Vittoria

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Quella ferita avrebbe fatto dissanguare un uomo. Legolas la chiamava, dicendole di ritirarsi nella fortezza. Ma l'elfa non ne voleva sapere. Si strappò un pezzo di stoffa dai vestiti, lasciando una parte di pelle scoperta, e l'avvolse attorno alla ferita sanguinante. Riprese a combattere.

Scagliava frecce a destra e a manca. Scagliava colpi di pugnali. Il suo volto candido era ricoperto di sangue.

Dopo un po' arrivò l'ordine di ritirarsi nella fortezza. Assicurandosi che i suoi due compagni fossero con lei, si diresse verso l'interno del Fosso di Helm. Lì ebbero pace per qualche minuto. Le porte vennero chiuse, isolandoli dagli orchi. Legolas le si avvicinò e le tolse la stoffa che le avvolgeva la ferita. Il sangue coagulato, staccandosi, le provocò del dolore.

-Tu non combatti più-disse Legolas, con fare protettivo.

-Io combatto-disse Astra, sostenendo il suo sguardo.

-Lasciala fare! È più forte di quello che sembra-esclamò Gimli.

Astra si allontanò bruscamente dai due, alla ricerca di qualcosa che potesse curarla.

Si recò in una specie di infermeria. Ovunque vi erano uomini in condizioni abbastanza gravi. Lei prese una pomata e spalmandola sulla ferita, pronunciò altre parole in elfico. La ferita iniziò a guarire. Sentiva l'adrenalina in corpo. Tremava leggermente: dopo la battaglia non riusciva a stare ferma. Era agitata. Aveva il palato asciutto. I suoi battiti erano accelerati.

Raggiunse Legolas e Gimli, ai quali si aggiunse anche Aragorn.

-Aragorn!-esclamò Astra.

Non fece in tempo a dire altro che si sentì un'esplosione.

-Cos'è stato?-chiese il nano urlando.

Salirono sulle mura, per costatare quello che stava accadendo. In mezzo al buio della notte, gli orchi lanciavano degli ordigni esplosivi contro le zone più deboli della fortezza.

Aragorn ordinò a Legolas di uccidere l'orco che portava l'ordigno. Lo colpì, uccidendolo, ma un altro orco prese l'ordigno e lo lanciò. Si sentì una fortissima esplosione. Astra, che aveva osservato la scena, come se volesse costatare ciò che era successo, esclamò involontariamente,

-Sono degli aggeggi che contengono sostanze altamente infiammabili a qui gli orchi danno fuoco.

Anche gli altri lo avevano intuito, ma Astra aveva dato voce alle loro parole. La guardarono come per farle capire che anche loro avevano capito.

L'elfa fece un sorriso imbarazzato e poi come se si fosse dimenticata di ciò che aveva detto, prese l'arco e incoccò tre frecce. Scagliandole, fece fuori tre orchi.

-Non possiamo reggere il ritmo-disse Legolas imitando il gesto dell'elfa.

Si girò verso di lei e la osservò mentre incoccava un'altra freccia. Aveva il volto a pochi centimetri dal suo. Il viso di Astra era vicino al piumaggio bianco dalla freccia. Le solleticava quasi il viso. La osservò mentre mirava. Aveva il volto concentrato, la fronte corrucciata, la quale si distese quando l'elfa ebbe scoccato la freccia. Anche così, era bellissima.

Gli orchi iniziarono a poggiare delle scalette alla fortezza e ad arrampicarsi attraverso esse. Astra e Legolas scagliavano frecce a destra e a manca e facevano precipitare le scalette. Quando non riuscivano a bloccare l'avanzata degli orchi, ci pensavano Gimli e Aragorn a uccidere gli esseri deformi a colpi di ascia e spada.

Continuarono per un po'. Gli umani morivano uno dietro l'altro. Urla agonizzanti riempivano l'aria.

L'esercito degli uomini era esausto, quando arrivò in soccorso un esercito alleato, guidato da Gandalf il Bianco. In loro soccorso arrivarono gli Ucorni. Astra non fu mai così felice di vedere esseri della foresta di Fangorn. Gli uomini rinvigoriti combatterono con più foga. La battaglia venne vinta e l'esercito di Saruman fu sconfitto.

L'elfa perduta di Bosco AtroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora