Capitolo 29

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"No, ti prego, non smettere di respirare! Continua, dai Niall, fallo per me" 

"Luna, Luna, Luna fermati" mi richiamò Maura diverse volte. 

Come poteva lei, essere così calma? Suo figlio, il mio Niall, stava per morire. 

"Maura, lui non può morire" mi accasciai a terra, tra le braccia di Maura e Bobby, il padre di Niall. 

"Potete uscire un attimo?" ci domandò il dottore e subito scattai in piedi. 

"Perché? Gli è successo qualcosa, starà bene?" domandai frettolosamente con le lacrime agli occhi. 

"L-lui...adesso lo scoprirò, uscite per favore"  non credetti a nessuna delle parole del dottore, potevo leggere la verità nei suoi occhi. 

E non erano notizie buone. 

"No, Maura, ti prego, devo restare qui con lui"  cercai di divincolarmi dalla presa di Maura. 

"Niall" guardai quel viso pallido, tutti quegli aggeggi collegati al suo copro mi terrorizzavano, così come anche l'idea di perderlo. 

Continuai a urlare a pieni polmoni, ma inutilmente. 

Niall non mi sentiva, non più ormai. 

"Niall" urlai svegliandomi di soprassalto. 

Mi tranquillizzai quando vidi il castano dormire beatamente accanto a me. I capelli erano tutti sparsi sul cuscino, soltanto alcune ciocche ribelli ricadevano sul suo volto. La bocca era semichiusa e leggeri sospiri uscivano da essa. 

Sembrava un angelo. 

"No Luna, angelo no" scossi freneticamente la testa e mi sdraia più vicina a lui.

Spostai quelle poche ciocche dai suoi occhi e gli accarezzai leggermente la guancia.

Lui aprì un occhio e mi guardò sorridendo assonato. 

"Buongiorno" sussurrai lasciandogli un bacio sulla punta nel naso. 

"Buongiorno a te, moon" sorrise affondando il viso nell'incavo del mio collo e svegliandosi completamente.

"Che vuoi fare oggi?" mi domandò. 

"Nulla, in realtà" risposi semplicemente, allacciai le braccia al suo collo e quasi mi addormentai di nuovo. 

"Hai un buon odore" sorrisi sulla sua guancia. 

Decisi di non dar peso a quel sogno, anche se era la seconda che sognavo una cosa del genere. Infondo, non poteva accadere realmente...vero?

"Anche tu, moon" iniziò a lasciare degli umidi sulla mia guancia, poi scese fino alla mandibola. 

"Tra poco sarà Natale" realizzai sorridendo e lui ridacchiò. 

"Sembri una bambina" sorrise dolcemente. 

"Adoro il Natale" scrollai le spalle. 

"Io adoro te...anzi, ti amo" 

* * * * * * * * 

"Ti prego, Niall, non ce la faccio" mi portai un braccio alla pancia per il troppo ridere. 

"Non ridere, stupida" mi rimproverò cercando di rimanere serio, ma poi scoppiò anche lui a ridere. 

Stavamo preparando i biscotti, in realtà li stava preparando lui, io mangiavo soltanto.

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