Capitolo 26

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"Adesso però mi devi raccontare tutto quello che hai vissuto negli ultimi due anni,Niall"  

Avevo passato tutta la notte con Niall, a coccolarlo e ad abbracciarlo; non mi stancavo mai e mai l'avrei fatto.

Niall, ritornando, riportò anche una parte di me...la migliore.

"Va bene, prima vedo che ore si sono fatte" si alzò dal letto e di conseguenza staccandosi dalle mie braccia, sentii immediatamente freddo senza il calore che emanava il suo corpo attaccato al mio.

"Sono le quattro e dieci del mattino" ritornò a sdraiarsi accanto a me e legai le mie braccia al suo collo.

"Adesso racconta" ridacchiò dolcemente ed io sorrisi.

"Cosa vuoi sapere?" 

"Quello che hai fatto una volta atterrato in terra america e così via, insomma tutto" mi sistemai meglio tra le sue braccia, appoggiando la mia fronte alla sua e iniziando ad ascoltare.

"Mi venne a prendere l'amico di mio fratello, mi pare si chiamasse Luke e mi portò all'appartamento in cui avrei soggiornato per i prossimi mesi. Il giorno dopo, mi portò in una casa discografica, quella che avrebbe cambiato la mia vita per sempre. Credevo fosse tutto un sogno, perché non potevo assolutamente credere a questa cosa; da un giorno all'altro, mi viene offerto un contratto con una delle case discografiche più potenti al mondo...chi ci crederebbe? Però,poi mi resi conto che quella era la realtà. Iniziai a comporre canzoni, le proposi ai manager e loro acconsentirono a far uscire la mia canzone, la mia prima canzone." 

Avrei voluto interromperlo e fargli mille domande su quella canzone, ma non lo feci.

"Iniziai così dai piccoli concerti, per poi finire in grandi stadi. Non puoi immaginare l'adrenalina che sento all'udire quelle voci urlare a gran voce il mio nome e cantare i miei testi. Non avrei mai pensato di poterlo fare, non avrei mai pensato di riuscirci. Sai anche tu che sono sempre stato molto insicuro riguardo a questa cosa, ma...tu mi hai aiutato." 

Strabuzzai gli occhi a quella rivelazione, mi sentii avvampare e lui sorrise timidamente. 

"I-io, in che modo? Non ho assolutamente fatto nulla, il talento è tuo mica mio" mi accarezzò delicatamente la guancia sinistra e avvicinò le sue labbra morbide su di essa, lasciandoci un dolce bacio.

"Beh, Luna, tu hai mi hai fatto molte cose e nemmeno te ne sei resa conto" prima che potessi ribattere, lui mi lasciò un bacio a fior di labbra. 

Era un bacio casto, semplice, ma mi aveva fatto sentire lo stesso un vuoto nello stomaco.

"Tu invece, cosa hai fatto in questi due anni?" mi chiese curioso, mentre io trattenni il fiato.

Non potevo sicuramente dirgli la verità. Mentre lui se la spassava, io soffrivo; ma lui stava vivendo il suo sogno, mentre io il mio incubo più grande.

"Nulla di particolare, in realtà" mentii spudoratamente sforzando un sorriso. 

Lui annuì soltanto, poi restò in silenzio, così come me. 

"Non pensi che dovremmo dormire?" mi domandò sorridendo leggermente. 

"Si, hai ragione" lui aprì di più le sue braccia, mi attirò a se e mi addormentai tra le sue braccia, con il suo profumo nelle mie narici. 

"Buonanotte, moon" mi baciò la testa e io sorrisi sul suo petto.

"Buonanotte, cloud

* * * * * * * * 

Mi svegliai sentendo il click di una macchina fotografica e trovai mia madre, alla fine del letto che scattava una foto. 

"Mamma, che cosa stai facendo?" quasi non risi nel vederla così, ma cercai di trattenermi per non svegliare Niall. 

"Sto ballando, Luna! Ma cosa ti sembra che stia facendo?" sorrise divertita contagiando anche me. 

"Non ci credo" sospirai con un sorriso in volto e scesi dal letto, non prima di aver lasciato un bacio sulla guancia al castano. 

"Mamma!" la sgridai sorridendo quando uscimmo dalla mia stanza per andare in cucina, a fare colazione.

"Cosa c'è, Luna?" domandò annoiata, riguardano la serie di foto che ci aveva scattato.

"Come ti è saltato in mente di metterti a farci foto, e se si fosse svegliato?" chiesi, e il mio sorriso non aveva proprio voglia di scomparire.

"Ma guarda come sorridi...sono felice che tu sia così piena di gioia ora, era deprimente vederti in quello stato" guardai la tristezza nei suoi occhi e corsi ad abbracciarla. 

Non avevo fatto molto per farla sentire meno in colpa, lei soffriva, proprio come me...ma mai quanto me. Mi sentivo una persona orribile, perché ero io a farla sentire così, ma avevo bisogno della mia felicità. 

Di Niall. 

"Ti voglio bene, mamma" 

"Anche io, tesoro" mi strinse più forte e sentii dei singhiozzi da parte sua, così sorrisi. 

Le mamme erano sempre così sentimentali, ma la mia lo era più di tutte. Riuscivano a capirti soltanto con uno sguardo, e mia madre aveva capito del mio amore per Niall prima di me, e tutto con un semplice sguardo. Non mi sono confidata con lei nel corso di questi due anni, non le ho raccontato i miei pensieri, i miei sentimenti e il mio umore, anche se era ben noto a tutti. Avrei dovuto farlo, avrei dovuto parlarle, ma ho preferito chiudere i miei pensieri in delle lettere. 

Il nostro momento venne interrotto da una voce roca, dolce e bellissima. 

"Mi dispiace interrompere il vostro bel momento...ma io avrei fame" 





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