica strada della città e, non appena si posò a terra, una fortissima sensazione di pesantezza la avvolse. La Borgo Tesoro che tanto amava non c'era più, lasciando invece posto ad un paese fantasma.

Laddove decine di Pokémon ogni giorno riempivano le strade, i cuccioli giocavano e i negozianti accoglievano sorridenti i loro clienti, non era rimasto più nulla, se non silenzio e oscurità.

PMD Scintilla Pura: Gli Anni del Silenzio [Ciclo 2:Speranza][Libro 2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora