capitolo 55~un vecchio incantesimo

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La mattina dopo lui si alzò prima di me, preparò la colazione e mi svegliò dolcemente. Ancora con le idee confuse decisi di rifiutare il suo gesto. "Ti apprezzo per la bella serata e la colazione, ma credevo di averti detto che non hai alcuna possibilità di recuperare il nostro rapporto.Nessuna."

provai ad essere più seria che mai. "bene, vale a dire che lo mangerò io" si sedette sul letto e gustò dell'uva e un soffice cornetto.

calò il silenzio nella stanza. "allora? Non vogliamo parlare di ieri notte?" gli domandai. "è stato stupido da parte mia, lo so.."

"lo sai, comunque continui a sbagliare." affermai. "Posso essere una brava persona, so che posso migliorare. Lo farò per la bambina, per noi due."cercò di prendermi la mano ma lo allontanai.

"tu non hai speranze, sei un mostro, fai paura a chi ti conosce. Gli sciocchi agnelli che ti frequentano, entrano nel tuo inferno e poi non possono più uscire. Tu non puoi essere una persona migliore." Le mie parole ,crude e senza emozioni, erano una liberazione, forse credevo a tutto quello che avevo detto.

Si alzò e si mise avanti lo specchio. Sembrava non avermi sentito, non non si muoveva di un millimetro.Qualche istante dopo tirò un pugno allo specchio, così forte da spaccarlo in mille pezzi. Rimasi a bocca aperta, del resto anche lui.

"Voglio tornare ad Hogwarts." Mi alzai intenta a prendere le mie cose. "Daph, mi dispiace!" urlò. "Lo vedi? Tu sei ancora l'uomo perfido che neghi di essere." ribattei. "non posso credere di essere venuta in questo posto con te, forse mi facevi pietà"

"Non ho bisogno della pietà di qualcuno, ma io ne avrò di te quando ti sentirò urlare aiuto." Uscì dalla stanza chiudendomi dentro.

"Roman, apri subito questa dannata porta!" Battei dei pugni alla porta, ma nemmeno quelli furono capaci di coprire le sue stupide risatine.

rimasi tutta la giornata a letto, senza bere o mangiare. Quando il sole calò, lui tornò in stanza e si distese vicino a me. "Sai Daph, senza i tuoi amici non sei forte" disse accarezzando il mio braccio con una mano.

"potrei fare qualunque cosa, tanto nessuno ti salverebbe." smise di muovere la mano, che pian piano stringeva sempre più forte la mia pelle. "mh, pensavo che saremmo potuti diventare amici, ma non fa al caso nostro"

"non ti senti? Il tuo carattere è pungente. Se trovi che io non sia forte senza i miei amici, allora voglio la mia bacchetta indietro" mi girai dal suo lato e lo guardai negli occhi. "qualcuno verrà a cercarmi" gli sorrisi.

Si alzò e cacciò una bacchetta dal mobile. "Ricordi quando ti cancellai la memoria?" sussurrò un incantesimo. "non di nuovo!" urlai.

Troppo tardi. Mi puntò la bacchetta contro, senza mai smettere di sorridere.

Roman's pov
"potrei fare qualunque cosa, tanto nessuno ti salverebbe."

"qualcuno verrà a cercarmi"

Presi la mia bacchetta nascosta in bella vista nell'armadio."Ricordi quando ti cancellai la memoria?" dissi e pronunciai un incantesimo.

"non di nuovo!" urlò. Beh, troppo tardi.
"Roman? Che mi è successo? Perchè sono qui?" disse guardandosi attorno con un aria confusa.

"Daphne, amore, ti sei svegliata" mi avvicinai a lei per baciarla. "Roman, rispondi" si tirò indietro. "Hai ragione, devo spiegarti tutto. Daph..hai perso la memoria perchè sei stata investita da un auto proprio qui, nel mondo babbano."

"cosa ci faccio nel mondo babbano?" domandò. "Tieniti forte.." "Sei incinta del nostro bambino, siamo qui per viaggiare" le presi le mani e sorrisi. "Io sono incita? Draco lo sa?" Dio, mio fratello.

"In realtà..ha approfittato del tuo incidente per andare chissà dove con Giulia, credevano fossi morta."

"La mia migliore amica ha approfittato del mio incidente per farsi il mio ragazzo?" non credeva alle mie parole, e faceva bene.

"Aspetta, io sono incinta di te?" chiese. "Si, perchè tu mi hai scelto." risposi.

the Malfoy brothers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora