Capitolo 27

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"Quindi Niall è ritornato?" mi domandò Cameron.

Era a casa mia e stavamo svolgendo la relazione di fisica. Ma in realtà la stava facendo lui, io avevo altro a cui pensare. 

"Si" sorrisi e lui con me.

"Sei felice, vero? I tuoi amici me lo avevano detto" lo guardai accigliata e lui sembrò ricomporsi, come se non avesse dovuto dire quella cosa. 

"Loro hanno fatto cosa?" chiesi scettica 

"Nulla, ritorniamo a fisica" annuii distrattamente. 

Dopo due ore, finimmo finalmente la nostra relazione e sospirai esausta. 

"Cosa farai questa sera?" parlò Cameron. 

"Non lo so in realtà, perché?" 

"Stasera Zayn e Liam daranno una festa, volevano che ci fossi anche tu"

"Non lo, non mi piacciono molto le feste" mi lamentai svogliatamente. 

"Beh, Luna, allora te ne sei proprio dimenticata" ridacchiò lui, mentre io lo guardai spaesata. 

Cos'è che mi ero dimenticata? 

"Oggi è il loro anniversario; il secondo, tanto per precisare" sgranai gli occhi e lui cercò di non ridermi in faccia. 

"Seriamente? Oh mio Dio, me lo sono completamente dimenticata" subito mi inghiottirono i sensi di colpa e pensai di andare veramente a quella festa. 

"Come immaginavo" una lieve risata scappò dalle sue labbra e io sorrisi.

"Sono molto distratta in questo ultimo periodo" mi giustificai, ed era vero. Ero molto distratta, e la mia distrazione aveva un nome: Niall.

"C'entra per caso Niall?" cantilenò con un sorriso divertito sul volto. Scossi la testa lentamente.

Prima che potesse parlare di nuovo, sentimmo il campanello suonare e mi precipitai subito al piano inferiore. 

Aprii la porta senza guardare dallo spioncino e vidi Niall. 

"Ciao" mi salutò sorridendo. 

"Ciao" ricambiai io timidamente. 

"Posso entrare?" lo feci accomodare in casa, mentre lui continuava a guardarmi senza battere ciglio. 

"Cosa c'è?" gli domandai sorridendo svagatamente. 

"Non devi fare qualcosa?" si avvicinò esageratamente e mi prese per i fianchi, sotto il mio sguardo confuso, ancora più confuso di prima. 

Stavo per chiedergli cosa avesse, ma mi colse alla sprovvista baciandomi. 

Continuavo a chiedermi perché lo facesse, e in più senza preavviso. Noi non eravamo niente. Non stavamo insieme, anche se lo amavo. Lui mi vedeva soltanto come un'amica ed ero a conoscenza di questo. Non potevo lamentarmi dei suoi baci, lui era la persona che amavo, ma mi sentivo usata. 

Che senso aveva baciarmi? 

"Adesso va meglio" si staccò dalle mie labbra, ma senza allentare la presa sui miei fianchi. 

"Che carini" commentò una voce sulle scale e mi voltai, trovando Cameron a guardarci con un sorriso sul volto. 

"E lui chi sarebbe?" domandò Niall avventatamente. 

"Cameron, piacere" il castano diede la mano a Niall, ma lui la guardò soltanto e poi portò lo sguardo di nuovo su di me. 

"Che ci fa lui qui, in casa tua?" gli occhi di Niall in quel momento mi fecero davvero paura, poiché non erano più luminosi come al solito, ma erano freddi. 

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